Allegoria della Castità: differenze tra le versioni

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Al centro, investita da una luce misteriosa, si trova giovane donna vestita di bianco e oro, appoggiata mollemente a un albero di [[alloro]], che richiama alla figura mitologica di [[Dafne]] e alla sua contingenza. Essa è intonata al sentimento della ''quies'', uno stato sospeso di visione purificatrice che è lontano dall'abbandono incosciente al sonno. Su di lei un putto in cielo riversa una cascata di fiori bianchi, forse riecheggiando la poesia del [[Petrarca]] ''[[Chiare, fresche e dolci acque]]''.
 
I due satiri, una femmina che compare dietro un albero e un maschio sdraiato in primo piano vicino a uno stagmostagno, rappresentano rispettivamente le inside dell'amore sessuale e dell'ebrezza, che però vengono ingorateignorate dalla fanciulla. L'originalità di questi elementi e la libertà compositiva dimostrano l'inventiva e l'ironia tipiche di Lotto.
 
== Bibliografia ==