Il progetto di maggior successo (e ancora attivo oggi) è la creazione dell'imprint [[Vertigo]] sotto la direazione di Karen Berger, che debutta nel 1993 con la miniserie Neil Gaiman e Chris Bachalo [[Death: l'alto costo della vita]] e la miniserie ''Enigma'' di Peter Milligan e Duncan Fegredo<ref name=les224>Les Daniels, ''op.cit.'', pp.224-225</ref>. A queste si uniranno poi altre serie regolari già in corso di pubblicazione quali [[Hellblazer]], [[Swamp Thing]], [[Shade, the Changing Man]], [[Animal Man]] e la [[Doom Patrol]]<ref name=les224/>. Tutte queste testate hanno già visto il loro battesimo tra gli anni ottanta e i primi anni novanta e rientravano tra quelle serie che la ''DC'' definiva come "suggerite per un pubblico adulto"<ref name=les224/>. La creazione della Vertigo è quindi un processo già iniziato diversi anni prima (grazie a Dick Giordano, Karen Berger e Paul Levitz) e destinato a creare serie a fumetti indirizzate ad un pubblico adulto, con arte e soggetti innovativi e un approccio svincolato dai comics mainstream<ref name=les224/>. Bisigna aggiungere che questo è reso possibile dall'arrivo della prima ''Invasione di autori britannici'' (o ''British Invasion'') nei comics d'oltreoceano<ref name=les224/>. Molti di questi titoli sono infatti in mano ad autori e artisti britannici come ad esempio la pluripremiata serie [[The Sandman]] di Neil Gaiman, l'opera che insieme alla Swamp Thing di [[Alan Moore]] e alle serie di Grant Morrison (quali ''Animal Man'' e ''Doom Patrol'') hanno fatto da [[pietra angolare]] per le pubblicazioni future della Vertigo<ref name=les224/>. Per questo la ''DC'' ha avuto il merito di supportare la ricerca di nuovi talenti presi dal [[Regno Unito]] e la stessa Berger ha reclutato di persona molti di questi autori negli anni ottanta<ref name=les224/>.
Il 1993 vede anche il lancio di un altro imprint, con una gestione ancora più autonoma di quanto fosse quella di Karen Berger per la Vertigo. Si tratta della linea di comics ''Milestone'' fondata da quattrroquattro autori di origine afroamericana quali [[Dwayne McDuffie]] (redattore), [[Denis Cowan]] (direttore editoriale), [[Derek Dingle]] (presidente) e [[Michael Davis]] (consulente creativo, ma solo per breve tempo)<ref name=les232>Les Daniels, ''op.cit.'', pp.232-233</ref>. McDuffie sostiene che nei comics americani i principali protagonisti siano bianchi di origine caucasica e gli eroi di colore siano rappresentati solo in ruoli secondari e spesso vittima di stereotipi<ref name=les232/>. Questo vale anche quando si rappresentano supereroi o supercriminali di origine asiatica, latina, slava o qualsiasi altra etnia non conforme a quella ritenuta dominante in Nord America<ref name=les232/>. La ''Milestone'' viene quindi creata nel 1992 da autori che desiderano creare nuovi supereroi (soprattutto afroamericani) che rappresentino correttamente le diversità etniche e culturali di cui fanno parte. La nuova etichetta ha però bisogno di appoggiarsi ad un editore che distribuisca le sue creazioni, garantendo al contempo piena libertà crareativa. Jenette Khan e Paul Levitz accettano che sia la ''DC Comics'' a proporre questa nuova linea di fumetti multietnici in accordo al programma di diversificazione delle proproste intrapreso con la Vertigo<ref name=les232/>. Così come accade con quest'ultima, gli albi ''Milestone'' escono con un loro simbolo sulla copertina e godono di piena indipendenza dalle linee editoriali del ''DC Universe''<ref name=les232/>. Il primo albo debutta ad aprile del 1993 ed è la serie regolare ''Hardware'' di McDuffie-Dwayne-Palmiotti. Il protagonista è un eroe di colore che sviluppa una armatura high-tech in stile Iron Man<ref name=les232/>. La seconda serie esce il mese successivo e ci presenta ''Icon'', da molti definito un ''Black Superman''<ref name=les232/> anche se la dinamica delle storie, incentrate spesso su ''Rocket'' (una ragazzina divenuta sidekick di Icon), sono alquanto differenti<ref name=les232/>. La creazione più famosa e longeva rimane però ''Static'', che debutta a giugno del 1993 e vedrà dedicarsi anche una serie animata per la televisione dal titolo [[Static Shock]]. Altre serie pubblicate sono: ''Blood Syndacte'', ''Kobalt'', ''Shadow Cabinet'', ''Xombi'', ''Deathwish''<ref name=les232/>. La Milestone non riesce a superare la crisi di vendite della seconda metà degli anni novanta e chiude nel [[1997]]<ref>Le quattro serie di lancio dell'etichetta: ''Hardware'',''Bloody Syndacate'', ''Icon'' e ''Static'', chiudono tutte tra il 1996 e il 1997</ref>. La serie più longeva è ''Hardware'' che dura 50 numeri e finisce il suo run ad aprile di quell'anno<ref>AA.VV. (testi e disegni), ''Hardware'' nn.1-50, DC Comics-Milestone, New York, 1993-1997</ref>.
=== DC Entertainment (2009-2012) ===
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