Processo ai giudici: differenze tra le versioni
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Il '''Processo ai giudici''' (ufficialmente '''''The United States of America vs. Josef Altstötter, et al.''''') fu il terzo dei dodici processi per [[crimini di guerra]] che le autorità statunitensi indissero a [[Norimberga]] nell'ambito dei [[processi secondari di Norimberga]] alla fine della [[seconda guerra mondiale]]. Il processo, come gli altri undici processi collaterali, ebbe luogo nelle stesse sale del Palazzo di Giustizia di Norimberga dove avvenne il processo principale, e vide di fronte alle autorità americane 16 imputati, tutti avvocati e giuristi tedeschi funzionari del Ministero della Giustizia del Reich, e altri pubblici ministeri e giudici di tribunali speciali e tribunali popolari della [[Germania nazista]]. Molti di loro furono inoltre responsabili nell'attuazione e nella promozione dei programmi nazisti di [[politica razziale nella Germania nazista|politica razziale]] ed [[eugenetica]].
I giudici del processo furono [[Carrington T. Marshall]] (presidente), l'ex presidente della Corte Suprema dell'[[Ohio]], [[James T. Brand]], il giudice della Corte Suprema dell'[[Oregon]], [[Blair Mallory B.]], l'ex giudice della terza Corte di Appello del [[Texas]]; e [[Justin Woodward Harding]] dello Stato dell'Ohio come giudice supplementare. Marshall fu costretto ad uscire dal processo per malattia il
== Accusa ==
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# L'appartenenza a un'organizzazione criminale, il [[NSDAP]] o le [[SS]].
Il quarto capo d'accusa venne applicato a Altstötter, Cuhorst, Engert, Joel (per quanto riguarda l'appartenenza alle SS) e per Cuhorst, Oeschy, Nebelung, e Rothaug per quanto riguarda l'appartenenza allo NSDAP.
Il primo capo d'accusa fu in parte tralasciato, in quanto la Corte dichiarò che era al di fuori della sua giurisdizione nonostante il dissentire del giudice Blair che presentò un parere divergente affermando che la Corte aveva tale giurisdizione.
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L'opinione pubblica considerò le sentenze generalmente troppo leggere: la maggior parte dei detenuti furono rilasciati già nei primi anni del [[1950]] e alcuni (Lautz, Rothenberger, Schlegelberger) ricevettero persino delle pensioni di anzianità in [[Germania Ovest]].
Tutti i condannati sono stati riconosciuti colpevoli di tutte le accuse che gli è sottoposto, tranne Rothaug, che fu condannato solo per il terzo capo d'accusa mentre fu dichiarato "non colpevole" per i capi d'accusa 2 e 4.
Tuttavia, il giudice nella sua sentenza ha commentò che:
{{quote|Con i suoi modi e metodi ha fatto della sua corte uno strumento di terrore e vinse la paura e l'odio della popolazione. Dalle testimonianze dei suoi più stretti collaboratori, nonché le sue vittime, si scopre che Oswald Rothaug rappresentava in Germania la personificazione degli intrighi e dei segreto nazisti. Egli era ed è un uomo sadico, un demonio. [...]<ref name="Mazal">[http://www.mazal.org/archive/nmt/03/NMT03-T1156.htm Mazal].</ref>}}
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