Storia della Romagna: differenze tra le versioni
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=== Dal ritorno del papato al 1499 ===
Nel [[XIV secolo]], quando il papato
Gli Ordelaffi avevano occupato Forlì, Cesena, Forlimpopoli (tutte e tre sedi vescovili), Castrocaro, Meldola e Bertinoro, e i Manfredi esercitavano la loro signoria su Faenza.
Rimanevano fedeli alla Chiesa gli Alidosi (signori di Imola), i Da Polenta (Ravenna e Cervia) e i Malatesta (Rimini e Cesena).<br/>
Il Papa elesse a suo Legato, e vicario generale, il cardinale spagnolo [[Egidio Albornoz]] (30 giugno 1353). Dapprima il Legato tentò la via disciplinare (condanna in contumacia, pubblica sentenza di [[scomunica]]). Non avendo ottenuto risultati, diede principio alla guerra. Nel [[1355]] sconfisse i Malatesta, che chiesero la pace e passarono dalla parte guelfa. Poco dopo furono imitati da Guido Lucio III [[da Polenta]] di Ravenna. Negli anni seguenti Albornoz riportò anche la conquista di Cesena (1357), Faenza e Forlì. Quest'ultima però fu oggetto di un assedio durato due anni. [[Francesco II Ordelaffi]], capitano di Forlì, infatti si era asserragliato all'interno delle mura; Innocenzo VI si
Si perdonarono a Francesco Ordelaffi le offese fatte alla Chiesa e si annullò ogni processo contro di lui concedendogli, per dieci anni, la signoria di Forlimpopoli e Castrocaro.
Nello stesso anno [[1357]] la Santa Sede procedette alla riorganizzazione del territorio. Lo Stato della Chiesa fu diviso in province, termine di bizantina (e quindi romana) memoria
Le uniche modifiche territoriali intercorse riguardano:
*la cessione di una porzione del territorio appenninico ai [[Medici (famiglia)|de Medici]] di [[Firenze]], che andrà a costituire la [[Romagna toscana]]<ref>Oggi la Romagna toscana è ridotta a tre comuni: [[Firenzuola]], [[Palazzuolo sul Senio]] e [[Marradi]].</ref>;
*la cessione, temporanea, dei comuni compresi tra la
Alla metà del XIV secolo le sedi vescovili in territorio romagnolo erano Ravenna, Cervia, Rimini, Bertinoro, Cesena, Sarsina, Forlì, Faenza e Imola: tutte avevano un governatore, ad eccezione di Cervia e Sarsina, che erano guidate da un podestà.<br/>
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