Guglielmo Chiarini: differenze tra le versioni
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|Morto_a = Benina<ref name=U9p151>{{Cita|UfficioStoricoStatoMaggioredell'Aeronautica1969|p. 151|Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Aeronautica 1969|harv=s}}</ref>
|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura = [[
|Nazione_servita = {{ITA 1861-1946}}
|Forza_armata = [[File:Lesser coat of arms of the Kingdom of Italy (1929-1943).svg|20px]] [[Regia Aeronautica]]
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|Corpo =
|Specialità = [[Aereo da caccia|caccia]]
|Unità = 366ª Squadriglia, 151
|Reparto=
|Anni_di_servizio =1938-1941
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|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre = [[
|Campagne =
|Battaglie =
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== Biografia ==
Guglielmo Chiarini nacque a [[Firenze]] il 10 novembre [[1917]].<ref name=U9p151/> Lascio presto la sua città natale per seguire il padre, ufficiale dei [[
Il 2 marzo 1937 fu nominato [[Pilota (aviazione)|pilota d’aeroplano]], e uscì dall'Accademia con il grado di [[sottotenente|sottotenente pilota]] nel [[1938]].
Destinato al [[12
Rientrato dalla Spagna chiese ed ottenne di passare alla srecialità “[[Aereo da caccia|caccia]]” ed entrò a far parte del [[53º Stormo|53
In vista dell'entrata in [[seconda guerra mondiale|guerra]] dell'Italia, il 7 giugno [[1940]] venne trasferito in [[Africa settentrionale italiana|Africa settentrionale]]. Il 9 giugno fu assegnato alla 82ª Squadriglia, 13º Gruppo,<ref name=D8p26>{{Cita|Dunning1988|p. 26|Dunning 1988|harv=s}}</ref> del [[2
All'82ª Squadriglia erano in particolare assegnati 12 Fiat C.R.42, 6 Fiat C.R.32 Quater<ref>I caccia Fiat CR.32 furono usati in missioni di ricognizione fino al 13 giugno.</ref> ed 1 [[Breda Ba.25]] per voli di collegamento. L'11 giugno effettuò la sua prima missione bellica ai comandi di un caccia Fiat C.R.42. Nel cielo di Sidi Azeis, il 27 luglio, si meritò una Medaglia di bronzo al valor militare, ottenendone una d'Argento sul cielo della [[Marmarica]] il 18 settembre. Quest’ultima decorazione fu ottenuta per il coraggio dimostrato nell’attaccare, alla testa di una sparuta squadriglia, una formazione di 9 bombardieri [[Bristol Blenheim]]. Ferito ad una spalla, dovette rinunciare al combattimento per aver perso troppo sangue, temendo di non poter riportare il suo aereo alla base.
Nel tardo autunno, dopo breve convalescenza, venne trasterito alla 366 ª Squadriglia,<ref>Al comando del capitano Bernardino Serafini.</ref> 151
Il 4 febbraio [[1941]] il capitano Chiarini era impegnato in volo di scorta<ref name=M0p36>{{Cita|Mattioli,Holmes2010|p. 36|Mattioli, Holmes 2010|harv=s}}</ref> ad un [[Caproni Ca.133]]<ref>L'aereo doveva recuperare il pilota di un “CR 42” della 368
Dopo aver tentato invano, insieme ai colleghi, di salvare il Ca.133,<ref name=M0p36/> e nonostante la manifesta inferiorità del biplano C.R. 42 che pilotava nei confronti degli aerei nemici, Chiarini entrò in combattimento,<ref name=U9p180/>> ma venne abbattuto dal pilota George E. Goodman<ref name=M0p37/> del No.73 Squadron<ref>Il pilota inglese volava a bordo del caccia Hurricane Mk.I matricola V7716 ‘TP-U'.</ref><ref name=M0p37/> Alla sua memoria,<ref name=U9p181>{{Cita|UfficioStoricoStatoMaggioredell'Aeronautica1977|p. 181|Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Aeronautica 1977|harv=s}}</ref> così come a quella del maresciallo Accorsi,<ref name=U9p181/> venne assegnata la [[Medaglia d'oro al valor militare]].<ref name=U9p151/> La sua salma riposa presso il [[Sacrario dell'Aeronautica Militare]] presso il [[
L'Aeronautica Militare Italiana ha ulteriormente onorato la sua memoria il 15 ottobre [[1971]], intitolandogli il 53
== Onorificenze ==
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|collegamento_onorificenza = Medaglia d'oro al valor militare
|motivazione = ''Ufficiale ardito, entusiasta, valoroso pilota da caccia di eccezionale abilità. Appena ventenne, animato dalla fede più pura nei destini della Patria, partecipava volontario alla campagna di Spagna meritando per tre volte la ricompensa al valor militare. Sul fronte libico egiziano, alla testa della propria pattuglia, in un combattimento impegnato contro forze soverchianti, benché ferito desisteva dalla lotta solo quando l'ultimo velivolo nemico era abbattuto. Ripreso poi il suo posto in linea nel momento in cui il nemico incalzante più dura rendeva la lotta, con immutato spirito si prodigava in durissimi combattimenti e in numerosi mitragliamenti a volo radente, infondendo nei gregari, con l'esempio trascinatore, il suo ardore magnifico, e cogliendo più volte la vittoria nel cielo. Durante una azione difficile e rischiosa per la quale si era offerto volontario, si scontrava con forze da caccia superiori e per l'ennesima volta impegnava l'avversario in uno strenuo duello. Nell'impari lotta trovava morte gloriosa precipitando coi suo velivolo.''
|luogo =
}}
{{Onorificenze
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*{{cita libro|cognome=|nome=|coautori=|titolo=I reparti dell'Aeronautica Militare|editore=Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Aeronautica|città=Roma|anno=1977|lingua=italiano|id=|cid=Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Aeronautica1977}}
*{{cita libro |cognome=Lazzati|nome=Giulio |titolo=Stormi d'Italia - Storia dell'aviazione militare italiana|editore=Ugo Mursia Editore |città=Milano |anno=1975 |lingua=italiano|id=ISBN 978-8-84254-079-3 |cid=Lazzati 1975}}
*{{cita libro|cognome=Mattioli|nome=Marco|coautori=Tony Holmes|titolo=53
*{{cita libro|cognome=|nome=|coautori=|titolo=Medaglie d'Oro al Valor Militare|editore=Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Aeronautica|città=Roma|anno=1969|lingua=italiano|id=|cid=Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Aeronautica1969}}
*{{cita libro|cognome= Mason|nome=Francis K.|coautori=|titolo= The Gloster Gladiator|editore=Macdonald & Co. Ltd.|città=London|anno=1964|lingua=inglese|id=|cid=Mason1964}}
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