HMS Liverpool (C11): differenze tra le versioni

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Viene impiegata inizialmente nelle [[Indie Orientali]] e ad [[Hong Kong]], per difendere la colonia da [[Cina]] e [[Giappone]]. Nel gennaio [[1940]] recupera 21 marinai tedeschi sopravvissuti all'affondamento del mercantile Coloumbus.
=== Durante il conflitto ===
Al momento dello scoppio del conflitto, la ''Liverpool'' si trovava assegnata allo Squadrone delle Indie Orientali, con base ad [[Aden]] e compiti di scorta e caccia a forzatori di blocco e mercantili tedeschi. Nel novembre [[1939]] venne trasferita presso la base di operazioni cinese, giungendo ad [[Hong Kong]] il [[10 dicembre]] successivo. Alla fine del gennaio [[1940]] entrò brevemente in cantiere per lavori di manutenzione, tornando poi in servizio con compiti principalmente di difesa del naviglio mercantile. Nel mese di aprile venne riassegnata nelle Indie Orientali, operando insieme all'incrociatore australiano [[HMAS Hobart (D63)|HMAS ''Hobart'']] nel [[Mar Rosso]] durante le operazioni militari in [[Somaliland]].
 
Nel mese di giugno venne trasferita nella [[Mediterranean Fleet]], partecipando ad un'incursione contro la base di [[Tobruk]] insieme alla [[HMS Gloucester (62)|''Gloucester'']] il 12 giugno 1940, ma senza successo, finendo anzi danneggiata dalla violenta reazione dell'[[San Giorgio (incrociatore)|incrociatore corazzato San Giorgio]], ancorato nella rada. Successivamente prese parte alla [[Battaglia del Convoglio Espero|battaglia dell'Espero]] il [[28 giugno]] [[1940]], inquadrata nella 7ª divisione Incrociatori britannica (7th Cruiser Squadron) sotto il comando dell'[[ammiraglio di divisione]] [[John Tovey]], con il ruolo di vice ammiraglia. Durante lo scontro affondò il cacciatorpediniere italiano [[Espero (cacciatorpediniere)|''Espero'']], venendo colpita a sua volta da un colpo di un pezzo da 120 mm, riportando solo danni minori.
 
Nei primi giorni di luglio prese parte alla scorta a due convogli diretti a [[Malta]] denominati MF1 e MS1. Il [[9 luglio]] prese parte al breve scontro di [[Battaglia di Punta Stilo|punta Stilo]] con la flotta italiana<ref>{{cita|Sainsbury|p. 290.}}</ref>. Due giorni dopo venne danneggiata in un attacco aereo. Dal [[21 luglio]] partecipò alla scorta ad un convoglio diretto nel [[Mar Egeo]], insieme all'incrociatore [[HMS Capetown (D88)|''Capetown'']] e a quattro cacciatorpediniere. Il [[29 luglio]] venne colpita da proiettile sul ponte principale che rimase inesploso dopo aver attraversato il ponte B. L'impatto uccise un membro dell'equipaggio. Il giorno successivo la ''Liverpool'' venne trasferita presso il 3º Squadrone incrociatori, rimanendo in cantiere per riparazioni per tutto il mese di agosto. All'inizio di settembre partecipò alla scorta al convoglio MS2 per Malta, incontrando in seguito al largo di [[Pantelleria]] la nave da battaglia [[HMS Valiant (1914)|''Valiant'']], la portaerei [[HMS Illustrious (87)|''Illustrious'']] e gli incrociatori [[HMS Calcutta (D82)|''Calcutta'']] e [[HMS Coventry (D43)|''Coventry'']], inviati a rinforzare la Mediterranean Fleet ([[Operazione Hats]]). Di ritorno ad [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]] la flotta effettuò attacchi aerei su [[Rodi]].
 
Dall'[[8 ottobre]] fornì copertura a distanza a una nuova operazione di rifornimento di Malta, insieme alle portaerei ''Illustrious'' e [[HMS Eagle (94)|''Eagle'']], alle navi da battaglia ''Valiant'', [[HMS Ramillies (07)|''Ramillies'']] e [[HMS Warspite (03)|''Warspite'']] e agli incrociatori [[HMS Ajax (22)|''Ajax'']], ''Gloucester'' [[HMS Orion (85)|''Orion'']], [[HMS York (90)|''York'']] e [[HMAS Sydney (D48)|HMAS ''Sidney'']], accompagnati da otto cacciatorpedinieri. Tre giorni dopo scortò la ''Illustrious'' e la ''Eagle'' durante una missione di bombardamento su [[Leros]]. Il [[12 ottobre]] venne attaccata da motosiluranti italiane, senza ricevere danni. Una delle unità italiane, l'[[Artigliere (cacciatorpediniere 1937)|''Artigliere'']], venne affondata dalla ''York''. Due giorni dopo, durante una simile missione contro le basi di Leros, venne colpita a prua da un siluro lanciato da un aereo. L'impatto causò un incendio in un deposito di carburante e danneggiò la torretta A. L'unità venne quindi rimorchiata durante il tragitto, perdendo completamente parte della prua durante la navigazione. Le riparazioni temporanee si protrassero fino al marzo [[1941]] per preparare la nave alla traversata oceanica verso gli [[Stati Uniti]], dove avrebbero avuto luogo le riparazioni definitive. In aprile la nave salpò per i cantieri di [[Mare Island]], in [[California]], dove giunse il [[16 giugno]] successivo dopo soste a [[Manila]] e alle [[Hawaii]].
 
I lavori vennero completati il [[20 novembre]], e il [[5 dicembre]] la ''Liverpool'' giunse nel Regno Unito, dove entrò nuovamente in cantiere per l'installazione di nuove apparecchiature radar, tra cui il Type 273 per la scoperta di unità di superficie, il Type 281 per l'individuazione aerea e i Type 284 e 285 per il controllo degli armamenti principali e secondari. Il [[6 febbraio]] [[1942]] venne quindi trasferita a [[Scapa Flow]] con la [[Home Fleet]].
 
Inquadrata nel 13º Squadrone incrociatori, venne impiegata nella scorta ai convogli artici diretti in [[Unione Sovietica]] fino a tutto il mese di maggio. Le scorte a questi convogli erano particolarmente numerose a causa della minaccia di una sortita in mare della ''[[Tirpitz]]'', ultima nave da battaglia tedesca. In giugno prese parte insieme alla Forza W all'[[Operazione Harpoon]], un convoglio per il rifornimento dell'isola di Malta. Il [[14 giugno]] venne colpita alla sala macchine da un aerosilurante italiano. L'esplosione bloccò il timone e gli apparecchi di punteria delle torrette X e Y, la velocità venne ridotta a quattro nodi e la nave iniziò ad inclinarsi lateralmente a causa della falla nello scafo. Rimorchiata dal cacciatorpediniere [[HMS Antelope (H36)|''Antelope'']] verso [[Gibilterra]]<ref>{{cita|Sainsbury|p. 256.}}</ref>, venne fatta oggetto di ulteriori attacchi aerei, venendo ulteriormente danneggiata da bombe cadute vicino allo scafo. Il [[17 giugno]] giunse infine a Gibilterra, venendo sottoposta a riparazioni temporanee. Il [[5 agosto]] successivo venne tornò quindi in patria, entrando in cantiere a [[Rosyth]] per le riparazioni definitive, che durarono fino al luglio [[1943]].
 
=== Nel dopoguerra ===
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Dopo aver ricevuto un nuovo modello di radar e ulteriore armamento antiaereo al posto della torretta "X", la ''Liverpool'' tornò in servizio nell'ottobre 1945, entrando nel 15º Squadrone Incrociatori della ''Mediterranean Fleet''. Per i successivi due anni sostituì l'[[HMS Arethusa (26)|''Arethusa'']] nel [[porto di Trieste]] e, come ammiraglia dell'Ammiraglio Algernon Willis, visitò numerosi porti del Mediterraneo, incluse [[Istanbul]], [[Sebastopoli]] ed [[Atene]]. L'incrociatore trasportò inoltre la torcia olimpica nell'aprile [[1948]], in preparazione alla cerimonia di apertura dei [[Giochi Olimpici]] di [[Londra]].
 
Mentre si trovava nel porto di Alessandria d'Egitto, il [[22 gennaio]] [[1950]] accolse a bordo Re [[Faruq I d'Egitto|Faruq]], per un incontro con Lord [[Louis Mountbatten]] e l'Ambasciatore britannico in [[Egitto]]. Nel settembre [[1951]] la ''Liverpool'' fu la prima nave da guerra britannica a visitare la [[Jugoslavia]] dopo la fine della guerra e venne visitata dal Maresciallo [[Josip Broz|Tito]] nella città di [[Spalato]].
 
In seguito all'abrogazione del [[Trattato Anglo-Egiziano]] del [[1936]] nell'ottobre [[1951]], la Royal Navy inviò delle navi da guerra nella zona di [[Port Said]] dove i lavoratori del porto avevano indetto uno sciopero contro l'amministrazione britannica del [[Canale di Suez]]. Gli incrociatori [[HMS Gambia (48)|''Gambia'']] e ''Liverpool'' giunti sul luogo si occuparono di svolgere le operazioni portuali, sostituendo con i loro equipaggi i lavoratori in sciopero e difendendo la zona da possibili attacchi di guerriglia.