Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Olonia (discussione | contributi)
Olonia (discussione | contributi)
Norman Atlantic - 2: nuova sezione
Riga 1 473:
 
Per la verità, mentre ''naufragio'' indica la sommersione solo per cause accidentali, ''affondamento'' va bene per qualsiasi causa, bellica o non. La ''Costa Concordia'' è affondata. Comunque anche semisommersa ci può stare, incagliata era proprio sbagliato.--[[Utente:Olonia|Olonia]] ([[Discussioni utente:Olonia|msg]]) 20:40, 8 gen 2015 (CET)
 
== Norman Atlantic - 2 ==
 
Dunque, la questione è alquanto problematica. Dovresti chiarirmi la frase: "e poi non è che per caso hanno contato ('''tra i dispersi''') anche quelli della lancia di salvataggio del Cruise Europa accorsa in aiuto del Norman '''tra i "salvati"''': pensi che gli uomoni della lancia del Cruise Europa siano stati contati tra i dispersi o tra i salvati? Comunque non credo nessuno dei due, penso che siano stati recuperati dalla loro nave.
Circa le vittime, la situazione è la seguente. Benché i giornalisti, che come al solito non fanno altro che copincollare le solite notizie straripetute, parlino di 11 morti accertati, se vogliamo considerare morti accertati (d'altra parte a questo punto è chiaro che tutti i dispersi sono morti non ancora trovati) essi sono 9, cioè le salme recuperate: una recuperata il 28 (quella che si pensava essere inizialmete di Georgios Doulis, che in realtà non è ancora stato trovato; penso possa trattarsi di Kostantinos Koufopoulos, prima vittima greca ad essere identificata, il 30 dicembre); sei recuperate il 29 (tre dal San Giorgio ed altre due da motovedette, almeno una delle quali dovrebbe essere Havise Savaş) e due il 30 (dal San Giorgio). Le nove vittime recuperate sono state tutte identificate; trattasi di Kostantinos Koufopoulos (greco), Giovanni Rinaldi (italiano, identificato il 30 dicembre), Michele Liccardo (come per Rinaldi), Ilia Kartozia (georgiano, identificato il 30 dicembre), Nikolaus Paraschis (greco, identificato il 31 dicembre), Havise Savaş (turca, identificata il 1° gennaio), Racha Charif (tedesca di origini libanesi, identificata il 2 gennaio), Afroditi Müller (tedesca, identificata il 2 gennaio) e Gerasimos Kazantzidis (greco, identificato il 3 gennaio). Le altre due salme che vengono continuamente contate per parlare di 11 vittime, in realtà, non sono state recuperate e non credo siano più state viste dal 30 dicembre; di fatto si tratta dunque di dispersi. A tutto ciò sono poi da aggiungere i due marittimi albanesi dell'Iliria, Petrit Jahja ed Edmond Hila. Chi parla di 13 vittime fa la somma delle 9 vittime recuperate+2 viste ma non recuperate+2 uomini dell'Iliria.
Veniamo ora alla questione dei dispersi. Privatamente, io trovo assurdo che a 11 giorni dal disastro ancora le autorità non abbiano saputo fornirne almeno il numero esatto; la Costa Concordia aveva a bordo 4200 e più persone, eppure dopo tre giorni era noto non solo il numero, ma anche i nominativi di vittime recuperate e dispersi. Qui invece, ipotetici clandestini a parte, non hanno ancora saputo dire quanti tra i passeggeri registrati manchino all'appello. C'è chi fa il conto di 499 imbarcati totali stimati dal procuratore meno 477 salvati, dunque 22 tra vittime e dispersi, ma i 499 totali ed i 477 salvati sono cifre date in tempi, e da autorità, differenti. Non è chiaro se sulla nave ci fossero davvero 499 persone, o un po' di più. Il procuratore di Bari non ha saputo far di meglio che dire "non più di 10-15 dispersi" (in realtà non possono essere meno di 13), la Grecia ha parlato di 18 o 19, ma si tratta di stime di diversi giorni fa e ciò che più mi infastidisce è che nessuno se ne curi, sembra ora che si guardi all'esplorazione del relitto come foriera di chissà quale rivelazione. Io non credo che troveranno alcuna salma a bordo, ma non è questa la sede.
Personalmente io mi sono messo a spulciare articoli in italiano, greco, albanese, turco e tedesco; ciascuno parla dei dispersi della propria nazione, io ho messo insieme quel che ho trovato. Dell'Italia e della Grecia è ormai noto che i dispersi sono rispettivamente 2 (Giuseppe Mancuso e Carmine Balzano) e 9 (Evangelos Karavangelis, Alexandros Koufogiorgis, Ioannis Symeonidis, Vasilis Tsamis, Apostolos Nikolaras, Georgios Papadopoulos, Ioannis Sofos, Nikolaos Sagiridis, Giorgios Doulis). I media turchi parlano diffusamente del loro connazionale dottor Hakan Akkaya, che viaggiava insieme alla vittima Havise Savaş ed ora risulta disperso. Alcuni articoli turchi di 5-6 giorni fa parlavano di altri 2 o 3 dispersi turchi oltre ad Hakkaya, ma senza farne i nomi; il fatto che a tutt'ora si parli molto (sulla stampa turca) di Akkaya, e degli altri non si dica mai niente, mi fa dubitare se questi ultimi siano effettivamente dispersi.
Poi c'è la madre di Racha Charif, anch'essa tedesca di origini libanesi; i media tedeschi non ne fanno il nome, ma è certo che sia dispersa.
Sommando tutto ciò, si ha 2 italiani, 9 greci, da 1 a 4 turchi e 1 tedesca/libanese, quindi da un minimo di 13 dispersi, fino a 16. Che però non rappresenta il massimo: potrebbero esserci altri dispersi di altre nazionalità di cui non sono riuscito a rintracciare notizia, visto che nessun giornalista in Italia si è preso la briga di chiederselo, evidentemente. Quindi i dispersi non sono meno di 13, mentre il "tetto" massimo al loro numero non è dato sapere, visto che né Italia né Grecia sono d'accordo e nemmeno di premurano di aggiornare stime vecchie di una settimana. Tutto ciò ovviamente senza considerare la possibilità dei clandestini, nel qual caso, se sono scomparsi in mare, non sarà mai possibile sapere alcunché.
Questa è la sconfortante situazione.