Papa Pio XII: differenze tra le versioni

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=== La seconda guerra mondiale ===
[[File:Pacelli12.jpg|260px|left|thumb|Papa Pio XII in [[abito talare|abito piano]] e [[Tabarro (veste ecclesiastica)|tabarro]]]]
Eletto in un periodo di grandi tensioni internazionali, con il regime nazista che iniziava ad occupare molti territori [[Europa|europei]], il Papa tentò invano di scongiurare il rischio di una nuova guerra mondiale con diverse iniziative fra cui la più famosa è il discorso alla [[radio (mass media)|radio]] del [[24 agosto]] [[1939]] in cui pronunciò la frase simbolo del suo pontificato: "Nulla è perduto con la pace; tutto può essere perduto con la guerra". Tuttavia tali iniziative furono inutili. Il [[1º settembre]], la [[Germania]] invade la [[Polonia]] e il [[3 settembre|3]], [[Francia]] e [[Regno Unito]] rispondono all'attacco: è la [[seconda guerra mondiale]]. Papa Pacelli tentò con altri appelli di far cessare le ostilità e organizzò aiuti alle popolazioni colpite e creò l'ufficio informazioni sui prigionieri e sui dispersi. Cercò, inoltre di distogliere il [[fascismo]] dall'idea di far entrare in guerra l'[[Italia]] ma nonostante ciò il [[10 giugno]] del [[1940]] anche l'Italia entrò in guerra.
 
Vari e ripetuti furono gli appelli del Papa in favore della pace. Vanno ricordati in particolare i [[radiomessaggi natalizi di Pio XII]] del 1941, 1942 e 1943, in cui Pacelli delineava anche un nuovo ordine mondiale basato sul rispetto reciproco fra le Nazioni e i popoli.