Samurai: differenze tra le versioni

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[[Immagine:CalSamuraiSamurai.gifjpg|thumb|100px300px|IlSamurai caratterein sinogiapponesearmi per(circa '''Samurai'''.1860)]]
 
La parola [[lingua giapponese|giapponese]] '''samurai''' (che signfica anche "servire") indica un guerriero del [[Giappone]] feudale. Un termine più appropriato sarebbe ''[[bushi]]'' (letteralmente: "guerriero"), che risale all'epoca [[Edo]]; attualmente il termine viene usato per indicare la nobiltà guerriera (non, ad esempio, gli ''[[ashigaru]]'' o i fanti). I samurai che non servivano un ''[[daimyō]]'' o perchè era morto o perchè ne avevano perso il favore, erano chiamati [[Ronin|rōnin]].
 
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*''Shi'' - pronuncia sinogiapponese del carattere che comunemente si legge '''samurai'''
*''Tsuwamono'' - termine arcaico per "soldato", fatto celebre da un famoso ''[[haiku]]'' di [[Matsuo Basho]]; indica una persona valorosa;
 
==Armi==
I samurai usavano una grande varietà di armi. Nel periodo [[Tokugawa]] si diffuse l'idea che l'[[anima]] di un samurai risiede nella ''[[katana]]'' che porta con sé, a seguito dell'influenza dello [[Zen]] sul [[Bujutsu|bujutsu]]; a volte i samurai vengono descritti come se dipendessero esclusivamente dalla spada per combattere. Raggiunti i tredici anni, in una cerimonia chiamata ''Genpuku'', ai ragazzi della classe militare veniva dato un ''[[wakizashi]]'' e un nome da adulto, per diventavare così vassalli, cioè '''samurai''' a tutti gli effetti. Questo dava loro il diritto di portare una ''katana'', sebbene venisse spesso assicurata e chiusa con dei lacci per evitare sfoderamenti immotivati o accidentali. Insieme, ''katana'' e ''wakizashi'' vengono chiamati ''daisho'' (letteralmente: "grande e piccolo") ed il loro possesso era la prerogativa del ''[[buke]]''.
[[Immagine:CalSamurai.gif|thumb|100px|Ideogramma '''Samurai'''.]]
 
La prima arma ausiliaria dei samurai fu l'[[arco (arma)|arco]] e non fu modificata per secoli, fino all'introduzione della [[polvere da sparo]] e del [[moschetto]] nel [[XVI secolo]]. Un arco giapponese era un'arma molto potente: le sue dimensioni permettevano di lanciare con precisione vari tipi di proiettili (come frecce infuocate o frecce di segnalazione) alla distanza di 100 metri, arrivando fino a 200 metri quando non era necessaria precisione. Veniva usato solitamente a piedi, dietro un ''tedate'', un largo [[scudo]] di legno, ma poteva essere usato anche a [[cavallo]]. La pratica di tirare con l'arco da cavallo divenne una cerimonia ''[[Shinto]]'' detta ''Yabusame''. Nelle battaglie contro gli invasori [[Mongolia|Mongoli]], questi archi furono l'arma decisiva, contrapposti agli archi più piccoli e alle balestre usate dai [[Cina|cinesi]] e dai [[Mongolia|mongoli]].