Anello debole: differenze tra le versioni

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* Quando un/a concorrente veniva eliminato/a, esso/a veniva immediatamente intervistato/a (come in un confessionale) per dare la sua opinione, o su uno dei concorrenti ancora in gara o della sua stessa partita giocata. Mentre invece i due finalisti dopo la puntata (durante i titoli di coda) venivano intervistati, anche loro come in un confessionale, solo per dire la loro sulla loro esperienza vissuta nel programma. Ciò dava anch'esso al quiz un tocco da [[reality show]];
* [[Enrico Papi]] era autorizzato a condurre il programma in modo meritocratico ed autoritario, quindi egli svolgeva con i concorrenti il ruolo del "cattivo": durante il gioco spesso si innervosiva o si indignava ad una loro risposta sbagliata, mentre dopo il gioco li interrogava spesso con lo scopo di metterli in difficoltà (spesso anche li umiliava dicendo "Schiappe"), e mandava via infine un concorrente eliminato in modo sarcastico, riprendendo la frase (nel [[Regno Unito]] diventata quasi un tormentone) pronunciata dalla conduttrice inglese [[Anne Robinson]] "You are the weakest link—goodbye!". Ma nella versione italiana, al posto del saluto, c'era un più perentorio "Vattene" o "Se ne vada";
* Sempre Enrico Papi, per adattarsi al climamodello di stile originale del programma, era vestito ufficialmente di nero;
* Il pubblico in studio per tutta la puntata non applaudiva e non interveniva mai, se non alla fine, quando veniva proclamato il/la vincitore/trice. Nella versione inglese, peraltro, nemmeno la proclamazione del/della concorrente vincente prevedeva alcun intervento del pubblico.