Sacco di Pavia (1527): differenze tra le versioni
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{{Battaglie della guerra della Lega di Cognac}}
Il''''sacco di Pavia''' del 1527 è un episodio della [[guerra della Lega di Cognac]]. Il primo maggio 1528, il comandante francese [[Odet de Foix]], conte di [[Lautrec]], pose l'assedio a [[Pavia]] e
Durante l'assedio, il [[Castello Visconteo (Pavia)|Castello Visconteo]] perse l'ala nord - la più bella, perché conteneva gli appartamenti ducali, con stanze affrescate dal [[Pisanello]] - e le due torri di nordovest e nordest, le campagne attorno alla città furono devastate ed alcune chiese suburbane, o vicine alle mura, furono distrutte o talmente danneggiate da non essere più utilizzabili. Il cronista Antonio Grumello<ref>Antonio Grumello, ''Cronaca'', Lib.10, cap.1</ref> ricorda come i Francesi e i Veneziani entrarono in Pavia senza incontrare resistenza: "Accostati a la muraglia et al bastione de la Salla, salirono dentro epsa città senza alchuno contrasto con cridi: Ammaza, ammaza".▼
I saccheggi furono efferati e durarono per otto giorni<ref>{{Citazione|La città andò a sacco, e vi fu per otto dí continui usata da’ franzesi crudeltà grande e fatti molti incendi,|[[Francesco Guicciardini]], [[Storia d'Italia (Guicciardini)|Storia d'Italia]], libro 18, cap. 13}}</ref>.
Il provveditore generale del campo veneziano, Domenico Contarini, racconta come vennero sottratte a stento dalle mani e degli ''squìzari'' e dei guasconi "75 donne belle et nobili monache; e altre 100 donne et puti".
▲Il cronista Antonio Grumello<ref>Antonio Grumello, ''Cronaca'', Lib.10, cap.1</ref> ricorda come i Francesi e i Veneziani entrarono in Pavia senza incontrare resistenza: "Accostati a la muraglia et al bastione de la Salla, salirono dentro epsa città senza alchuno contrasto con cridi: Ammaza, ammaza".
Terminato il saccheggio, i francesi scesero verso Piacenza, diretti a Roma.
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