Pandolfo Testadiferro: differenze tra le versioni
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Nell'[[autunno]] del [[966]] [[papa Giovanni XIII]] guidò una spedizione promossa da [[Roma]], [[Spoleto]] e la [[Toscana]] contro i due fratelli, ma [[Gisulfo I di Salerno]] accorse in loro aiuto e scongiurò lo scontro armato. Il pontefice e Gisulfo siglarono un trattato di pace a [[Terracina]] nel [[968]], anno in cui un altro fratello di Pandolfo, Giovanni, fu creato [[vescovo]] di Capua dallo stesso Giovanni XIII.
[[File:Torre di Pandolfo Testa di ferro.jpg|thumb|150px|left|Altra vista della Torre di Capodiferro presso la foce del [[Garigliano]]]]
Nel [[967]] l'imperatore [[Ottone I
Questi lasciò due figli, [[Pandolfo II di Benevento|Pandolfo]] e [[Landolfo VII di Capua|Landolfo di Sant'Agata]], l'uno futuro [[Principato di Benevento|principe di Benevento]], l'altro di [[Principato di Capua|Capua]]. Il ''Chronicum'' riferisce che Pandolfo Testadiferro ''tenuit principatum una cum suo germanus annos octo'', cioè "regnò sul principato col fratello per otto anni".
Scomparso Landolfo, egli estromise i nipoti dal patrimonio e si proclamò unico principe, associando al trono suo figlio [[Landolfo IV di Benevento|Landolfo]].
Unitosi nuovamente alla campagna imperiale contro i [[Impero bizantino|bizantini]], Pandolfo fu lasciato dall'imperatore Ottone alla guida dell'[[assedio di Bari]] e fu fatto prigioniero nella battaglia di [[Bovino (Italia)|Bovino]] del [[969]] dal [[catapano]] [[Eugenio (catapano)|Eugenio]]. Fu rilasciato tempo dopo grazie all'accordo con cui l'imperatore bizantino [[Giovanni I Zimisce|Giovanni Zimisce]] diede la nipote [[Teofano del Sacro Romano Impero|Teofano]] in sposa ad [[Ottone II
Durante la sua assenza, il grande principato era stato amministrato dall'[[Arcivescovo]] Landolfo di Benevento e dal suo giovane figlio [[Landolfo IV di Benevento|Landolfo]], assistito dalla madre [[Aloara di Capua]].
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