Samurai: differenze tra le versioni

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La parola [[lingua giapponese|giapponese]] '''samurai''' (che signfica anche "servire") indica un guerriero del [[Giappone]] feudale. Un termine più appropriato sarebbe ''[[bushi]]'' (letteralmente: "guerriero"), che risale all'epoca [[Edo]]; attualmente il termine viene usato per indicare la nobiltà guerriera (non, ad esempio, gli ''[[ashigaru]]'' o i fanti). I samurai che non servivano un ''[[daimyō]]'' o perchè era morto o perchè ne avevano perso il favore, erano chiamati [[Ronin|rōnin]].
 
I samurai eranocostituivano tenutiuna a essereclasse colticolta, adche essereoltre inalle gradoarti dimarziali, leggeredirettamente econnesse scriverecon ela loro professione, colpraticava arti [[zen]] come il [[cha no yu]] o lo [[shodo]]. Col tempo, durante l'era Tokugawa persero gradualmente la loro funzione militare. Verso la fine dell'era Tokugawa, i samurai erano essenzialmente burocrati del ''[[Daimyo|daimyō]]'', e la loro [[spada (arma)|spada]] veniva usata soltanto per scopi cerimoniali. Con la riforma [[Meiji]] (tardo [[XIX secolo]]) la classe dei samurai fu abolita in favore di un [[esercito]] nazionale in stile occidentale. Ciò nonostante, il ''[[bushidō]]'', rigido codice d'onore dei samurai, sembra essereè sopravvissuto ined alcuniè costumiancora, dellanella società giapponese odierna, un nucleo di principi morali e di comportamento che parallelamente, nelle società occidentali, è costituito da principi etici di derivazione religiosa.