Cappella Sassetti: differenze tra le versioni
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===Il miracolo delle stimmate===
[[Image:Santa Trinita, cappella Sasssetti, Domenico Ghirlandaio 6.JPG|thumb|left|200px|Domenico Ghirlandaio, ''Miracolo delle stimmate'']]
in basso sulla parete sinistra rappresenta San Francesco inginocchiato con le braccia aperte a ricevere il segno divino da un gruppo di angeli celesti. Fu eseguito in 10 giornate e pur seguendo l'impostazione di [[Giotto]] in Santa Croce, il Ghirlandaio sembra predilire come modello più il rilievo marmoreo del pulpito, sempre in Santa Croce, opera di [[Benedetto da Maiano]]. Il miracolo avvenne al[[la Verna]], la cui rocca è fedelmente riprodotta al centro dello sfondo, con una mirabile rappresentazione naturalistica forse senza precedenti. A destra si riconosce una città su un lago, una rappresentazione fantasiosa di [[Pisa]] della quale si riconosce abbatsanza chiaramente il Duomo e la [[Torre Pendente]].
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===Il miracolo del fanciullo resuscitato===
[[Image:Santa Trinita, cappella Sasssetti, Domenico Ghirlandaio 1.JPG|thumb|left|200px|Domenico Ghirlandaio, ''Il miracolo del fanciullo resuscitato'']]
Detto anche il ''Fanciullo di Casa Spini resuscitato, si tratta della rappresentazione di un miracolo postumo di San Francesco, legato alla famiglia Sassetti e non a caso raffigurato nel punto centrale del ciclo di affreschi, nel quale fu attribuita al Santo un miracoloso intervento che resuscitò un bambino caduto da una finestra di [[Palazzo Spini Feroni|Palazzo Spini]], proprio nell'antistante [[Piazza Santa Trinita]]. Sebbene la scena sia cronologicamente l'ultima pare essere una continuazione delle storie vicine, fra le quali quella della morte è quella che sembra chiudere il ciclo. Come modello si dice che il Ghirlandaio si ispirò alla scena del ''Pagamento del Tributo'' di [[Masaccio]] nella [[Cappella Brancacci]].
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===La morte di San Francesco===
[[Image:Santa Trinita, cappella Sasssetti, Domenico Ghirlandaio 4.JPG|thumb|left|200px|Domenico Ghirlandaio, ''Morte di san Francesco'']]
Chiude la serie la scena in basso a destra, eseguita in 28 giornate, dove il santo giace morto disteso su un catafalco al centro di una grande chiesa rinascimentale, con svariate figure attorno. Chiara è la derivazione dal Giotto di Santa Croce (gli stessi gesti dei monaci per esempio), anche se il Ghirlandaio se ne distacca in diversi elementi, come l'impianto monumentale dello sfondo, e il diverso grado di emozioni che pervadono i presenti.
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