Assassin's Creed III: differenze tra le versioni
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== Trama ==
Il gioco riprende esattamente dove era finito [[Assassin's Creed: Revelations|''Revelations'']]: Desmond si risveglia dal coma nell'Animus dopo aver ricevuto da [[Giove (divinità)|Giove]] in persona istruzioni su come prevenire il cataclisma solare previsto per il 21 Dicembre 2012 usando un vecchio laboratorio sotterraneo dei Precursori situato a Turin, nel moderno [[Stato di New York]]. Il gruppo è costituito da Desmond, Shaun, Rebecca e da William Miles, padre del protagonista con cui ha un rapporto conflittuale e Mentore degli Assassini moderni. Attivata la porta segreta con la Mela dell'Eden e accesi i macchinari interni, Desmond sviene per l'effetto Osmosi e viene reinserito nell'Animus, dove rivive i ricordi di due suoi antenati inglesi, [[Haytham Kenway]], vissuto tra l'[[Inghilterra]] e il [[Nord America]] nel [[XVIII]] secolo e [[Connor Kenway]], figlio di Haytam.
Nel 1754 Haytam uccide durante un'esibizione all'[[Opera]] di [[Londra]] un anziano nobile a cui ruba un medaglione che si rivela un manufatto dei Precursori che funge da chiave per il tempio americano nel quale si trovano i protagonisti nel presente. Pertanto riceve ordine dai superiori di andare nelle colonie nel Nuovo Mondo per aprire il Tempio e carpirne i segreti. Dopo mesi di
Uscito dall'Animus, Desmond ha un litigio furibondo col padre William, accusato dal figlio di agire con la stessa disumanità dei
La storia quindi si focalizza sul figlio mezzosangue di Haytam, la cui infanzia idilliaca nella valle abitata dalla tribù di sua madre viene terribilmente interrotta dalla [[Guerra dei sette anni]] - durante la quale il villaggio viene distrutto dalle truppe inglesi guidate dal templare [[Charles Lee]] su ordine di [[Washington]] al fine di evitare alleanze tra nativi e francesi al termine del quale il piccolo protagonista assiste impotente alla morte della madre.
Circa dieci anni dopo, Ratonhnhaké:ton - che esprime più volte la sua insofferenza verso la politica isolazionista della tribù - viene a contatto con un manufatto dei Precursori custodito dalla Sciamana anziana che gli scatena una visione in cui Giunone gli ordina di unirsi agli Assassini per combattere i Templari al fine di proteggere il Tempio e di recuperare il medaglione e nasconderlo fino a quando il predestinato (Desmond) non dovrà usarlo per accedere alla parte interna dell'ipogeo e salvare il mondo. Quindi Ratonhnhaké:ton abbandona il Clan e attraversa le terre selvagge fino a raggiungere l'ultimo Assassino americano sopravvissuto al massacro templare di qualche anno prima: Achille Davenport, vecchio e disilluso mentore afroamericano il quale dopo aver perso moglie, figlio e confraternita per mano dei
Alla fine della guerra Connor ottiene la sua vendetta: è costretto ad uccidere il padre nonostante provasse per lui sentimenti contrastanti e infine riesce ad eliminare anche il crudele Lee, ma
Inoltre al danno si aggiunge la beffa quando Connor scopre che la sua tribù ha dovuto abbandonare la sua patria vicino al tempio a causa del neonato governo americano, il quale ha comprato il terreno dei nativi (
Prima del finale si deve ricordare che durante l'esplorazione dei ricordi di Connor, Desmond dovrà andare in posti quali [[Manhattan]] e [[Brasile]] usando le abilità apprese con l'osmosi da Connor, Ezio ed Altair con l'obiettivo di recuperare dispositivi energetici degli antichi per riattivare le macchine che dovranno salvare il mondo.
Durante queste missioni Miles si scontrerà con Daniel Cross, la spia Templare che nel [[2000]] aveva ucciso il vecchio Mentore e portato gli Assassini sull'orlo della distruzione totale.
Il finale di queste missioni avviene nella stessa struttura dell'Abstergo a sud di [[Roma]] dove il protagonista era tenuto prigioniero nel primo ''[[Assassin's Creed]]''. Desmond è costretto a tornarci perché i Templari sono riusciti a catturare suo padre William durante il recupero di un manufatto in [[Egitto]] e lo tenevano li per forzarlo a tornare e per
Ora che padre e figlio sono riappacificati e tornati in possesso del medaglione - dopo aver aperto la tomba di Connor Davenport - il gruppo apre la parte bloccata del tempio. Qui trovano un piedistallo che stando alle parole di Giunone (la quale è sempre stata presente nel corso del gioco sotto forma di spirito/ologramma senziente) deve essere attivato dal giovane Miles per salvare il pianeta dall'imminente eruzione solare destinata a spazzare via l'[[umanità]] ma a sorpresa appare [[Minerva]], che avverte gli Assassini di non farlo: Giunone in realtà è malvagia e desidera solo conquistare il mondo e schiavizzare gli umani che lei odia dal profondo dell'anima poiché li considera la causa della fine del suo popolo e di tutti coloro che lei amava, per questo lei e Giove avevano tentato di ucciderla e avevano intrappolato il suo corpo nella zona inaccessibile del tempio, affinché ella non attuasse il suo folle piano
Devono lasciare le cose come stanno e permettere alla tempesta solare di spazzare via la maggior parte dell'umanità. A questo punto Desmond avrebbe guidato i sopravvissuti diventando una nuova [[guida spirituale]] per la rinata umanità e le sue parole sarebbero durate molto tempo dopo la sua morte naturale, ma come sempre accade nei cicli millenari della civiltà umana le sue parole e la religione nata da esse sarebbero state distorte nei secoli ed utilizzate per schiavizzare le masse come già successo nelle ere precedenti. Inoltre Desmond sarebbe necessario ad attivare la macchina poiché solo lui ha la concentrazione di [[DNA]] dei Precursori necessaria per accenderla, ma ciò lo ucciderebbe.
Desmond di fronte alla prospettiva di lasciar morire l'umanità attuale solo per tener prigioniera Giunone si rifiuta anche perché egli sostiene che c'è sempre una speranza, e non è detto che la confraternita non possa trovare in futuro un modo per combatterla, perciò decide di sacrificarsi dicendo addio al padre con cui si era da poco ritrovato
Durante i titoli di coda si vede Giunone, ormai libera, torreggiare sul cadavere di Desmond dicendogli che ha interpretato bene la sua parte ma ormai è tempo che lei interpreti la sua e detto ciò se ne va.
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