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=Biografia Adriana Cavarero=
Adriana Cavarero
=Books=
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- Orrorismo. Ovvero della violenza sull'inerme, Feltrinelli, Milano 2007 (English translation: Horrorism: Naming Contemporary Violence, Columbia U.P., New York 2008). .
=saggi ed articoli=
- Per una teoria della differenza sessuale;
- Il pensiero della differenza sessuale (1987);
- La passione della differenza, in Storia delle Passioni (1995);
- Il bene nella filosofia politica di Platone e di Aristotele, in "Filosofia politica", 2(1988);
- Il modello democratico nell'orizzonte della differenza sessuale in "Democrazia e diritto", 2(1990);
- Hannah Arendt: la libertà come bene comune in "Democrazia e diritto" 5-6(1991);
- Birth, Love, Politics, in "Radical Philosophy" 86(1997).
=IL PENSIERO=▼
fonte: http://www.filosofico.net/cavarero.htm
▲IL PENSIERO
Il mondo non è abitato dall'"Uomo" – come invece sostiene la tradizione filosofica dai Greci fino al ‘900 -, ma da esseri umani, corporei e sessuati, unici e irripetibili. La domanda fondamentale della filosofia non deve più chiedere che cos'è l'Uomo o l'Essere, bensì chi sei tu. Da sempre la narrazione conosce l'importanza di questa domanda e risponde raccontando una storia. La filosofia può invece rispondere pensando l'identità, fragile ed esposta, di un sé che esiste in relazione con gli altri e la cui esistenza non può essere sostituita da nessun'altra. Il pensiero della differenza sessuale e quello di Hannah Arendt risultano decisivi per pensare questo carattere espositivo e relazionale dell'identità che lavora per una riedificazione radicale dell'etica e della politica. In un’intervista di fine anni ’90, così disse la Cavarero: "Ho molti interessi, ma il mio interesse filosofico fondamentale è quello di dare senso, di fare una filosofia, di praticare una filosofia sensata, ossia restituire a che cos'è, a ciò che è. E una delle caratteristiche di ciò che è, per quanto riguarda noi esseri umani è il fatto che ognuna e ognuno di noi è un essere unico, con una vita irripetibile. Questo mi sembra una realtà molto interessante e tuttavia tradizionalmente la filosofia non si interessa di questo. Lo ritiene un elemento secondario da indagare. Questo è esattamente l'aspetto della filosofia che a me piace di meno. Quindi cerco di praticare una filosofia che invece dia senso a questo nostro esistere, che è un esistere unico, incarnato, irripetibile, dove ne va di ognuno e di ognuna di noi". Nel femminismo classico si cercava di costruire l'identità femminile partendo da un soggetto centrale, il maschio, ed elaborando differenze rispetto a questo: in tal modo, la donna manteneva connotati di marginalità e risultava essere un polo contrapposto e non paritetico rispetto alla dominanza del polo maschile, che così diveniva quasi un soggetto universale neutro.
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