Alarico I: differenze tra le versioni

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=== Re dei Visigoti ===
[[File:Visigoth migrations.jpg|thumb|300px|Le migrazioni dei Visigoti, tra la fine del IV e l'inizio del V secolo]]
Alarico, nel [[395]], fu proclamato re dei Visigoti e dichiarandosi indignato per la mancata nomina a ''magister militum'', li guidò nell'invasione della Tracia, poi si ritirò verso la [[Macedonia (provincia romana)|Macedonia]], dove fu sconfitto al [[Fiume Peneo (Tessaglia)|Peneo]], quindi invase la [[Tessaglia]], dove fu fermato dal generale [[Stilicone]], reggente dell'[[Impero romano d'Occidente]], per conto dell'imperatore [[Onorio (imperatore romano)|Onorio]], coadiuvato dal goto Gaina, comandante dell'esercito dell'[[Impero bizantino]]. Ma l'imperatore [[Arcadio]] chiese a Stilicone di rientrare in Occidente e a Gaina di rientrare a Costantinopoli, lasciando un contingente alle [[Termopili]] per difendere la [[Grecia]].
 
Alarico, forse per merito del tradimento, si impossessò del famoso passo e attraversò la [[Beozia]] e l'[[Attica]], occupò [[Il Pireo]] e costrinse [[Atene]] alla resa e li soggiornò pacificamente senza saccheggiarla. Poi si diresse a Eleusi, dove distrusse il tempio di [[Demetra]], determinando la definitiva interruzione delle celebrazioni dei [[Misteri eleusini]]. Nel corso del [[396]], tutto il [[Peloponneso]] fu occupato, [[Corinto]], [[Argo (Grecia)|Argo]], [[Sparta]] e molti altri siti subirono la violenza e le devastazioni dei Visigoti.