Locomotiva FS 421: differenze tra le versioni

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==Storia==
{{Vedi anche|Locomotiva Prussiana G 7.1|Locomotiva Prussiana G 7.2}}
Il gruppo [[FS]] 421 era stato costituito con macchine, progettate dalla Vulcan di Stettino e costruite da varie industrie dell'epoca per conto delle [[KPEV]] (Koniglich Preussische Eisenbahn-Verwaltung), del gruppo G 7.1 a semplice espansione e macchine del gruppo G 7.2 a doppia espansione. Di tali locomotive, in seguito all'ottimo risultato nell'esercizio non disgiunto dalla semplicità costruttiva, ne erano state costruite oltre 1000 unità a semplice espansione e benoltre 1600 a doppia espansione. In seguito alla sconfitta della Prussia 48 unità dei due tipi erano pervenute nel [[1919]] alle [[FS]] in conto riparazioni di [[prima guerra mondiale|guerra]]. Le locomotive G 7.1 erano in parte di costruzione anteguerra (1900-1908) e in parte (le unità 421.001, 004, 005, 006, 009, 011, 013, 040 e 048) costruite nel [[1916]]; una ulteriore unità la FS 421.049 si era aggiunta nel [[1925]] in seguito ad una operazione di scambio con la [[Francia]]. Contemporaneamente si erano aggiunte ulteriori 32 locomotive simili ma a doppia espansione ex KPEV G.2 immatricolate (sempre come 421) con i numeri 014-039 e 041-046. Queste erano tutte anteguerra, di costruzione tra [[1896]] e [[1911]]. Una ulteriore unità la FS 421.049 si era aggiunta nel [[1925]] in seguito ad una operazione di scambio con la [[Francia]].

Le macchine in ragione delle loro buone qualità vennero poste in esercizio negli impianti di tutto il nord Italia e in alcuni del centro ma ebbero il serio problema della mancanza di ricambi e della manutenzione per cui molte di esse furono inviate, per i relativi lavori, in varie officine tedesche. Quasi tutte ebbero presto disattivato il [[preriscaldatore Knorr|preriscaldatore di acqua Knorr]]. Nel [[1928]] le FS studiarono anche una [[generatore di vapore|caldaia]] adatta per il ricambio di quella vecchia <ref>L'ing. Mascherpa precisa che non è chiaro se venne applicata alle macchine</ref>
 
La loro carriera in Italia tutto sommato fu breve. Terminarono il loro servizio verso la fine degli [[anni 1930|anni trenta]] quando vennero accantonate e in seguito demolite. Solo una locomotiva, la 421.047, che durante la [[seconda guerra mondiale|guerra]] era stata noleggiata alle ferrovie tedesche per il trasporto di carbone dalla [[Slesia]] e si trovava fuori dai confini nazionali sopravvisse fino al [[1952]]<ref name="ReferenceA">{{Cita|Mascherpa|IF 200|pp.16-17}}</ref>. Le tre unità 421.018, 037 e 041 rimaste dopo la guerra oltre il confine jugoslavo, in seguito agli [[accordi di Belgrado]] del [[18 dicembre]] [[1954]], furono cedute alle ferrovie jugoslave (JZ) e immatricolate nel gruppo JZ 23 con numeri da da 35 a 37<ref name="ReferenceA"/>.