Dio (cristianesimo): differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
traduzione dal latino 'quicumque vult salvus esse' = 'chiunque voglia essere salvato' |
m Bot: correggo errori comuni; modifiche estetiche |
||
Riga 2:
{{Voce principale|Dio}}
[[File:Angelsatmamre-trinity-rublev-1410.jpg|thumb|La [[Trinità (cristianesimo)|Trinità]] rappresentata in una [[Trinità (Andrej Rublëv)|celebre icona]] di [[Andrej Rublëv]], ''Angeli a Mamre'', 1410]]
Nella professione di fede biblica, condivisa anche dal [[Cristianesimo]], si afferma l'unicità di '''Dio''' ([[monoteismo]]). In particolare, i cristiani rileggono il monoteismo biblico alla luce dell'[[incarnazione di Cristo]] descritta nel [[Nuovo Testamento]]. [[Nomi di Dio nella Bibbia|Dio]] è l'[[Eternità|Essere eterno]] che [[Storia della creazione in Genesi|ha creato]] e [[Provvidenza|conserva]] il mondo. I [[cristiani]] credono che Dio sia [[trascendenza|trascendente]] (totalmente indipendente e rimosso dall'universo materiale) e [[immanenza|immanente]] (coinvolto nel mondo).<ref name=Leith55>John H. Leith, ''Basic Christian Doctrine'', 1992, pp. 55-56. ISBN
Interpretazioni di Dio nel [[Origini del Cristianesimo|primo cristianesimo]] venivano espresse nelle [[Lettere di Paolo]] e nei [[Credo religioso#Credo cristiano|credi paleocristiani]]<ref>Forse anche nei credi pre-paolini.</ref> che proclamavano il [[Monoteismo|Dio unico]] e la [[Figlio di Dio|divinità di Gesù]] quasi simultaneamente, come nella [[Prima lettera ai Corinzi]] ({{passo biblico|1Corinzi|8:5-6}}): "E infatti, anche se vi sono i cosiddetti dèi sia in cielo che in terra (come vi sono molti 'dèi' e molti 'signori'), per noi c'è un solo Dio, il Padre dal quale sono tutte le cose e noi in lui; e un solo Signore, Gesù Cristo, per mezzo del quale sono tutte le cose, e noi esistiamo per mezzo di lui."<ref name=Larry12>Larry W. Hurtado, ''One God, One Lord'', 2003, pp 1-2. ISBN
La [[teologia]] degli [[#Attributi e natura|attributi e della natura di Dio]] è stata discussa fin dai primi giorni del [[cristianesimo]], con [[Ireneo di Lione|Ireneo]] che scrive nel [[II secolo]]: "La Sua grandezza non manca di nulla, ma contiene tutte le cose".<ref name=Irena27>Eric Osborn, ''Irenaeus of Lyons'', Cambridge University Press, 2005, pp. 27-29. ISBN 978-
Anche se il [[Nuovo Testamento]] non ha una dottrina formale della [[Trinità]] in quanto tale, parla però ripetutamente del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo in modo tale da "costringere una comprensione trinitaria di Dio". Ciò non diventa mai un "trideismo" e non implica tre dèi.<ref name=Stagg>Frank Stagg, ''New Testament Theology'', Broadman Press, 1962. ISBN 0-8054-1613-7</ref> Verso l'anno [[200]], [[Tertulliano]] formulò una versione della dottrina della [[Trinità]] che affermava chiaramente la divinità di Gesù e si avvicinava molto alla successiva forma definitiva prodotta dal [[Concilio di Costantinopoli I|Concilio Ecumenico del 381]].<ref name=Prestige29>G.L. Prestige, ''Fathers and Heretics'', SPCK, 1963, p. 29.</ref><ref name=Kelly280>J.N.D. Kelly, ''Early Christian Doctrines'', A & C Black, 1965, p. 280.</ref> La dottrina della Trinità può esser riassunta così: "Il Dio Unico esiste in Tre Persone e Una Sostanza, come [[Dio Padre]], [[Dio Figlio]] e Dio [[Spirito Santo]]."<ref name=Behr>John Behr, ''The Nicene Faith: Formation Of Christian Theology'', 2004, pp.3-4. ISBN
{{vedi anche|Santissima Trinità (cristianesimo)|Dio Padre}}
== Sviluppo della teologia di Dio ==
[[File:12th-century painters - Epistles of St Paul with Gloss - WGA15727.jpg|thumb|Copia delle [[Lettere di Paolo]] del [[XII secolo]]]]
=== Origini ===
Le [[Origini del Cristianesimo|prime credenze cristiane]] di Dio (antecedenti alla scrittura dei [[vangelo|vangeli]]) si riflettono nella dichiarazione di [[Paolo di Tarso]] in {{passo biblico2|1Corinzi|8:5-6}}, lettera scritta verso gli anni [[53]]-[[54]], cioè circa vent'anni dopo la [[crocifissione di Gesù]]:<ref name="Larry12"/>
{{quote biblico|Per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale tutto proviene e noi siamo per lui; e un solo Signore Gesù Cristo, in virtù del quale esistono tutte le cose e noi esistiamo per lui.|1Corinzi 8:5-6}}
Riga 19:
<ref name=Udo396/>
Negli [[Atti degli Apostoli]] ({{passo biblico|Atti|17:24-27}}) durante il Sermone dell'[[Areopago]] pronunciato da Paolo, egli caratterizza ulteriormente la prima interpretazione cristiana:<ref name=Udo477>Udo Schnelle, ''Theology of the New Testament'', 2009, p. 477. ISBN
{{quote biblico|Il Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che contiene, che è Signore del cielo e della terra|Atti 17:24}}
Riga 26:
Le [[lettere di Paolo|lettere paoline]] includono anche un certo numero di riferimenti allo [[Spirito Santo]], col tema che appare in {{passo biblico2|1Tessalonicesi|4:8}} "...Dio stesso, che vi dona il suo Santo Spirito" spesso ripetuto in tutte le sue epistole.<ref name=Dunn418>[[James D. G. Dunn]], ''Theology of Paul the Apostle'', 2003, pp. 418-420. ISBN 0-567-08958-4</ref> In {{passo biblico2|Giovanni|14:26}} anche Gesù si riferisce allo "Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome".<ref>Gary M. Burge, ''The anointed community: the Holy Spirit in the Johannine tradition'', 1987, pp. 14-21. ISBN 0-8028-0193-5</ref>
Per la fine del [[I secolo]], [[Papa Clemente I|Clemente da Roma]] aveva ripetutamente fatto riferimento al Padre, Figlio e Spirito Santo e connesso il Padre con la [[creazione (teologia)|creazione]], affermando in [http://www.vatican.va/spirit/documents/spirit_20010228_clemente-i_it.html 1 Clemente 19:2]: "Fissiamo fermamente lo sguardo sul Padre e Creatore di tutto il mondo".<ref name=Veli70>Veli-Matti Kärkkäinen, ''The Doctrine of God: A Global Introduction'', 2004, pp. 70-73. ISBN
Il periodo che va dal tardo [[II secolo]] all'inizio del [[IV secolo]] (circa [[180]]-[[313]]) è generalmente chiamato "epoca della ''Ecclesia magna''" e fu testimone di un significativo sviluppo teologico, con il consolidamento e la formalizzazione di una serie di insegnamenti cristiani.<ref name=Rahner375>Peter Stockmeier nella ''Encyclopedia of Theology: A Concise Sacramentum Mundi'', curata da [[Karl Rahner]], New York: Seabury Press, ISBN
Dal [[II secolo]] in poi, i credi [[Cristianesimo occidentale|occidentali]] iniziavano con l'affermazione delle fede in "Dio Padre (Onnipotente)" ed il riferimento primario di questa frase era a "Dio nella Sua capacità di Padre e Cratore dell'universo".<ref name="kelly">J.N.D. Kelly, ''Early Christian Creeds'', Longmans, 1960, pp.136, 139, 195 rispettivamente.</ref> Questo non escludeva né il fatto che il "padre eterno dell'universo fosse anche il Padre di Gesù Cristo", né che si fosse addirittura "degnato di adottare [il credente] come Suo figlio per grazia".<ref name="kelly"/> I credi [[Oriente cristiano|orientali]] (quelli conosciuti vengono in data posteriore) iniziavano con un'affermazione di fedfe in un "solo Dio" e quasi sempre proseguivano aggiungendo "il Padre Onnipotente, Creatore di tutte le cose visibili e invisibili" o parole simili.<ref name="kelly"/>
Riga 34:
Col passare del tempo, i teologi e i filosofi svilupparono una comprensione più precisa della natura di Dio e cominciarono a produrre liste sistematiche dei Suoi attributi (cioè, qualità o caratteristiche). Queste variavano nei dettagli, ma tradizionalmente gli attributi si dividevano in due gruppi, quelli basati sulla ''negazione'' (Dio è impassibile) e quelli positivamente basati sulla ''eminenza'' (Dio è infinitamente buono).<ref name="Hirschberger"/> Il [[teologo]] e [[vescovo]] [[anglicanesimo|anglicano]] Ian Ramsey (1915–1972) asseriva che ce ne sono tre di gruppi e alcuni attributi come ''semplicità'' e ''perfezione'' hanno una dinamica logica differente da attributi del tipo ''bontà infinita'', poiché ci sono forme relative di quest'ultima, ma non della prima.<ref>Ian T. Ramsey, ''Religious Language'', SCM, 1967, pp. 50 ''et seq.''</ref>
=== Nome ===
[[File:Jhwh4.jpg|thumb|Il [[Tetragramma]] [[YHWH]], nome di Dio scritto in [[ebraico]], nell'antica chiesa di [[Ragunda]], [[Svezia]]]]
Nella [[teologia cristiana]] il [[nomi di Dio nella Bibbia|nome di Dio]] ha sempre avuto un significato più profondo e importante che non un semplice vocabolo indicativo o titolo designatore. Non è un'invenzione umana, ma ha origine divina ed è basata su rivelazione divina.<ref name=Systematic47>Louis Berkhof, ''Systematic Theology'', 1996, pp. 47-51. ISBN
Con riferimento ai [[Padri della Chiesa]], il nome di Dio è stato visto come rappresentazione dell'intero sistema di "verità divina" rivelata al fedele "che crede nel Suo nome" come in {{passo biblico2|Giovanni|1:12}} o "cammina nel nome del Signore Dio nostro" in {{passo biblico2|Michea|4:5}}.<ref name=Pink23>Arthur W. Pink, ''Ten Commandments'', 2007, pp. 23-24. ISBN
{{passo biblico2|Giovanni|12:27-28}} descrive il sacrificio di Gesù, [[Agnello di Dio]], e la conseguente salvezza ottenuta tramite tale sacrificio come glorificazione del nome di Dio, con la voce dal Cielo che conferma la supplica di Gesù ("Padre, glorifica il tuo nome!") dicendo: "L'ho glorificato e lo glorificherò ancora" riferendosi al Battesimo e alla [[crocifissione di Gesù]].<ref name=WBC274>Warren W. Wiersbe, '' Wiersbe Bible Commentary'', 2007, p. 274. ISBN
La Bibbia di solito usa il nome di Dio al singolare (per esempio {{passo biblico2|Esodo|20:7}} o {{passo biblico2|Salmi|8:1}}), di solito utilizzando i termini in un senso molto generale, piuttosto che riferirsi ad una qualsiasi designazione particolare di Dio.<ref name=Berkhof19/> Tuttavia, i riferimenti generali al nome di Dio possono espandersi ad altre forme speciali, che esprimono i Suoi molteplici attributi.<ref name=Berkhof19/> Le [[Sacre Scritture]] presentano molti riferimenti ai nomi di Dio, ma i nomi chiave nell'[[Antico Testamento]] sono: ''Dio Che è l'Alto ed Esaltato'', ''[[Nomi di Dio nella Bibbia|El-Shadday]]'' e ''[[Geova]]'' o ''[[Yahweh]] (da ricordare che l'esatta pronuncia è incerta). Nel [[Nuovo Testamento]] ''Theos'', ''[[Kyrie|Kurios]]'' e ''Pateras'' (πατέρας, cioè "Padre" in [[lingua greca|greco]]) sono i nomi essenziali.<ref name=Berkhof19>Louis Berkhof, ''Manual Of Christian Doctrine'', 2007, pp. 19-20. ISBN
=== Attributi e natura ===
[[File:Council Trent.jpg|thumb|[[Concilio di Trento]], [[1545]]-[[1563]]<br />(stampa [[rinascimento|rinascimentale]])]]
{{vedi anche|Attributi di Dio}}
I fondamenti teologici degli attributi e della natura di Dio, sono stati discussi fin dai primi giorni del [[cristianesimo]]. Nel [[II secolo]] [[Ireneo di Lione|Ireneo]] affrontò il tema e commentò alcuni attributi, per esempio nel suo ''Against Heresis'' ([[:en:Wikisource:Ante-Nicene Fathers/Volume I/IRENAEUS/Against Heresies: Book IV/Chapter XIX.|Libro IV, Capitolo 19, in ingl.]]) afferma: "La Sua grandezza non manca di nulla, ma contiene tutte le cose".<ref name=Irena27/> Ireneo basò i suoi attributi su tre fonti: le Scritture, il misticismo prevalente e la pietà popolare.<ref name=Irena27/> Oggi alcuni degli attributi associati a Dio continuano ad esser basati sulla Bibbia – per esempio il [[Padre nostro]] afferma che il Padre è nei Cieli – mentre altri attributi derivano dal ragionamento teologico.<ref name=SGuthrie/>
Due attributi di Dio che lo pongono ''al di sopra'' del mondo, tuttavia riconoscendo il Suo coinvolgimento ''nel'' mondo, sono [[trascendenza]] e [[immanenza]].<ref name=Leith55/><ref name=Millard87/> Transcendenza significa che Dio è eterno ed infinito, non controllato dal mondo creato e al di là degli eventi umani. Immanenza significa che Dio è coinvolto nel mondo e gli insegnamenti cristiani da tempo hanno riconosciuto la Sua attenzione alle vicende umane.<ref name=Leith55/><ref name=Millard87/> Tuttavia, a differenza della religioni [[panteismo|panteistiche]], nel cristianesimo l'essere divino non è della sostanza dell'universo creato.<ref name="Berkhof, L. 1963, p.61"/>
Tradizionalmente, alcuni teologi come l'[[Olanda|olandese]] [[Louis Berkhof]] ([[1873]]–[[1957]]) distinguono tra gli attributi ''comunicabili'' (quelli che anche gli esseri umani possono avere) e gli attributi ''incomunicabili'' (quelli che appartengono solo a Dio).<ref>Louis Berkhof, ''Manual Of Christian Doctrine'', 2007, pp. 21-23. ISBN
Vi è un accordo generale tra i teologi che sarebbe un errore concepire l'essenza di Dio come esistente di per sé e indipendentemente dagli attributi o che gli attributi siano una caratteristica aggiuntiva dell'Essere Divino. Sono qualità essenziali che esistono in modo permanente nel Suo stesso Essere e sono coesistenti ad esso. Qualsiasi loro variazione implicherebbe un'alterazione dell'essere essenziale di Dio.<ref name="berkhof"/>
Riga 59:
[[John Hick]] sostiene che, quando si elencano gli attributi di Dio, il punto di partenza dovrebbe essere la Sua ''autoesistenza'' ("aseità") che implichi la Sua natura eterna e incondizionata. Hick continua esaminando i seguenti attributi addizionali: ''Creatore'' being the source of all that composes his creation ''("creatio ex nihilo")'' and the sustainer of what he has brought into being; ''Personale''; ''Amorevole, Buono'' e ''Santo''.<ref>John H. Hick, ''Philosophy of Religion'' Prentice-Hall, 1973, pp. 7-14.</ref> Anche Berkhof inizia con ''autoesistenza'', ma prosegue poi con ''immutabilità''; ''infinità'', che implica ''perfezione'' ''eternità'' e ''onnipresenza''; ''unità''. Quindi analizza una serie di attributi intellettuali: ''conoscenza-onniscienza''; ''sapienza''; ''veracità'' e poi gli attributi morali di ''bontà'' (inclusi amore, grazia, misericordia e pazienza); ''santità'' e ''giustizia'' prima di considerare per ultima la Sua ''sovranità''.<ref name="berkhof">Louis Berkhof, ''Systematic Theology'', Banner of Truth, 1963, pp.57-81 & p.46 rispettivamente.</ref>
== Regno di Dio ed escatologia ==
{{vedi anche|Escatologia|Escatologia ebraica}}
=== Regalità e Regno ===
{{Vedi anche|Regno dei Cieli}}
[[File:Gottvater thronend Westfalen 15 Jh.jpg|thumb|''[[Dio Padre]] sul trono'', [[Westfalia]], [[Germania]] (tardo [[XV secolo]])]]
La caratterizzazione cristiana del rapporto tra Dio e l'umanità riguarda la nozione della "Regalità di Dio", le cui origini risalgono all'Antico Testamento ([[Bibbia ebraica]]), e può essere vista come una conseguenza della creazione del mondo da parte di Dio.<ref name=Image478/><ref name=Mercer490>''Mercer Dictionary of the Bible'' di Watson E. Mills, Edgar V. McKnight e Roger A. Bullard, 2001, p. 490. ISBN
Il termine "[[Regno dei Cieli|Regno di Dio]]" non appare nell'[[Antico Testamento]], sebbene "suo Regno" e "tuo Regno" siano usati in alcuni casi per riferirsi a Dio.<ref>''Dictionary for Theological Interpretation of the Bible'' di Kevin J. Vanhoozer, N. T. Wright, Daniel J. Treier e Craig Bartholomew, 2006, p. 420. ISBN
=== Fine dei tempi ===
{{vedi anche|Escatologia cristiana|Fine dei giorni}}
Interpretazioni del termine "Regno di Dio" hanno suscitato molti dibattiti [[Escatologia|escatologici]] tra studiosi con vedute differenti, senza tuttavia raggiungere un consenso generale.<ref name=familiar77/><ref name=Chil255>Bruce Chilton & Craig A. Evans, ''Studying the Historical Jesus: Evaluations of the State of Current Research'', 1998, pp. 255-257. ISBN
[[File:Burgbrohl St. Johannes der Täufer827.JPG|thumb|[[Angelo]] che suona l'"ultima tromba", come in {{passo biblico2|1Corinzi|15:52}} ([[Langenzenn]], Germania, [[XIX secolo]])]]
Riga 77:
In contrasto, dalla metà del [[XX secolo]] si è affermata l'"[[escatologia realizzata]]", che vede il Regno come non apocalittico ma come manifestazione della sovranità divina sul mondo (realizzata dal [[ministero di Gesù]]).<ref name=familiar77/> In questa interpretazione il Regno viene ritenuto disponibile nel momento presente.<ref name=Chil255/> L'approccio concorrente di "escatologia inaugurata" è stata successivamente introdotta come interpretazione "già qui ma non ancora".<ref name=familiar77/> Secondo questa convinzione, il Regno è già iniziato, ma sarà completamente realizzato in un punto futuro.<ref name=Chil255/> Queste interpretazioni divergenti hanno dato origine a un buon numero di varianti, con diversi studiosi che propongono nuovi modelli escatologici che prendere in prestito elementi dai precedenti.<ref name=familiar77/><ref name=Chil255/>
=== Giudizio ===
{{vedi anche|Giudizio Universale}}
{{passo biblico2|Ebrei|12:23}} fa riferimento a "Dio giudice di tutti" e la nozione che tutti gli esseri umani saranno alla fine [[Giudizio Universale|giudicati]] è un elemento essenziale degli insegnamenti cristiani.<ref name=Millard391/> Una quantità di passi neotestamentari (per esempio, {{passo biblico2|Giovanni|5:22}} e {{passo biblico2|Atti|10:42}}) e successive [[Credo religioso#Credo cristiano|affermazioni di fede]] indicano che il compito di giudicare è assegnato a Gesù.<ref name=Millard391/><ref name=Pann390>Wolfhart Pannenberg, ''Systematic Theology'', Vol. 2, 2004, pp. 390-391. ISBN
Un certo numero di passi evangelici mettono in guardia contro il peccato e suggeriscono un percorso di rettitudine al fine di evitare il giudizio di Dio.<ref name=Kittle936/> Per esempio, il [[Discorso della Montagna]] in {{passo biblico2|Matteo|5:22-26}} insegna l'astensione dal peccato e la Parabole del Regno ({{passo biblico2|Matteo|13:49-50}}) affermano che al momento del giudizio gli angeli "verranno e separeranno i malvagi dai giusti e li getteranno nella fornace del fuoco".<ref name=Kittle936/> I cristiani possono quindi godere del perdono che li solleva dal giudizio divino a patto che seguano gli insegnamenti di Gesù e gli siano vicini spiritualmente.<ref name=Kittle936>Gerhard Kittel e Gerhard Friedrich, ''Theological Dictionary of the New Testament'', Volume III, 1966, p. 936. ISBN
== Trinitarismo ==
{{vedi anche|Trinità (cristianesimo)}}
=== La concezione trinitaria ===
[[File:Cuadro de la Trinidad en Percile.JPG|thumb|Raffigurazione simbolica della Trinità (Santuario della Santissima Trinità - [[Vallepietra]], [[Roma]])]]
Nel cristianesimo viene accettata l'affermazione di [[Gesù]]: «chi vede me vede il Padre» (Giovanni 14,9) e «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me» (Giovanni 14,6). La concezione [[trinità (cristianesimo)|trinitaria]], per la quale la natura di Dio contiene tre persone (il [[Dio Padre|Padre]], il [[Figlio di Dio|Figlio]] e lo [[Spirito Santo]]) in una relazione reciproca di eterno [[amore]]<ref>''"I cristiani credono in un unico Dio, la cui sostanza o natura divina contiene tre ipostasi o persone (realtà autosussistenti in relazione reciproca d'amore eterno), il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo."''(voce "Dio" in [[Giovanni Filoramo]], ''Cristianesimo'', Mondadori Electa, 2007, pag. 250).</ref>, è una caratteristica per la quale il cristianesimo si distingue dagli altri monoteismi<ref>''"Il monoteismo cristiano si distingue dagli altri monoteismi per aver elaborato una concezione trinitaria di Dio"''(voce "Dio" in [[Giovanni Filoramo]], ''Cristianesimo'', Mondadori Electa, 2007, pag. 250)</ref>. Al Dio della tradizione biblica, nel cristianesimo si affianca infatti la riflessione cristologica e la fede nello Spirito del Padre promesso da Cristo ai suoi fedeli<ref name="Filoramo">Su questo cfr. [[Giovanni Filoramo]], ''Cristianesimo'', Mondadori Electa, 2007, pagg. 242-250.</ref>.
Riga 97:
La sintesi delle Chiese cristiane è quella di un Dio [[Uno (filosofia)|Uno]] e Trino, un solo Dio e tre persone distinte (Padre, Figlio e Spirito Santo): tale articolo di fede, definisce Dio come [[Trinità (cristianesimo)|Trinità]], insieme alla incarnazione, passione, morte e resurrezione di Gesù sono i misteri fondamentali delle fedi cattolica, protestanti ed ortodosse.
=== Storia e fondazione ===
Nel [[Origini del Cristianesimo|primo cristianesimo]], il concetto di salvezza era strettamente collegato con l'invocazione di "Padre, Figlio e Spirito Santo".<ref name="Vickers2"/><ref name=PCPhan3>Peter C. Phan, ''The Cambridge Companion to the Trinity'', 2011, pp.3-4. ISBN
[[File:Dogmatic sarcophagus.JPG|thumb|La più antica raffigurazione conosciuta della Trinità, ''[[Sarcofago dogmatico]]'', [[350]]dC<ref>Elizabeth Lev, "Dimming the Pauline Spotlight; Jubilee Fruits" [http://www.zenit.org/article-26288?l=english Zenit 25/06/2009]</ref> [[Musei Vaticani]]]]
Riga 108:
: "La Chiesa... crede in un solo Dio, Padre Onnipotente, Creatore del cielo e della terra, dei mari e di tutte le cose che vi sono; e in un solo Gesù Cristo, Figlio di Dio, che si è incarnato per la nostra salvezza; e nello Spirito Santo".
Verso il [[213]]dC in ''Adversus Praxeas'' ([[:en:Wikisource:Ante-Nicene Fathers/Volume III/Anti-Marcion/Against Praxeas/III|Capitolo 3]]) [[Tertulliano]] fornì una rappresentazione formale del concetto della [[Trinità]], cioè che Dio esiste in un'unica "[[atzmut|sostanza]]" ma in tre "[[Persona (filosofia)|Persone]]": il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.<ref name=Olson29>Roger E. Olson, Christopher Alan Hall, ''The Trinity'', 2002, pp. 29-31. ISBN
Tertulliano discusse anche di come lo Spirito Santo proceda dal Padre e dal Figlio.<ref name=Olson29/>
Il [[Concilio di Nicea I|Primo Concilio di Nicea]] nel [[325]] e successivamente il [[Concilio di Costantinopoli I|Primo Concilio di Costantinopoli]] nel [[381]] definì il [[dogma]] "nei suoi più semplici contorni a fronte di pressanti [[eresia|eresie]]" e la versione utilizzata in seguito risale al [[381]].<ref name=Fair48>Donald Fairbairn, ''Life in the Trinity: An Introduction to Theology with the Help of the Church Fathers'', 2009, pp. 48-50. ISBN
Lo [[storico]] Bernhard Lohse afferma che la dottrina della [[Trinità]] non risale a fonti non cristiane come [[Platone]] o l'[[Induismo]] e che tutti i tentativi che indicano tali connessioni sono stati ricusati.<ref>Bernhard Lohse, ''A Short History of Christian Doctrine'', 1978, p. 37. ISBN
=== Dottrina ===
La dottrina della Trinità è considerata dalla maggior parte dei cristiani come un principio basilare della loro fede.<ref name=Behr/><ref name=Fair48/> Può essere riassunto così:<ref name=Behr>John Behr, ''The Nicene Faith: Formation Of Christian Theology'', 2004, pp. 3-4. ISBN
: "Il Dio Unico esiste in Tre Persone e Una Sostanza"
Riga 123:
A rigor di termini, la dottrina è un mistero che non può "né essere conosciuto dalla sola ragione umana", né "dimostrato convincentemente dalla ragione dopo che sia stato rivelato"; pur tuttavia tale mistero "non è contrario alla ragione", essendo "compatibile con i principi del pensiero razionale."<ref name="ODCC-Trin"/>
La dottrina fu espressa ampiamente nel '''''[[Simbolo atanasiano]]''''' del [[IV secolo]], di cui il seguente è il testo completo:<ref name=Fair48 /><ref name=mercer935>''Mercer Dictionary of the Bible'' curato da Watson E. Mills, Roger Aubrey Bullard, 2001, p.935. ISBN
{| class="wikitable" style="width:75%; margin: 1em auto 1em auto"
Riga 140:
Senza confondere le Persone, né dividere la Sostanza.
Perché c’è una Persona del Padre, una Persona del Figlio ed una dello Spirito Santo.
Ma la Divinità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo è tutta una: la gloria uguale e la maestà co-eterna.<br />
Così è il Padre, così il Figlio e così lo Spirito Santo.
Il Padre non creato, il Figlio non creato e lo Spirito Santo non creato.<br />
Il Padre incomprensibile, il Figlio incomprensibile e lo Spirito Santo incomprensibile.
Il Padre eterno, il Figlio eterno e lo Spirito Santo eterno.<br />
Non ci sono tre (entità) non create e nemmeno tre Incomprensibilità, ma un(a entità) non creata ed un Incomprensibilità.
Così similmente il Padre è onnipotente, il Figlio onnipotente e lo Spirito Santo Onnipotente.
E ancora non ci sono tre Onnipotenze, ma una Onnipotenza.
E non ci sono tre Signori, ma un Signore.<br />
Perché così siamo spinti dalla verità Cristiana a riconoscere Ogni Persona di per Se Stessa essere Dio e Signore.<br />
Quindi la religione cattolica ci proibisce di dire che ci sono tre Dei e tre Signori.
Il Padre non è stato fatto da nessuno, né creato, né generato.
Il Figlio è dal Padre solo, non fatto né creato, ma generato.<br />
Lo Spirito Santo è del Padre e del Figlio, né fatto, né creato, né generato ma procede da essi.
Quindi c’è un Padre, non tre Padri; un Figlio, non tre Figli; uno Spirito Santo, non tre Spiriti Santi.<br />
E in questa trinità nessuno viene prima o dopo gli altri; nessuno è più grande o inferiore ad un altro;
Ma tutte e tre le Persone sono co-eterne assieme ed uguali, perciò in tutte le cose, come detto, l’Unità nella Trinità e la Trinità dell’Unità deve essere adorata.
Riga 160:
Inoltre è necessario per la salvezza eterna che egli creda anche con fede l’incarnazione del nostro Signore Gesù Cristo.
Perché la fede autentica è che crediamo e confessiamo che il nostro Signore Gesù Cristo, il Figlio di Dio, è Dio e Uomo.<br />
Dio della Sostanza del Padre, generato prima dei mondi; e Uomo della Sostanza di Sua madre, nato nel mondo;
Perfetto Dio e perfetto Uomo, di un’anima razionale e dotato di carne umana.
Uguale al Padre riguardo alla sua Divinità e inferiore al Padre riguardo alla Sua umanità.
Il quale, sebbene Egli sia Dio e Uomo, egli non è due, ma un Cristo.<br />
Uno, non per trasformazione della Divinità in carne, ma per aver assunto l’umanità in Dio;
Uno assieme; non per confusione della Sostanza, ma per unità della Persona.
Perché come l’anima razionale e la carne è una persona, così Dio e l’Uomo è un Cristo;
Che soffrì per la nostra salvezza; discese agli inferi; risuscitò il terzo giorno dalla morte;
Egli salì al cielo; Egli si sedette alla destra del Padre, Dio Onnipotente; da dove verrà a giudicare i vivi ed i morti.<br />
Alla cui venuta tutti gli uomini risorgeranno con i loro corpi e dovranno rendere conto delle loro opere.
E quelli che avranno operato bene entreranno nella vita eterna, e quelli che avranno operato male nel fuoco eterno.
Riga 178:
Per i cristiani [[Trinità (cristianesimo)|trinitari]] (che includono i [[Chiesa cattolica|cattolici]], gli [[Chiesa ortodossa|ortodossi]] e la maggior parte delle denominazioni [[protestantesimo|protestanti]]), [[Dio Padre]] non è affatto un dio separato dal [[Dio Figlio|Figlio]] (di cui Gesù è l'incarnazione) e dallo [[Spirito Santo]], le altre [[Ipostasi (filosofia e teologia)|ipostasi]] della Divinità cristiana.<ref name=UCP>''Critical Terms for Religious Studies'', Chicago: The University of Chicago Press, 1998. ''Credo Reference'', 27/07/2009.</ref>
Il [[XX secolo]] ha visto una maggiore attenzione teologica alla dottrina della Trinità, in parte dovuta all'impegno di [[Karl Barth]] nella sua opera in quattordici volumi, ''Kirchliche Dogmatik (Dogmatica Ecclesiale)''.<ref name=PCPhan173>Peter C. Phan, ''The Cambridge Companion to the Trinity'', 2011, pp. 173-174. ISBN
==== Padre ====
[[File:Shield-Trinity-Scutum-Fidei-compact.svg|thumb|Lo [[Trinità (araldica)|Scudo Trinitario]], rappresentazione visiva della dottrina della Trinità derivata dal [[Simbolo atanasiano|Credo atanasiano]]. Il [[lingua latina|latino]] afferma: "Il Padre è Dio; il Figlio è Dio; lo Spirito Santo è Dio; Dio è il Padre; Dio è il Figlio; Dio è lo Spirito Santo; il Padre non è il Figlio; il Padre non è lo Spirito Santo; il Figlio non è il Padre; il Figlio non è lo Spirito Santo; lo Spirito Santo non è il Padre; lo Spirito Santo non è il Figlio."]]
{{vedi anche|Dio Padre}}
L'emergere della teologia trinitaria di [[Dio Padre]] nel primo [[cristianesimo]] si basava su due idee fondamentali: in primo luogo l'identità condivisa dello [[Yahweh]] del [[Antico Testamento]] e il Dio di Gesù nel [[Nuovo Testamento]], quindi l'autodistinzione e allo stesso tempo l'unità tra Gesù e il Padre.<ref name=Triglobal10>Veli-Matti Kärkkäinen, ''The Trinity: Global Perspectives'', 2007, pp. 10-13. ISBN
Il concetto di paternità di Dio in verità appare nell'Antico Testamento, ma non è uno dei temi principali.<ref name=Triglobal10/><ref name=Veli37/> Anche se l'idea di Dio come Padre vi è usata, venne focalizzata nel Nuovo Testamento poiché Gesù vi si riferí spesso.<ref name=Triglobal10/><ref name=Veli37/> Ciò si manifesta nel [[Padre nostro]] che combina le necessità terrene del pane quotidiano con il concetto reciproco del perdono.<ref name=Veli37/> L'enfasi di Gesù sulla sua speciale relazione col Padre sottolinea l'importanza delle nature distinte ma unificate di Gesù e del Padre, che porta all'unità di Padre e Figlio nella Trinità.<ref name=Veli37>Veli-Matti Kärkkäinen, ''The Doctrine of God: A Global Introduction'', 2004 pp. 37-41. ISBN
La nozione del Dio paterno, Dio come Padre, si estende da Gesù ai suoi discepoli e a tutta la Chiesa, come si evince dalle suppliche che Gesù presenta al Padre per conto dei suoi seguaci alla fine del ''Discorso di congedo'', la notte prima della [[crocifissione di Gesù|sua crocifissione]].<ref name=RobN26 >Robert C. Neville, ''Symbols of Jesus'', 2002, pp. 26-27. ISBN
Nella teologia [[Trinità|trinitaria]], Dio Padre è l'"arche" o "principium" (''principio''), la "fonte" o "origine" sia del Figlio che dello Spirito Santo ed è considerato la causa eterna della Divinità.<ref name=alan36/> Il Padre è l'Uno che eternamente genera il Figlio ed è il Padre che eternamente esala lo Spirito Santo. Il Figlio è eternamente generato da Dio Padre e lo Spirito eternamente procede dal Padre.<ref name=Veli70/><ref name=alan36>Alan Richardson & John Bowden, ''The Westminster Dictionary of Christian Theology'', 1983, p. 36. ISBN
Nonostante questa differenza nell'origine, il Padre è co-uno, co-pari, co-eterno e [[Consustanzialità#Dichiarazione dell'homooùsios|con-sustanziale]] con il Figlio e lo Spirito Santo: ogni Persona è l'unico Dio eterno e mai separato, che è il creatore – tutti in ugual modo sono increati e onnipotenti.<ref name=Veli70/> Quindi l'Unità Divina consiste di Dio Padre con il suo Figlio ed il suo Spirito distinti da Dio Padre e tuttavia perfettamente uniti a Lui.<ref name=Veli70/> A causa di ciò, la Trinità è al di là della ragione e può essere conosciuta solo per rivelazione.<ref>''The Oxford Handbook of the Trinity'' di Gilles Emery & Matthew Levering, 2011, p. 263. ISBN
* 237 - La Trinità è un mistero della fede in senso stretto, uno dei «misteri nascosti in Dio, che non possono essere conosciuti se non sono divinamente rivelati». Indubbiamente Dio ha lasciato tracce del suo essere trinitario nell’opera della creazione e nella sua rivelazione lungo il corso dell’Antico Testamento. Ma l’intimità del suo Essere come Trinità Santa costituisce un mistero inaccessibile alla sola ragione, come pure alla fede d’Israele, prima dell’incarnazione del Figlio di Dio e dell’invio dello Spirito Santo.
* 242 - Sulla loro scia, seguendo la Tradizione apostolica, la Chiesa nel 325, nel primo Concilio Ecumenico di Nicea, ha confessato che il Figlio è « consostanziale al Padre », cioè un solo Dio con lui. Il secondo Concilio Ecumenico, riunito a Costantinopoli nel 381, ha conservato tale espressione nella sua formulazione del Credo di Nicea ed ha confessato « il Figlio unigenito di Dio, generato dal Padre prima di tutti i secoli, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato non creato, della stessa sostanza del Padre »
* 245 - La fede apostolica riguardante lo Spirito è stata confessata dal secondo Concilio Ecumenico nel 381 a Costantinopoli: crediamo «nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre». Così la Chiesa riconosce il Padre come «la fonte e l’origine di tutta la divinità». L’origine eterna dello Spirito Santo non è tuttavia senza legame con quella del Figlio: «Lo Spirito Santo, che è la terza Persona della Trinità, è Dio, uno e uguale al Padre e al Figlio, della stessa sostanza e anche della stessa natura. [...] Tuttavia, non si dice che egli è soltanto lo Spirito del Padre, ma che è, ad un tempo, lo Spirito del Padre e del Figlio». Il Credo del Concilio di Costantinopoli della Chiesa confessa: «Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato»</ref>
I trinitari credono che DioPadre non sia [[panteismo|panteistico]], in quanto non viene visto come identico all'universo, ma esiste fuori della creazione, come suo Creatore.<ref name=Kess68/><ref name=Bromo515/> È considerato un Dio amorevole e premuroso, un Padre Celeste che è attivo sia nel mondo che nella vita delle persone.<ref name=Kess68>John Koessler, ''God Our Father'', 1999, p.68. ISBN
==== Figlio ====
{{vedi anche|Dio Figlio|Figlio di Dio}}
[[File:Витраж в Петропавловском соборе.jpg|thumb|Vetrata raffigurante il Cristo, [[Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo (San Pietroburgo)]]]]
Fin dal [[Origini del Cristianesimo|primo cristianesimo]], un certo numero di [[Nome ed epiteti di Gesù|titoli sono stati attribuiti]] a Gesù, tra cui [[Cristo|Messia]] e [[Figlio di Dio]].<ref name=Bowden101/><ref name=Brom128/> Teologicamente, questi sono attribuzioni differenti: [[Messia]] si riferisce alla sua realizzazione delle attese profezie dell'Antico Testamento, mentre Figlio di Dio si riferisce ad una relazione paterna.<ref name=Bowden101>Alan Richardson & John Bowden, ''The Westminster Dictionary of Christian Theology'', 1983, p. 101. ISBN
Secondo i [[Vangelo|Vangeli]], Gesù fu concepito dallo [[Spirito Santo]] e [[Nascita di Gesù|nato]] dalla [[Maria (madre di Gesù)|Vergine Maria]].<ref name=Pract/> Il resoconto biblico del [[ministero di Gesù]] include: il [[Battesimo di Gesù|suo battesimo]], i [[Miracoli di Gesù|miracoli]], [[Ministero di Gesù|i sermoni, gli insegnamenti e le guarigioni]]. La narrazione dei Vangeli pone grande enfasi sulla morte di Gesù, dedicando circa un terzo del testo a soli sette giorni, praticamente l'ultima settimana della sua vita a [[Gerusalemme]].<ref name=Turner613 >David L. Turner, ''Matthew'', 2008, p. 613. ISBN 0-8010-2684-9</ref> La credenza cristiana fondamentale è che, mediante [[Crocifissione di Gesù|la morte]] e [[risurrezione di Gesù]], gli esseri umani [[peccato originale|peccatori]] possono riconciliarsi con Dio e quindi ricevere salvezza e la promessa di [[vita eterna]].<ref name=Harris12/> La fede nella natura redentrice della morte di Gesù precede le [[lettere di Paolo|lettere paoline]] e risale ai primi tempi del cristianesimo e della [[Primi centri del Cristianesimo#Gerusalemme|chiesa di Gerusalemme]].<ref>Larry W. Hurtado, ''Lord Jesus Christ: Devotion to Jesus in Earliest Christianity'', 2005, pp. 130-133. ISBN
Le due problematiche [[cristologia|cristologiche]] di come Gesù possa essere vero Dio, mantenendo fede allo stesso tempo nell'esistenza di un solo Dio, e di come l'umano e il divino possano combinarsi in una sola persona, erano preoccupazioni fondamentali ben prima del [[Concilio di Nicea I|Concilio di Nicea]] ([[325]]).<ref name=Bromo50>Geoffrey W. Bromiley, ''Historical Theology: An Introduction'', 2000, pp. 50-51. ISBN
La [[Definizione di Calcedonia]] del [[451]], accettata dalla maggioranza dei cristiani, sostiene che Gesù è [[Incarnazione|Dio incarnato]] e "[[Ipostasi (filosofia e teologia)|vero Dio e vero uomo]]" (o pienamente divino e pienamente umano). Gesù, diventato totalmente umano in ogni rispetto, soffrì i dolori e le tentazioni dell'uomo mortale, pur tuttavia non peccò. Come totalmente Dio, egli sconfisse la morte e risorse alla vita.<ref>Bernhard Lohse, ''A Short History of Christian Doctrine'', 1978, pp. 90-93. ISBN
Più recentemente (a partire dal [[XX secolo]]), le discussioni sulle questioni teologiche connesse a Dio Figlio e il suo ruolo nella Trinità sono state affrontate nel contesto di una prospettiva di rivelazione divina "basata sulla Trinità".<ref>Geoffrey William Bromiley, ''Introduction to the Theology of [[Karl Barth]]'', 2000, p. 19. ISBN
{{vedi anche|Cristologia|Gesù nel Cristianesimo|Gesù nel Nuovo Testamento|Verbo (Cristianesimo)}}
==== Spirito Santo ====
{{vedi anche|Spirito Santo|Spirito Santo nel Nuovo Testamento}}
[[File:Holy Spirit as Dove (detail).jpg|thumb|Vetrata raffigurante lo [[Spirito Santo]] come colomba ([[Bernini]], ca. [[1660]])]]
Nella corrente principale del [[cristianesimo]], lo [[Spirito Santo]] è una delle tre persone divine della [[Santissima Trinità]] che compongono la singola [[Atzmus|sostanza]] ('''οὐσία''' ''Ousia'')<ref>Parola [[lingua greca|greca]] formata dal participio presente femminile di εἶναι (verbo ''essere'') e dall'aggettivo filosofico moderno ''[[ontico]]'' - tradotto spesso (e a volte incorrettamente) col [[lingua latina|latino]] ''substantia'' e ''essentia'', in [[lingua italiana]] con ''[[Sostanza (filosofia)|sostanza]]'' e ''[[Essenza (filosofia)|essenza]]''; nell'ambito della [[filosofia ebraica]] viene reso dalla parola {{lang-he|'''עצמות'''}} ''[[Atzmut]]'' = essenza.</ref><ref>[http://books.google.com/books?id=6CD0IRPg4roC&pg=PA29&lpg=PA29&dq=as+aristotle+states+things+which+are+not+substance+are+all+accidents&source=web&ots=Y_bReDzYMV&sig=pPMHbBI2uydp5g9ahjx9f5mwQto&hl=en Commentario della ''Fisica'' di Aristotele]</ref> di Dio, cioè lo Spirito è considerato che agisca di concerto con [[Dio Padre]] e Dio il Figlio ([[Gesù]]), condividendone un'unica natura essenziale.<ref name=Pan332/><ref name=Veli120>Veli-Matti Kärkkäinen, ''Pneumatology: The Holy Spirit in Ecumenical, International, and Contextual Perspective'', 2002, pp. 120-121. ISBN
La sacralità dello Spirito Santo è affermata in tutti e tre i [[Vangelo|Vangeli Sinottici]] ({{passo biblico2|Matteo|12:30-32}}, {{passo biblico2|Marco|3:28-30}} e {{passo biblico2|Luca|12:8-10}}) che proclamano la [[blasfemia]] contro lo Spirito Santo il "peccato imperdonabile".<ref>Craig L. Blomberg , ''Jesus and the Gospels: An Introduction and Survey'', 2009, p. 280. ISBN 0-8054-4482-3</ref> La pertecipazione dello Spirito Santo nella natura tripartitica della conversione è manifesta nelle istruzioni finali di Gesù ai suoi discepoli [[Apparizioni di Gesù|dopo la sua risurrezione]], alla fine del [[Vangelo di Matteo]] ({{passo biblico|Matteo|28:19}}): "Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo".<ref>Jane Barter Moulaison, ''Lord, giver of life'', 2006, p. 5. ISBN 0-88920-501-9</ref> lo Spirito Santo gioca un ruolo fondamentale nella [[Lettere di Paolo]], al punto che la loro [[pneumatologia]] è quasi inseparabile della loro [[cristologia]].<ref>Petrus J. Gräbe, ''The power of God in Paul's letters'', 2008, pp. 248-249. ISBN 978-3-16-149719-3</ref> Negli scritti [[Giovanni apostolo ed evangelista (documentazione)|di Giovanni evangelista]], vengono usati tre termini separati, cioè ''[[Spirito Santo]]'', ''Spirito di Verità'' e ''[[Paracleto]]''.<ref>John Breck, ''Spirit of Truth: The origins of Johannine pneumatology'', 1990, pp. 1-5. ISBN 0-88141-081-0</ref>
Rispecchiando l'[[Annunciazione]] in {{passo biblico2|Luca|1:35}}, il primo [[Simbolo degli apostoli|Credo apostolico]] afferma che Gesù fu "concepito dallo Spirito Santa".<ref>Michael Jinkins, ''Invitation to Theology'', 2001, pp. 60 e 134-135. ISBN
Nella teologia cristiana si crede che lo Spirito Santo svolga specifiche funzioni divine nella vita del cristiano o della Chiesa. L'azione dello Spirito Santo, è vista come una parte essenziale della conduzione della persona alla fede cristiana.<ref name=Erickson265>{{Cita libro| autore = Millard J. Erickson| anno = 1992| titolo = Introducing Christian Doctrine.| editore = Baker Book House| pagine = 265–270}}</ref> Il nuovo credente è ritenuto "rinato nello Spirito".<ref>Sebbene il termine "[[Rinascita (religione)|rinascita]]" venga più frequentemente usato dalle branche [[Revival]]iste, [[Chiesa evangelica|Evangeliche]], [[Pentecostalismo|Pentecostali]] e [[Fondamentalismo|Fondamentaliste]] della cristianità [[Protestantesimo|protestante]], la maggioranza delle denominazioni ritengono che il nuovo cristiano sia una "nuova creazione" e "rinato". Si veda per esempio la ''[[Catholic Encyclopedia]]''[http://www.newadvent.org/cathen/02258b.htm]</ref>
Riga 228:
Lo Spirito Santo sostiene la vita cristiana dimorando nei singoli credenti e permette loro di vivere una vita giusta e fedele.<ref name=Erickson265/> Agisce come Consolatore o [[Paracleto]], Colui che intercede o supporta o agisce come protettore, in particolare nei momenti di prova. Agisce per convincere le persone irredente sia della peccaminosità delle loro azioni e pensieri, sia della loro morale come peccatori davanti a Dio.<ref>J. Oswald Sanders, ''The Holy Spirit and His Gifts'', Inter-Varsity Press, Cap. 5.</ref> Lo Spirito Santo ha ''inspirato'' la stesura delle Scritture ed ora le ''interpreta'' per il cristiano e/o la Chiesa.<ref>{{Cita libro| autore = T C Hammond| coautori = Rivduta e curata da David F. Wright| anno = 1968| titolo = In Understanding be Men: A Handbook of Christian Doctrine.| edizione= sesta| editore = Inter-Varsity Press| pagine = 134}}</ref>
=== Differenze trinitarie ===
Per la [[Chiesa ortodossa orientale|teologia ortodossa orientale]], l'''essenza'' di Dio è al di là della comprensione umana e non può essere definita e/o esaminata dalla comprensione umana.<ref>Vladimir Lossky, ''The Mystical Theology of the Eastern Orthodox Church'', James Clarke & Co, 1991, p. 77. ISBN 978-
La maggioranza della [[Denominazionalismo|denominazioni protestanti]] ed altre tradizioni derivanti dalla [[Riforma protestante|Riforma]], affermano la fede e teologia trinitaria in merito a Dio Padre simile a quelle della [[Chiesa cattolica]]. Tra queste si includono le chiese derivanti dall'[[Anglicanesimo]], i [[Battismo|battisti]], i [[Metodismo|metodisti]], i [[Luteranesimo|luterani]] e i [[Presbiterianesimo|presbiteriani]]. Anche il dizionario {{en}} ''The Oxford Dictionary of the Christian Church'' descrive la Trinità come "il dogma centrale della [[teologia cristiana]]".<ref name="ODCC">''The Oxford Dictionary of the Christian Church'' (Oxford University Press, 2005, ISBN 978-0-19-280290-3), articolo: ''Trinity, doctrine of the''.</ref> Tuttavia, una precisa visione rappresentativa della teologia trinitaria protestante in materia di "Dio Padre" è più difficile da illustrare, vista la natura varia e meno centralizzata delle numerose chiese protestanti.<ref name="ODCC"/>
Riga 240:
Nella concezione mormonista di Dio, la Divinità Trina è quindi un concilio divino di tre persone distinte: [[Elohim]] ([[Dio Padre|il Padre]]), [[Geova]] ([[Dio Figlio|il Figlio]], o Gesù) e lo [[Spirito Santo nel Nuovo Testamento|Spirito Santo]]. I primi due, avendo corpi fisici e, sebbene perfetti, materiali, si uniscono con lo Spirito non in sostanza ma in volontà e proposito, essendo inoltre onniscienti, onnipotenti e infinitamente buoni.<ref>{{Cita libro |cognome= Dahl |nome= Paul E. |contributo= Godhead |titolo= Encyclopedia of Mormonism |anno= 1992 |curatore= Ludlow |curatore-nome= Daniel H. |editore= Mcmillan |città= New York |url= http://contentdm.lib.byu.edu/u?/EoM,3733 |pagine= 552–53 |isbn= 0-02-904040-X }}.</ref>
== Antitrinitarismo ==
{{vedi anche|Antitrinitarismo}}
Alcune tradizioni cristiane rifiutano la dottrina della Trinità e sono chiamate nontrinitarie o antitrinitarie.<ref name=Metzger3643 >Paul Louis Metzger, ''Trinitarian Soundings in Systematic Theology'', 2006, pp. 36 e 43. ISBN
L'antitrinitarismo risale ai primi secoli della storia cristiana e a gruppi come gli [[Arianesimo|ariani]], gli [[ebioniti]], gli [[Gnosticismo|gnostici]] e altri.<ref name=Mac117>[[Alister E. McGrath]], ''Theology: The Basics'', 2011, pp. 117-120. ISBN
Nella teologia dei [[Testimoni di Geova]] solo Dio Padre è il vero Dio onnipotente, al di sopra di Suo Figlio Gesù Cristo. Sebbene i Testimoni riconoscano la preesistenza di Cristo, la sua perfezione e unica "figliolanza" con Dio Padre, credendo inoltre che Cristo abbia avuto un ruolo essenziale nella creazione e nella redenzione e sia il Messia, pur tuttavia credono che solo il Padre sia senza inizio.<ref>{{Cita libro|titolo=Insight on the Scriptures|volume=2|anno=1988|pagine=1019}}</ref>
Riga 250:
Altri gruppi includono il Pentecostalismo Unitario, i [[cristadelfiani]], i [[Cristianesimo scientista|cristiani scientisti]] ed i membri della Nuova Chiesa (o [[Emanuel Swedenborg|swedenborghiani]], dal presunto fondatore [[Emanuel Swedenborg]]).
== Le vie per accedere a Dio ==
Le teologie cristiane hanno sviluppato diversi modi per accedere alla trascendenza di Dio, i cui modelli di base sono comunque già presenti in [[Paolo di Tarso]]: la [[fede]] come [[grazia (teologia)|grazia]] donata da Dio stesso e l'uso della [[ragione]] per risalire dalla creazione al Creatore<ref>Cfr. voce "Dio" in [[Giovanni Filoramo]], ''Cristianesimo'', Mondadori Electa, 2007, pag. 250).</ref>.
Siccome nel cristianesimo coesistono diversi gruppi, idee e pratiche, la relazione con il divino assume comunque caratteristiche e proprietà differenti a seconda dei casi. È quindi possibile individuare uno spettro di possibili cristianesimi. A un estremo, prevale l'enfasi sulla trascendenza di Dio, che è 'sopra' l'universo e richiede alle persone di seguire i comandamenti e vivere una vita più elevata, conforme al progetto divino. Dall'altro estremo, l'accento viene invece posto sulla presenza del divino 'dentro' l'uomo, chiamato quindi a scoprire la forza spirituale presente dentro di sé<ref name="Woodhead">Linda Woodhead, ''Christianity: A Very Short Introduction'', Oxford University Press, 2004.</ref>.
== Note ==
{{reflist}}
== Bibliografia ==
* [[Giovanni Filoramo]], ''Cristianesimo'', Mondadori Electa, 2007.
* [[Bruno Forte]], ''Trinità come storia. Saggio sul Dio cristiano'', San Paolo Edizioni, 2010.
Riga 266:
* Linda Woodhead, ''Christianity: A Very Short Introduction'', Oxford University Press, 2004.
== Voci correlate ==
* [[Acqua della vita]]
* [[Dio (ebraismo)]]
Riga 278:
{{interprogetto|q=Santissima Trinità|q_preposizione=sulla|commons=Category:Holy Trinity|etichetta=Santissima Trinità|commons_preposizione=sulla|wikt=Trinità|wikt_etichetta=Trinità}}
== Collegamenti esterni ==
* {{it}} [http://www.liberaconoscenza.it/zpdf-doc/conferenze/archiati%20-%20il%20mistero%20della%20trinita%20nel%20cristianesimo.pdf "Il Mistero della Trinità nel Cristianesimo"], di Pietro Archiati (1994)
* {{it}} [http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p1s2c1p2_it.htm "Dio e Trinità"] nel ''Catechismo della Chiesa Cattolica'' (Vaticano)
* {{it}} [http://www.sentieriantichi.org/temi_caldi/trinita.html "La Trinità"], serie di articoli su ''Sentieriantichi.org''
* {{it}} [http://www.riflessioni.it/angolo_filosofico/testi/Idea_Dio_Rivelazione.htm "Idea di Dio e Rivelazione"] di Beppe Fragomeni, su ''Riflessioni.it''
* {{it}} [http://camcris.altervista.org/trinit.html La Trinità secondo le Sacre Scritture], sito evangelico [[pentecostale]]
* {{en}} [http://www.ccel.org/s/schaff/npnf103/cache/npnf103.txt Sant'Agostino e la ''Trinità'']
* {{en}} [http://www.newadvent.org/cathen/15047a.htm "The Blessed Trinity"], articolo sulla ''[[Catholic Encyclopedia]]''
{{Cristologia|state=collapsed}}
|