Metilde Viscontini Dembowski: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Figlia di Carlo Viscontini e di Luigia Merliani, cresciuta in una famiglia dell'alta borghesia milanese, nel [[1807]] sposò [[Jan Dembowski]], ufficiale [[Regno d'Italia (1805-1814)|napoleonico]] di diciassette anni più vecchio di lei, da cui ebbe due figli, Carlo nel [[1808]]
A Berna frequentò la granduchessa Julie di Sassonia-Coburgo-Sachfeld, già cognata dello zar [[Alessandro I di Russia|Alessandro I]], in quanto già moglie del granduca Costantino, la quale, dopo la separazione, si era anch'essa stabilita in Svizzera. Sperò di ottenenerne protezione e appoggio nella sua causa contro il Dembowski, mentre il procuratore di Berna raccoglieva informazioni sul conto di Matilde. Un rapporto del [[1816]] riferisce le dicerie circolanti a Milano, secondo le quali ella avrebbe avuto «con un'altra persona un qualche intrigo amoroso di cui restarono delle conseguenze».<ref>Michel Crozet, ''Stendhal'', 1990, p. 381.</ref>
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Fu attivissima nella difesa dei suoi diritti personali ma anche dei diritti politici: difese i suoi diritti di madre e di donna contro le leggi sul diritto familiare, e lottò per la libertà del popolo lombardo.
Essendo la sua casa frequentata da liberali e patrioti, ebbe l'occasione di stringere amicizia anche con [[Ugo Foscolo]] con il quale ebbe una corrispondenza<ref>http://www.compagnosegreto.it/numero2/donne7.htm</ref>.
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