Processo cloro-soda: differenze tra le versioni
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{{F|chimica|luglio 2010}}
Il '''processo cloro-soda''' è strettamente correlato all'[[elettrolisi]] del comune sale da cucina, il [[cloruro di sodio]]. A seconda del metodo con cui viene esplicato il processo si ottengono diversi prodotti, oltre che l'[[idrogeno]] gassoso.<ref name=Ull2>{{Cita|Ullmann's}}</ref> Se i prodotti vengono isolati separatamente si ottengono [[cloro]] molecolare e [[idrossido di sodio]] (soda caustica); se fuoriescono dal processo miscelati, a seconda della temperatura si ottengono [[ipoclorito di sodio]] o [[clorato di sodio]]: a temperature elevate il processo dà clorato di sodio, a temperature più basse si ottiene ipoclorito di sodio. La produzione cloro-soda su scala industriale ebbe inizio nel 1892.
Per analogia, usando [[cloruro di calcio]] o [[cloruro di potassio]], i prodotti contengono [[Calcio (elemento chimico)|calcio]] o [[potassio]] invece che [[sodio]].
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== In laboratorio ==
L'elettrolisi del cloruro di sodio può essere effettuata in laboratorio utilizzando due [[becher]], uno contenente la soluzione e l'altro contenente acqua pura, collegati mediante un [[ponte salino]] che può essere ottenuto piegando un tubo (non metallico), e le cui estremità devono essere chiuse da lembi di tessuto o fazzoletti. Si posiziona un elettrodo nella soluzione che produrrà idrossido di sodio e idrogeno, e l'altro elettrodo (che può essere una bacchetta di [[carbonio]], o la mina di una matita) nella soluzione che produrrà cloro. Infine si collegano gli elettrodi ad una differenza di potenziale di 12 volt.
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
* {{cita libro | cognome= Wendt | nome= Hartmut | titolo= Ullmann's Encyclopedia of Industrial Chemistry, "Electrochemistry" | doi = 10.1002/14356007.a09_183 |editore= Wiley-VCH | ed= 7 | città= | anno= 2004 |lingua= inglese |id= |cid= Ullmann's}}
{{Portale|chimica}}
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