Affresco: differenze tra le versioni
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Date le difficoltà tecniche di una buona esecuzione, questa tecnica pittorica è oggi in disuso, mentre nei secoli scorsi conobbe grande diffusione.
In [[epoca paleo-cristiana]] e [[medioevale]] la preparazione del muro avveniva in modo rapido; la figurazione avveniva direttamente sulla preparazione: prima i contorni, in ocra, poi il riempimento, fino alle ombre. L'esecuzione delle varie parti era determinata dallo sviluppo dei ponteggi del cantiere; le diverse fasi di esecuzione dell'affresco (dette "pontate") sono determinabili dalle giunture pittoriche determinatesi allo spostamento del [[ponteggio]].
In [[epoca romanica]] il lavoro delle maestranze di frescatori veniva svolto sempre per "pontate", ma la tecnica inizia a raffinarsi; viene introdotto l'uso di [[paglia]], cocci, [[stoffa]] all'interno dell'impasto dell'arriccio e dell'intonaco, per mantenerne l'umidità e permettere un tempo di stesura pittorica maggiore. Le figure sono ancora stese con contorno ad ocra rossa, ma si comincia a riscontrare l'uso di collanti per i colori ([[albume]], [[cera]] fusa, [[colla animale]]). Inoltre in alcuni casi è possibile rilevare la presenza di linee guida per la figurazione, tracciate sull'intonaco fresco.
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