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[[File:Le théâtre de-Vienne.jpg|thumb|right|300px|Il tragico rogo del ''Ringtheater'' in un'illustrazione dell'epoca.]]
Il 23 marzo 1881, nel rogo che divampò nel Teatro dell'Opera di [[Vienna]], persero la vita novantadue persone. Alla luce di questo disastro, il primo ministro austriaco, il conte [[Eduard Taaffe|Eduard von Taaffe]], ordinò un'ispezione da parte della polizia in tutti i teatri di Vienna. La relazione seguente dimostrò che le norme anti incendio negli edifici già esistenti erano del tutto mancanti o insufficenti, per questo motivo venne stabilita una serie di nuove norme da applicare in tutti i teatri al fine di evitare il ripetersi di simili situazioni; uscite di emergenza ben contrassegnate e dotate di illuminazione di emergenza, apertura verso l'esterno di tutte le porte e così via.
Con il crescente utilizzo dell'illuminazione a gas nei [[teatri]] di tutta [[Europa]], a partire dalla metà del [[XIX secolo]], vi era stato un drammatico aumento del numero di incendi (infatti l'illuminazione a gas utilizzata sul palco, raggiungeva temperature di 70 gradi centigradi).
Durante l'indagine avviata dal conte [[Eduard Taaffe|Eduard von Taaffe]], vennero ripetutamente evidenziate le gravi carenze relative alla sicurezza antincendio di un altro celebre teatro della capitale, il ''Ringtheater''. Ma prima ancora che le autorità fossero in grado di mettere in sicurezza l'edificio e apportarvi le modifiche volute da [[Eduard Taaffe|Eduard von Taaffe]], si verificò la tragedia dell'8 dicembre 1881.
Mentre al ''Ringtheater'' stava per andare in scena l'opera di [[Offenbach]], ''Hoffmanns Erzählungen'' ([[I racconti di Hoffmann]]), che la notte precedente aveva avuto il suo trionfale debutto in lingua tedesca nello stesso teatro, alla presenza di Johann Strauss, un mal funzionamento dei bruciatori a gas bruciò un pezzo della scenografia, e le fiamme si diffusero rapidamente in tutto il teatro. Anche se l'incendio venne domato, senza l'illuminazione di emergenza tutto lo stabile rimase al buio e, nel panico che ne derivò, 386 persone morirono, bruciate, soffocate o calpestate dalla folla.
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