Le memorie di un pazzo (Tolstoj): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Trama
Riga 22:
 
== Trama ==
La vicenda è narrata in [[prima persona (narrativa)|prima persona]] dal protagonista il quale esordisce affermando di essere "[[Disturbo mentale|pazzo]]" nonostante le diagnosi contrarie dei medici. Nonostante alcuni rari episodi età infantile (lo spavento provato quando la sua [[bambinaia]] fu accusata di aver preso una [[zuccheriera]] o quando vide picchiare un bambino o quando la zia gli narrò la [[Passione di Gesù]]) il protagonista ebbe l'infanzia e, l'adolescenza e la giovinezza normali («come tutti gli altri»<ref>Lev Tolstoj, ''Le memorie di un pazzo'', trad. di [[Igor Sibaldi]], Coll. ''[[I Meridiani]]'', ''op. cit.'' p. 75; questa citazione, come peraltro le successive, sono tratte tutte dalla suddetta traduzione di Igor Sibaldi</ref>).
 
Durante un viaggio per affari in compagnia di un suo servo verso il [[Oblast' di Penza|governatorato di Penza]], il protagonista fu improvvisamente colpito da un terrore indefinito («Avevo avuto paura di qualcosa. E come spesso avviene, mi ero svegliato spaventato, agitato - e sembrava che non avrei mai più ripreso sonno. [...] tutto a un tratto mi parve che non mi servisse a niente viaggiare in quelle terre tanto lontane, e che sarei morto lì, in un posto lontano da casa. E provai raccapriccio.» <ref>''Le memorie di un pazzo'', ''op. cit.'', p. 77</ref>) Il protagonista decise di pernottare in una locanda di [[Arzamas]]; la paura non passò, ma ebbe l'impressione che comparisse la [[Morte personificata|Morte in persona]]. L'episodio si risolse. Tornato a casa, il protagonista ricominciò a vivere come prima, iniziò a praticare la religione («divenni un uomo pio»<ref>''Le memorie di un pazzo'', ''op. cit.'', p. 77</ref>), e per lungo tempo non ebbe più attacchi di panico.
 
== Genesi dell'opera ==