Genji monogatari: differenze tra le versioni
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Genji era il secondogenito di un [[Imperatore del Giappone]] e di una concubina, di basso rango ma dotata di grande avvenenza e leggiadria. La morte della madre, avvenuta quand'era ancora bambino, lascerà in lui la figura materna vacante, e per tutta la vita cercherà una donna ideale spesso vagheggiata. Crederà di trovarla in Dama Fujitsubo, una nuova concubina dell'Imperatore suo padre, giovane e leggiadra, molto somigliante alla madre scomparsa, ma in quanto sua matrigna una donna assolutamente proibita. Nella prima parte del romanzo i due, che si scoprono innamorati, cercheranno di reprimere i loro sentimenti, Fujitsubo chiudendosi nel riserbo e Genji, da poco sposato con la principessa Aoi, sorella del suo miglior amico To no Chujo, lanciandosi in continue avventure che però non riescono mai a soddisfarlo spegnendo il desiderio per la dama.
Per curarsi da una malattia, Genji visita Kitayama, la regione delle colline che cingono a nord Kyoto. È qui che incontra una bambina, Murasaki, che lo incuriosisce e che scopre essere nipote di Fujitsubo. La porta a vivere con
Genji e la principessa Aoi si riconciliano ed ella dà alla luce un figlio, ma muore poco dopo il parto posseduta dallo spirito di Dama Rokujo, un'antica amnte del principe ossessionata dalla gelosia. Genji trova consolazione in Dama Murasaki, ormai cresciuta, che sposa a Kitayama. Alla morte dell'Imperatore, ha sopravvento a corte un fazione ostile a Genji, che approfitta della prima occasione - lo scandalo che coinvolge lui e la concubina del fratello, l'Imperatore Suzaku - per esiliarlo nella provincia rurale di [[Harima]], lontano dalla capitale. Qui un ricco possidente, Akashi no Nyūdō, ospita Genji e lo incoraggia ad intrecciare una relazione con la figlia, Dama Akashi, che gli darà una figlia - destinata a divenire Imperatrice.
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