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Sant’[[Antonio da Padova]] è vestito con il tradizionale saio bruno dell’[[ordine francescano]]. Nel dipinto è rappresentato con un giglio bianco, simbolo di purezza, e un cuore per dimostrare l’amore divino per [[Gesù]], nella mano destra. Nella mano sinistra ha un libro con sopra il Bambin Gesù rappresentato con in mano un globo, simbolo di salvatore del mondo.
===Adorazione dei Magi
[[File:Adorazione dei Magi - Corrado Giaquinto.JPG|thumb|400px|Adorazione dei Magi di Corrado Giaquinto]]
E' un'opera realizzata ad olio su tela di dimensioni 152 x 113 cm. Ritenuto in passato di scuola veneta, il dipinto fu
Si ignora la provenienza della tela, probabilmente realizzata per qualche nobiluomo o prelato di Bevagna (e non per una chiesa o per il Palazzo Comunale).
Prima del restauro del 1970, il quadro era in pessime condizioni di lettura: era sporco e appannato e dubbia era la sua attribuzione. Il restauro ha restituito all’opera la luminosità originaria e ha tolto ogni dubbio sull’artista che l’ha eseguita: Corrado Giaquinto, considerato tra i più grandi pittori del Rococò internazionale dopo Tiepolo (
L’attribuzione non è stata semplice: il dipinto era fortemente
Non si hanno notizie del dipinto prima che esso entrasse a far parte della collezione civica. Sembrerebbe quasi senza storia: si ignora la sua provenienza (
Tutti i personaggi che vi figurano, dalla Madonna col Bambino ai tre Magi a San Giuseppe al guerriero, corrispondono ai tipi cari all’artista.
Nel dipinto, a destra, si vedono i Re Magi Gaspare, Melchiorre e Baldassare, inginocchiati nell’atto di adorazione
I Magi sono riconoscibili dagli abiti sontuosi, dalle corone e dai doni che offrono, deposti in terra, oro, incenso e mirra. Si possono dedurre i diversi continenti di provenienza dei tre dai loro tratti somatici, tipici dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa.
Ai piedi di Maria, in un cesto, sono raffigurate due colombe bianche, simbolo della sua purezza. Alle sue spalle c’è San Giuseppe, in piedi con le braccia aperte, in segno di stupore per la singolarità e la grandezza dell’evento.
Sullo sfondo, nella penombra, si intravedono altri personaggi che assistono alla scena, tra cui un soldato e un anziano, indicante gli angeli in cielo.
L’immagine fu replicata più volte dal Giaquinto: una versione
Quest’opera non è una prova di grande impegno da parte di G. E’ di modeste dimensioni e pertanto non dà all’artista la possibilità di sfogare tutta la sua abilità di grande pittore decorativo.
G. è infatti un pittore di grandi pale d’altare e di grandi decorazioni. Si afferma soprattutto come grande decoratore internazionale.
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