Classe Calvi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
GnuBotmarcoo (discussione | contributi)
m Bot: Sostituisco {{Regia Marina}}
BetaBot (discussione | contributi)
m Bot: Sistemo note con collegamenti esterni senza titolo (documentazione)
Riga 11:
|matricola=
|ordinata=
|impostata= 20 luglio 1932<ref name=autogenerato2>[http://www.xmasgrupsom.com/Sommergibili/Calvi/Calvi.html Sommergibile Pietro Calvi<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
|varata=31 marzo 1935
|completata=16 ottobre 1935
Riga 18:
|radiata=
|destino_finale=
|dislocamento= in superficie 1550<br>in immersione 2060<ref name=autogenerato3>[http://www.trentoincina.it/dbsomm2.php?short_name=Calvi Trentoincina<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
|stazza_lorda=
|lunghezza= 84,3
Riga 24:
|altezza=5,145
|pescaggio=
|profondità_operativa=100 (collaudo)<ref>http: name=autogenerato2 //www.xmasgrupsom.com/Sommergibili/Calvi/Calvi.html</ref>
|ponte_di_volo=
|propulsione=2 motori termici diesel Fiat da 2200 hp ciascuno <br/>2 motori elettrici San Giorgio da 900 hp ciascuno<br/>2 sottobatterie da 120 elementi ciascuna
Riga 51:
== Caratteristiche ==
 
Appartenenti al tipo «a doppio scafo totale», erano dotati di una notevole autonomia ma avevano scarsa manovrabilità: questo li rendeva adatti all'attacco ai mercantili isolati in acque oceaniche, ma inadatti agli attacchi ai convogli<ref name=autogenerato4>Giorgio Giorgerini, ''Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini a oggi'', p. 163</ref>. Si trattava comunque di buone unità che non si poté replicare solo per gli alti costi: furono progettati alcuni sviluppi, il «Calvi a 21 nodi» e il «Calvi a struttura Galeazzi», che restarono sulla carta<ref>Giorgio Giorgerini,name=autogenerato4 ''Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini a oggi'', p. 163</ref>. Uno sviluppo della classe Calvi fu la [[classe Ammiragli (sommergibile)|classe Ammiragli]]<ref>Giorgio Giorgerini,name=autogenerato4 ''Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini a oggi'', p. 163</ref>.
 
== Unità ==
Riga 61:
=== Calvi ===
{{Vedi anche|Pietro Calvi (sommergibile)}}
Il ''Pietro Calvi'' dal 20 dicembre 1940 al 15 luglio 1942 nelle sue varie crociere sotto due comandanti, Caridi e Olivieri, affondò 6 navi mercantili alleate per 34.193 tsl<ref name=autogenerato1>Giorgio Giorgerini, ''Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini a oggi'', p. 690</ref> fino al suo autoaffondamento sotto l'attacco dello [[sloop-of-war]] HMS Lulworth (Y 60)<ref>[http://www.uboat.net/allies/warships/ship/45.html HMS Lulworth (Y 60) of the Royal Navy - Sloop of the Banff class - Allied Warships of WWII - uboat.net<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, ex cutter della [[USCG]] ceduto agli inglesi sotto la [[Lend-Lease|legge Affitti e Prestiti]], che lo aveva già danneggiato con cariche di profondità. Nello scontro sopravvissero 35 membri dell'equipaggio; tra i morti il capitano [[Primo Longobardo]], [[medaglia d'oro al valor militare]]<ref>http://www.trentoincina.it/dbsomm2.php?short_name name=Calvi<autogenerato3 /ref>.
 
=== Finzi ===
{{Vedi anche|Giuseppe Finzi (sommergibile)}}
Il battello fu il primo a forzare lo [[stretto di Gibilterra]], nei due sensi, tra giugno e luglio 1940. Svolse 10 missioni atlantiche affondando 5 navi mercantili alleate per complessive 30.760 tonnellate di stazza lorda<ref>Giorgio Giorgerini,name=autogenerato1 ''Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini a oggi'', p. 690</ref>. All'armistizio era ormeggiato per lavori di adattamento alla base di [[Betasom]], a [[Bordeaux]], in vista della sua conversione al trasporto di materiali. Sorpreso dall'armistizio, venne catturato dai tedeschi e ridenominato ''U.I.T.21''; probabilmente da essi autoaffondato sempre a Bordeaux il 25 luglio 1944<ref>[http://www.trentoincina.it/dbsomm2.php?short_name=Finzi Trentoincina<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
=== Tazzoli ===
{{Vedi anche|Enrico Tazzoli (sommergibile)}}
Durante la [[guerra di Spagna]] il ''Tazzoli'' fu attaccato da parte di una unità navale repubblicana, senza riportare alcun danno<ref name=autogenerato5>[http://www.trentoincina.it/mostrapost.php?id=288 Affondamenti del sommergibile Tazzoli nel 1942<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Affondò un totale 18 navi alleate per 96.605 tsl<ref>Giorgio Giorgerini,name=autogenerato1 ''Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini a oggi'', p. 690</ref> ed abbatté un bimotore [[Bristol Beaufort]], risultando una delle unità subacque italiane di maggior successo. Tra i suoi comandanti [[Carlo Fecia di Cossato]]<ref>http://www.trentoincina.it/mostrapost.php?id name=288<autogenerato5 /ref>.
Nella primavera 1943, dopo essere stato modificato per il trasporto di materiali, necessari ai fini strategici, salpò con un carico per l’Estremo Oriente al comando del capitano di corvetta Giuseppe Gaito, ma non comunicò più dopo la sua partenza. Si suppone che sia affondato il 16 maggio 1943 per urto contro una mina, senza superstiti<ref>http://www.trentoincina.it/mostrapost.php?id name=288<autogenerato5 /ref>.
 
{{-}}