L'idiota: differenze tra le versioni
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Dopo essersi accomiatato dagli altri due a San Pietroburgo, dove il principe si è fermato per fare visita all’ultima Myskin ancora in vita, Elizaveta Prokof’evna Myskin, egli si reca nell’appartamento di questa ne incontra il marito, il generale Epancin, e il suo segretario Gavrila Ardalionovic. Gavrila mostra al principe il ritratto della sua possibile futura sposa, la stessa Nastas’ja che Rogozin ama.
Qui il narratore inserisce la storia di Nastas’ja. Scampata da bambina all’incendio della sua proprietà in campagna e rimasta orfana, Nastas’ja viene aiutata da un amico del padre, Afanasij Ivanovic
Epancin invita il principe a unirsi a sua moglie e alle sue figlie, Aleksandra, Adelaide e Aglaja, per la colazione. La conversazione cade sul passato del principe in Svizzera, sul suo amore per i bambini e infine sulla pena di morte (un passaggio in cui è evidente come Dostoevskij descriva le sue proprie esperienze, in quanto era stato condannato qualche anno prima, ma poi era stato graziato).
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