Gene Sharp: differenze tra le versioni

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L'entità del contributo dato dal pensiero di Gene Sharp e dell'Einstein Institute nelle [[Rivoluzioni colorate]] è stato al centro di polemiche.
 
Secondo alcuni giornalisti e commentatori, l'Einstein Institute avrebbe avuto un ruolo attivo (anche di addestramento) nelle insurrezioni e sarebbe statastato parte di un progetto più ampio di espansione della sfera di influenza occidentale, ed in particolare statunitense, negli stati post-comunisti.<ref>http://www.voltairenet.org/article30032.html</ref><ref> http://onlinejournal.com/artman/publish/article_308.shtml</ref>
 
Gene Sharp, rispondendo ad alcune di queste critiche, ha invece affermato come la sua opera sia funzionale alla creazione ed analisi di un insieme di tattiche, cioè di un semplice strumento.
 
«L'azione non violenta è una tecnica per condurre conflitti, al pari della guerra, del governo parlamentare, della guerriglia. Questa tecnica usa metodi psicologici, sociali, economici e politici. Essa, è stata usata per obiettivi vari, sia "buoni" che "cattivi"; sia per provocare il cambiamento dei governi sia per supportare i governi in carica contro attacchi esterni. Il suo utilizzo è unicamente responsabilità e prerogativa delle persone che decidono di utilizzarlo».<ref> http://aeinstein.org/CORRECTIONS.pdf </ref>
 
La presenza di alcuni ricercatori dell'Einstein Institute durante alcune insurrezioni anti russe, a partire dagli [[Protesta di piazza Tiananmen|eventi di piazza Tienanmen]], sarebbe stata motivata dalla volontà di studiare sul campo i movimenti in azione, e non avrebbe avuto alcun ruolo a monte se non quello di ispirazione.