Alarico I: differenze tra le versioni

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[[File:Death of Alaric.jpg|thumb|right|Morte di Alarico I, seppellito nel letto del fiume Busento a [[Cosenza]]]]
 
Cupi a notte canti suonano Da Cosenza su 'l Busento,
Cupi a notte canti suonano Da Cosenza su 'l Busento, Cupo il fiume gli rimormora Dal suo gorgo sonnolento. Su e giù pe 'l fiume passano E ripassano ombre lente: Alarico i Goti piangono Il gran morto di lor gente. Ah sì presto e da la patria Così lungi avrà riposo, Mentre ancor bionda per gli omeri Va la chioma al poderoso! Dal Busento ecco si schierano Su le sponde i Goti a pruova, E dal corso usato il piegano Dischiudendo una via nuova. Dove l'onde pria muggivano, Cavan, cavano la terra; E profondo il corpo calano, A cavallo, armato in guerra. Lui di terra anche ricoprono E gli arnesi d'or lucenti; De l'eroe crescan su l'umida Fossa l'erbe dei torrenti! Poi, ridotto ai noti tramiti, Il Busento lasciò l'onde Per l'antico letto valide Spumeggiar tra le due sponde. Cantò allora un coro d'uomini: Dormi, o re, nella tua gloria! Man romano mai non violi La tua tomba e la memoria! Cantò, e lungo il canto udivasi Per le schiere gote errare: Recal tu, Busento rapido, Recal tu da mare a mare.</Br>
Cupo il fiume gli rimormora Dal suo gorgo sonnolento.
Su e giù pe 'l fiume passano E ripassano ombre lente:
Alarico i Goti piangono Il gran morto di lor gente.
Ah sì presto e da la patria Così lungi avrà riposo,
Mentre ancor bionda per gli omeri Va la chioma al poderoso!
Dal Busento ecco si schierano Su le sponde i Goti a pruova,
E dal corso usato il piegano Dischiudendo una via nuova.
Dove l'onde pria muggivano, Cavan, cavano la terra;
E profondo il corpo calano, A cavallo, armato in guerra.
Lui di terra anche ricoprono E gli arnesi d'or lucenti;
De l'eroe crescan su l'umida Fossa l'erbe dei torrenti!
Poi, ridotto ai noti tramiti, Il Busento lasciò l'onde
Per l'antico letto valide Spumeggiar tra le due sponde.
Cantò allora un coro d'uomini: Dormi, o re, nella tua gloria!
Man romano mai non violi La tua tomba e la memoria!
Cantò, e lungo il canto udivasi Per le schiere gote errare:
Recal tu, Busento rapido, Recal tu da mare a mare.</Br>
(''[[August Graf von Platen]], 1820'')</Br>
(tradotta in italiano da ''<small>[[Giosuè Carducci]]</small>'')