Partito Sardo d'Azione: differenze tra le versioni

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Negli [[Anni 1980|Anni Ottanta]], sull'onda di un nuovo spirito autonomista che cresceva impetuoso in [[Sardegna]], il Psd'az ottenne clamorosi successi elettorali, attestandosi nelle elezioni regionali del [[1984]] ad oltre il 13% dei voti, ma ottenendo successi ancor più clamorosi in città quali [[Oristano]] (quasi il 20%) e nei quartieri più popolari di [[Cagliari]] (oltre il 30%). L'esponente più prestigioso del partito, l'avvocato di [[Oliena]] [[Mario Melis]], già deputato, divenne presidente della giunta regionale della [[Sardegna]], carica che mantenne fino al [[1989]] in alleanza coi partiti laici ([[Partito Socialista Democratico Italiano|PSDI]], [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]]) e della [[sinistra (politica)|sinistra]] ([[Partito Comunista Italiano|PCI]] e [[Partito Socialista Italiano|PSI]]).
 
Alle elezioni regionali del [[1989]], il Psd'az ebbe un calo di voti, scendendo al 10% circa, e non riuscì a confermarsi alla guida della Regione; da allora il partito ha conosciuto un lento declino quanto ai consensi ottenuti, tornando alle dimensioni di una piccola forza politica, rivelatasi però decisiva in più occasioni.
 
Con quattro consiglieri regionali ha partecipato alla Giunta di governo di [[centrosinistra]] facendo approvare nelperiodonel periodo tra il [[1994]] e il [[1996]] provvedimenti importanti quali la legge sulla tutela della lingua sarda, la legge di riforma delle province e la legge sulla bandiera sarda, vista come elemento di unione nazionale del popolo sardo (segretari nazionali di quel periodo [[Cecilia Contu]] fino al [[1995]] e [[Lorenzo Palermo]] fino al [[1997]]). Con il patto siglato fra [[Romano Prodi|Prodi]] ed il segretario Palermo il Partito Sardo d'Azione elegge nel [[elezioni politiche del 1996|1996]] il proprio presidente [[Franco Meloni]] al [[Senato della Repubblica|Senato]].
Con il patto siglato fra Prodi ed il segretario Palermo il Partito sardo elegge nel 1996 il proprio presidente Franco Meloni al Senato.
 
Entrata in crisi l'alleanza con il centrosinistra il Partitopartito ha conosciuto un periodo di grave agitazione interna, e la lunga reggenza istituzionale del Presidentepresidente Meloni; etale situazione è ciòdurata fino al congresso di [[Sassari]] del [[luglio]] [[2000]] che ha visto eletti [[Lorenzo Palermo]] Presidentepresidente del Partito e [[Giacomo Sanna]] Segretariosegretario.
Il PSdAz deve reggere la critica di essersi spesso "autoescluso" dai giochi della politica sarda con la scelta di non schierarsi né col [[centrodestra]] né col [[centrosinistra]], come avvenuto alle elezioni regionali del [[1999]] (vinte dal [[centrodestra]]), alle elezioni politiche del 2001 e a quelle regionali del [[2004]] che hanno visto la netta affermazione di [[Renato Soru]], già presidente di [[Tiscali]] e ''leader'' del [[centrosinistra]].
 
Il PSdAzPSd'Az deve reggere la critica di essersi spesso "autoescluso" dai giochi della politica sarda con la scelta di non schierarsi né col [[centrodestra]] né col [[centrosinistra]], come avvenuto alle elezioni regionali del [[1999]] (vinte dal [[centrodestra]]), alle [[elezioni politiche del 2001]] e a quelle regionali del [[2004]], che hanno visto la netta affermazione di [[Renato Soru]], già presidente di [[Tiscali]] e ''leader'' del [[centrosinistra]].
 
Ultimamente, sull'onda di una certa rinascita del sentimento autonomista in [[Sardegna]], animato anche dalle posizioni politiche del presidente [[Renato Soru|Soru]], il Psd'az appare in lieve ripresa elettorale ed è rientrato nei giochi politici.
 
Alle elezioni provinciali del [[2005]], che hanno interessato tutto il territorio della [[Sardegna]] (nella nuova suddivisione in otto province), condopo un accordo esclusivamente elettorale (non politico) con la coalizione dell'[[l'Unione|Unione]], il Partito Sardo d'Azione ha raccolto complessivamente circa 47 mila voti (il 5,5% delle preferenze), con punte più elevate nelle province di [[provincia di Nuoro|Nuoro]] e [[provincia di Oristano|Oristano]].
 
Per quanto riguarda le [[elezioni politiche del 2006]], alla [[Camera dei Deputati|Camera]] il partito ha deciso di candidare due suoi esponenti nella lista del [[Patto per le autonomie]] sotto le insegne di [[Lega Nord]] e [[Movimento per l'Autonomia|MPA]]. Al Senato, invece, il partito si presenta solo in Sardegna con liste autonome svincolate dalle due principali coalizioni.
 
==Collegamenti esterni==