Escatologia ebraica: differenze tra le versioni

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[[File:Resurrection of the Dead vision.jpg|300pxupright=1.4|thumb|''Resurrezione dei morti'', [[affresco]] presso la [[sinagoga]] [[Dura Europos]] (100 [[p.e.v.]] ca.)]]
Per '''escatologia ebraica''' o '''escatologia giudaica''' si intende l'insieme di alcuni temi della [[religione ebraica]], concernenti il [[messianismo giudaico]], la [[Aldilà|vita oltre la vita]], e la [[risurrezione dei morti]]. La parola [[escatologia]] (intesa come "discorso sulla fine"), genericamente, è l'area della [[teologia]] e della [[filosofia]] che tratta di [[Ipotesi|ipotetici]] [[Fine del mondo|eventi finali]] nella storia del mondo, del destino ultimo dell'umanità, e dei relativi concetti.
 
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Nel [[Talmud]] di [[Babilonia]] (nel trattato [[Sanhedrin]]), si trova una lunga discussione degli eventi che portano al ritorno del Messia, ad esempio:
 
{{QuoteCitazione|Quando vedrete una generazione sprofondare sempre di più, attendete [il Messia], dal momento che è scritto, e "Il popolo afflitto tu salverai". R. Johanan disse: Quando vedrete una generazione sopraffatta da molte tribolazioni, come se fosse un fiume debordante, attendetelo, perché è scritto "quando i nemici arriveranno debordanti, lo Spirito del Signore innalzerà uno stendardo contro di loro"; cosa che è seguita da "e il Redentore verrà a [[Zion]]"|Rabbì Johanan}}
 
{{QuoteCitazione|Il figlio di Davide verrà soltanto in una generazione che sia del tutto pia o del tutto malvagia". 'in una generazione dove tutti quanti sono dei giusti,' — come è scritto, Anche la gente dovrà essere del tutto pia: devono ereditare la terra per sempre. 'Oppure tutti quanti malvagi,' — come è scritto, "E lui vide che non vi era nessun uomo, e si meravigliava del fatto che non vi era alcun intercessore"; 31 ed è scritto [altrove], "Per il mio destino, anche per il mio unico proprio avvenire, Io lo farò|R. Johanan<ref name="B. Talmud Sanhedrin 98a">B. Talmud Sanhedrin 98a</ref>}}
 
Attraverso la storia ebraica, gli ebrei hanno confrontato questi passaggi (e altri) con eventi contemporanei alla ricerca dei segni dell'imminente arrivo del Messia, continuando ai tempi odierni. Ad esempio, molti leader dell'[[Ebraismo ortodosso]] hanno suggerito che la devastazione tra gli [[ebrei]] segnata dall'[[Olocausto]] può rappresentare un segno di speranza per l'imminente arrivo del Messia.
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Il Talmud racconta molte storie riguardo al futuro Messia, alcune di queste rappresentano famosi [[rabbini talmudici]] mentre ricevono apparizioni personali di [[Elia|Elia il Profeta]] e del Messia. Ad esempio:
 
{{QuoteCitazione|R. Joshua b. Levi incontra [[Elia]] in piedi all'entrata della tomba del rabbino Simeon ben Yohai. Gli domandò: 'Avrò una porzione nel mondo a venire?' Lui replico, 'se questo Signore lo desidera.' R. Joshua ben Levi disse, 'Io vidi due, ma ho ascoltato la voce di un terzo.' In seguito gli domandò, 'Quando verrà il Messia?' — 'Vai e domandaglielo tu,' fu la sua replica. 'Dov'è seduto?' — 'All'entrata.' E in base a quale segno potrei riconoscerlo?' — 'Lui è seduto tra i poveri lebbrosi: gli altri tolgono [loro] le bende tutti assieme, e poi li rifasciano tutti assieme, mentre Lui li sbenda e li benda separatamente, [prima di trattare il prossimo], mentre pensa, sarò Io voluto? [e arrivato il tempo per la mia comparsa come il Messia] Io non devo ritardare [anche se devo ancora bendare molte piaghe].' Dunque il rabbino si recò da Lui e andò a salutarlo, dicendo, 'pace su di Te, Mastro e Maestro.' Lui replicò: 'pace su di te, Oh figlio di Levi,'. Il rabbino chiese 'Quando verrà Signore?', 'Al giorno d'oggi', fu la sua risposta. Tornando da Elia, chiese al rabbino, 'Che cosa ti ha detto?' — Rispose: 'pace su di te, Oh figlio di Levi'. In quel posto [Elia] osservò, 'Dunque allora ha assicurato a te e a tuo padre [una parte nel] mondo a venire.' 'Lui mi parlò in modo ingannevole,' disse lamentandosi, 'affermando che sarebbe venuto al giorno d'oggi, ma non lo ha fatto.' Allora [Elia] gli rispose, 'Questo è quello che vi ha detto, al giorno d'oggi, se sentirete la sua voce.'|<ref name="B. Talmud Sanhedrin 98a"/>}}
 
===Nei commentari rabbinici===
Il rabbino [[Maimonides]] (Rabbi Moshe ben Maimon), uno studioso medioevale noto anche come [[Rambam]], scrisse un commentario al trattato [[Sanhedrin]] mettendo in risalto un'interpretazione relativamente naturalistica del Messia e togliendo enfasi agli elementi miracolosi. Il suo commentario divenne ampiamente accettato (anche se non universalmente) tra le diramazioni dell'[[Ebraismo ortodosso]] poco mistiche:
 
{{QuoteCitazione|L'era messianica arriverà quando gli Ebrei riguadagneranno la loro indipendenza e quando tutti assieme ritorneranno alla terra di Israele. Il Messia sarà un Re davvero grandioso, conquisterà gran fama, e la sua reputazione tra le nazioni dei [[gentili]] sarà anche maggiore di quella di [[Re Salomone]]. La sua grande giustizia e le meraviglie che lui porterà faranno che tutte le genti facciano pace con lui e che tutte le terre lo servano…. Nulla cambierà nell'Era Messianica, a parte [che] gli Ebrei [che] riguadagneranno la loro indipendenza. Ricchi e poveri, forti e deboli, esisteranno ancora. Comunque sarà molto facile per la gente riuscire a sopravvivere in agio, e con pochissimo sforzo potranno compiere molte cose…. Sarà un tempo nel quale aumenterà il numero dei saggi…. La guerra non dovrà esistere, e nessuna nazione alzerà la sua spada contro un altra…. L'Era Messianica verrà illuminata da una comunità di giusti e dominata dalla bontà e dalla sapienza}}
 
{{QuoteCitazione|Verrà governata dal Messia, un Re onesto e giusto, di ineguagliabile saggezza, e molto vicino a D-o. Non pensate che le vie del mondo o le leggi di natura cambieranno, questo non è vero. Il mondo continuerà allo stesso modo. Il profeta [[Isaia]] predisse "Il lupo vivrà con le pecore, il leopardo giacerà assieme al ragazzo." Questo, comunque, è una mera allegoria, che significa che gli Ebrei potranno vivere in sicurezza, anche con le nazioni che prima erano malvagie. Tutte le nazioni ritorneranno alla vera religione e non vi sarà più furto od oppressione. Notate che tutte le profezie riguardanti il Messia sono allegoriche. Soltanto nell'Era Messianica conosceremo il significato di ogni allegoria e di quello che Lui viene ad insegnarci. I nostri [[Letteratura rabbinica|saggi]] e i [[Neviìm|profeti]] non attendevano un'età messianica nella quale essi controllassero il mondo e dominassero i gentili, l'unica cosa che desideravano era la libertà per i Giudei per approfondire la Torah e la sua saggezza.<ref>[[Maimonide]], ''Commentario alla Mishnah'', Sanhedrin 10:1</ref>}}
 
====Avvento dell'Era Messianica====
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Il [[Talmud]] commenta:
{{QuoteCitazione|Il mondo esisterà per seimila anni [e per mille, al settimo], dopo sarà desolato ('''haruv'''), come è scritto, "E il Signore da solo verrà esaltato in quel giorno" {{passo biblico|Is|2:11}} ... Esattamente come il settimo anno è [[anno sabbatico]], così anche il mondo ha mille anni ogni settemila che sono [[maggese]] ('''mushmat'''); e inoltre è scritto, "Un salmo e un cantico per il giorno di Shabbat" (Ps. 92:1) – significando che quel periodo è tutto quanto Shabbat – e viene anche detto, "Mille anni alla Tua presenza non sono altro che ieri quando è passato" |Rabbi Katina<ref>(Ps.90:4) (Sanhedrin 97a)</ref> }}
 
Il [[Midrash]] commenta:
{{QuoteCitazione|Sei eoni per andare e per tornare, per guerra e pace. Il settimo eone è interamente [[Shabbat]] e riposo per la vita, per sempre|Rabbi Eliezer<ref name="Rabbi Eliezer 1981, p. 141">[[Pirke de-Rabbi Eliezer]], Gerald Friedlander, Sepher-Hermon Press, New York, 1981, p. 141.</ref>}}
 
Lo [[Zohar]] spiega:
{{QuoteCitazione|La redenzione di [[Israele]] verrà attraverso la forza mistica della lettera “Vav” [che ha il valore numerico di [[sei]] ], nominalmente, nel sesto millennio…. Felici saranno quelli che vengono lasciati in vita alla fine del sesto millennio per entrare nel grande [[Shabbat]], che è il settimo millennio; perché quello è un giorno riservato per il Santissimo nel quale eseguire l'unione di nuove anime con vecchie anime nel mondo| Zohar, Vayera 119a}}
 
Elaborazioni su questo tema sono numerose sia tra i primi che tra i tardi scolastici ebraici, includendo [[Nahmanides|Ramban]],<ref>Ramban sulla Genesi (2:3)</ref> [[Isaac Abrabanel]],<ref>Abarbanel sulla Genesi 2</ref> [[Abraham ibn ‛Ezra]],<ref>Ramban cit. Ibn Ezra in Levitico (25:2)</ref> Rabbeinu [[Bahya ibn Paquda]],<ref>Bachya su Genesi 2:3</ref> il [[Vilna Gaon]],<ref>Safra D'Tzniusa, Ch. 5</ref> i [[Lubavitcher Rebbe]],<ref>Sefer HaSichos 5750:254</ref> [[Ramchal]],<ref>Derech Hashem 4:7:2</ref> [[Aryeh Kaplan]],<ref>[http://books.google.com.au/books?id=7vxjgVY33LkC&pg=PA318&lpg=PA318&dq=aryeh+kaplan+1840&source=bl&ots=2_mGLTFniN&sig=6dCWdOjPDl-YAyELmmdj-FBMHg0&hl=en&ei=GQo0TI6UOZSqcYaq0bsD&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CBQQ6AEwAA#v=onepage&q&f=false p. 318, "The Real Messiah"]</ref> e Rebbetzin [[Esther Jungreis]].<ref>[http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/128104 'It's Erev Shabbos of the World' - Jewish World - News - Israel National News<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
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L'[[Ebraismo conservatore]] ha insegnamenti diversi e piuttosto vari. Mentre conserva i tradizionali riferimenti ad un redentore personale e recita preghiere per la restaurazione della [[Linea davidica|Stirpe di Davide]] nella liturgia, gli Ebrei Conservatori sono più portati ad accettare l'idea di un'[[era messianica]]:
 
{{QuoteCitazione|Non sappiamo quando verrà il Messia, oppure se sarà una figura umana carismatica oppure un simbolo della redenzione dell'umanità dai mali del mondo. Attraverso la dottrina di una figura Messianica, l'Ebraismo ci insegna che ogni essere umano come individuo deve vivere come se lui o lei, individualmente, avesse la responsabilità di fare arrivare l'era messianica. Al di là di questo, noi ci facciamo eco delle parole di Maimonide basate sul profeta [[Habacuc]] (2:3) che pensava che anche se fosse piuttosto tardivo, noi dobbiamo attenderlo ogni giorno… (''Emet ve-Emunah: Dichiarazione dei Principi dell'Ebraismo Conservatore'')<ref>Emet ve-Emunah: ''Statement of Principles of Conservative Judaism'', The Rabbinical Assembly, NY, pp. 28–32</ref>}}
 
===Ebraismo riformato===
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La [[Mishnah]] ([[200]] ca.) cita la fede nella [[resurrezione dei morti]] come una delle tre credenze necessarie all'ebreo per parteciparvi:
 
{{quotecitazione|Tutto Israele ha una porzione nel [[mondo a venire]], poiché sta scritto: "Tutto il tuo popolo è giusto; erediterà la terra per sempre, il ramo della mia pianta, l'opera delle mie mani, che io possa essere glorificato." Ma i seguenti non ne avranno alcuna parte: chi sostiene che la resurrezione non è una dottrina biblica, che la Torah non è stata rivelata divinamente, e l'Apikoros ("eretico").<ref>[[Mishnah]] [[Sanhedrin]] 10:1, Talmud Sanhedrin 90a.</ref>}}
 
La [[Ghemara]] (Berachos 18b) narra numerose storie di gente che visitava i cimiteri e udiva conversazioni tra i defunti o persino discorrevano loro stessi coi defunti, e ricevevano informazioni che successivamente si rivelavano corrette. L'opera ''Shem HaGedolim'' scritta da [[Chaim Joseph David Azulai]] (''s.v.'' "Rebbe Eliezer bar Nosson"), racconta e discute diverse occasioni di [[maestri ebrei|Saggi ebrei]] ritornati sulla Terra per visitare le proprie famiglie e gli amici.<ref>Chaim Joseph David Azulai, ''Shem HaGedolim (Il Nome dei Grandi)'', in varie edd., tra cui quella curata da Eliakim Carmoly, Frankfurt-am-Main, 1843.</ref>