Bartolomeo Colleoni (incrociatore): differenze tra le versioni
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Il '''''Bartolomeo Colleoni''''' fu un [[incrociatore leggero]], della classe [[Classe Alberto da Giussano (incrociatore)|''Alberto da Giussano'']] della [[Regia Marina]], battezzato in onore del capitano di ventura del [[XV secolo]] [[Bartolomeo Colleoni]].
Il ''Bartolomeo Colleoni'' servì nel [[mar Mediterraneo]] fino al novembre 1938 quando venne inviata a rilevare il ''[[Raimondo Montecuccoli (incrociatore)|Raimondo Montecuccoli]]'' nell'estremo oriente. Arrivò al largo di [[Shanghai]] il [[23 dicembre]] [[1938]] e vi rimase fino allo scoppio della guerra tra il [[Regno Unito]] e la [[Germania]]. Il [[1º ottobre]] [[1939]] dopo aver ceduto il comando alla [[corvetta]] ''[[Lepanto (corvetta)|Lepanto]]'', ritornò in Italia, arrivando il [[28 ottobre]].
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Il [[18 luglio]] salpò da [[Tripoli (Libia)|Tripoli]] accompagnato dal ''Giovanni dalle Bande Nere'' (su cui era imbarcato il comandante della II Divisione, [[ammiraglio]] Ferdinando Casardi) diretto a [[Leros]] nel [[mar Egeo]], dove l'attività britannica nelle acque greche stava causando preoccupazioni. I due incrociatori avrebbero dovuto costituire una forza leggera per condurre attacchi ai danni del naviglio britannico in Egeo. Nelle prime ore del 19 luglio, essendo stati avvistati da aerei della [[Royal Air Force|RAF]] il giorno prima, vennero intercettato dall'[[incrociatore]] [[
Esplose e affondò alle 8.29, portando con sé 121 marinai, mentre gli altri 525 furono recuperati e fatti prigionieri dagli inglesi. Il comandante, [[capitano di vascello]] [[Umberto Novaro]], gravemente ferito, fu salvato dal suo equipaggio mentre avrebbe voluto affondare con la nave. Morì quattro giorni dopo ad [[Alessandria d'Egitto]] e la [[Royal Navy]] gli rese pieni onori militari.
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