Pinara: differenze tra le versioni

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'''Pinara''' fu membro della confederazione licia, dove deteneva tre voti. Venne conquistata dal [[Alessandro Magno]] nel [[334 a.C.]] Alla morte del conquistatore cadde sotto il controllo di [[Pergamo]]. Alla morte dell'ultimo re di Pergamo [[Attalo III]] nel [[133 a.C.]], passò sotto il controllo di Roma. Sotto i romani la città visse floridamente ma il terremoto del [[141]] fu devastante, a questo primo ne fece seguito uno nel [[240]].
 
La città divenne cristiana molto presto. Cinque vescovi sono conosciuti di questa diocesi: Eustafio che nel [[359]] firmo la lettera di [[Acacio di Cesarea]] al [[Acacio di Cesarea#Concilio di Seleucia|Concilio di Seleucia]]; Eliodoro, firmatario di una lettera all'imperatore [[Leone I di Bisanzio]] nel 458; Zena, presente al [[Concilio in Trullo]] del 692; Teodoro, presente al [[Concilio di Nicea II]] del 787; Atanasio presente al sinodo che riaffermò il patriarca [[Fozio di Costantinopoli|Fozio]] nel 879. Alla fine del primo millennio, l'invasione islamica, l'insabbiamento del porto e la comparsa della malaria, portarono all'abbandono progressivo della città.
 
È ancora la sede di un vescovado della Chiesa cattolica Romana detto ''Pinarensis''; la sede è dal 1974 vacante.<ref> [http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/d2p84.html Catholic hierarchy]</ref>