== Storia ==
{{f|gennaio 2015|aziende|L'intera storia manca quasi completamente di fonti e si configura in parte come [[WP:RO|ricerca originale}}
=== La nascita ===
L'ente fu istituito dal [[Governo Fanfani IV]], con la delibera della [[camera dei deputati]] del 27 novembre [[1962]], che diventò poi la legge 6 dicembre 1962 n. 1643 ("''Istituzione dell'Ente nazionale per l'energia elettrica e trasferimento ad esso delle imprese esercenti le industrie elettriche''") su proposta dell'onorevole [[Aldo Moro]], il quale accolse le richieste in tal senso del [[Partito Socialista Italiano]].
Tale norma prevedeva la [[nazionalizzazione]] delle aziende e delle imprese operanti nel settore della produzione, commercializzazione, distribuzione, trasporto di [[energia elettrica]], nonché di tutte quelle operanti in settori funzionalmente e tecnicamente connessi. I [[Partito Socialista Italiano|socialisti]], in particolare su spinta di [[Riccardo Lombardi (politico)|Riccardo Lombardi]] condizionarono il loro sostegno al governo proprio alla nazionalizzazione dell'energia elettrica.
Sino ad allora l'elettricità era gestita da aziende di dimensione media, talvolta ancheo piccola, sparse sul territorio, {{non chiaro|in qualche modo}} collegate e controllate da poche aziende più grandi. Le aziende capofila erano:
* la [[Società Adriatica di Elettricità|Sade]] ([[Trentino-Alto Adige]], [[Veneto]], [[Friuli-Venezia Giulia]] e parte dell'[[Emilia]])
* la [[Edison]] ([[Lombardia]], [[Emilia]] e [[Liguria]])
=== Gli Amici del Mondo ===
Nel [[1960]] civi fu un importante convegno sulla nazionalizzazione dell'industria elettrica, organizzato dagli [[Amici del Mondo]] e sostenuto dal [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]].<ref>Gli atti del convegno sono pubblicati in ''Le baronie elettriche'', Laterza, Bari, 1960.</ref> La relazione introduttiva fu tenuta da [[Eugenio Scalfari]] che sottolineò i probabili benèfici effetti sul regime dei prezzi e sul versante tecnico e prese ad esempio le esperienze delle nazionalizzazioni già effettuate in [[Francia]] ed in [[Inghilterra]]. Il convegno suscitò una discussione politica e si tradusse in lavori preparatori della legge, nei quali il punto più discusso fu la modalità di [[indennizzo]] ai vecchi [[azionista|azionisti]].
Vinsero le posizioni di [[Guido Carli]], governatore della [[Banca d'Italia]] e l'indennizzo fu immediato. La posizione di [[Riccardo Lombardi (politico)|Riccardo Lombardi]] chiedeva invece la dilazione in quattro anni dei pagamenti, da garantirsi con [[Obbligazione (finanza)|obbligazioni]] . Per ottenere l'adozione del suo piano, Carli minacciò le dimissioni. ▼
Il convegno suscitò una profonda discussione politica. Il sistema elettrico era per sua natura estremamente influente sul piano politico.
Il convegno si tradusse pressoché immediatamente in lavori preparatori della legge, nei quali il punto più discusso fu la modalità di [[indennizzo]] ai vecchi [[azionista|azionisti]] (che comprendevano anche un numero cospicuo di piccoli [[risparmiatore|risparmiatori]]).
▲Vinsero le posizioni di [[Guido Carli]], governatore della [[Banca d'Italia]] e l'indennizzo fu immediato. La posizione di [[Riccardo Lombardi (politico)|Riccardo Lombardi]] chiedeva invece la dilazione in quattro anni dei pagamenti, da garantirsi con [[Obbligazione (finanza)|obbligazioni]].
Per ottenere l'adozione del suo piano, Carli minacciò le dimissioni, che avrebbero gettato il Paese nel caos a causa del gravissimo attentato alla credibilità del sistema politico-economico che un simile atto avrebbe rappresentato in ottica anche internazionale.
=== La nazionalizzazione ===
Il primo compito dell'Enel fu quello di assorbire ben 1.270 imprese esercenti attività elettriche e dare loro un'organizzazione amministrativa, tecnica ede operativa comune. Tra le operazioni, la realizzazione di un centro per il coordinamento di tutte le forniture alle utenze italiane e per l'approvvigionamento dall'estero. Negli anni il sistema fu riordinato e centralizzato a livello nazionale.
Tra le operazioni tecniche più complesse fu la realizzazione di un centro per il cosiddetto "dispacciamento", ovvero un super-centro per il coordinamento di tutte le forniture alle utenze italiane e per l'approvvigionamento dall'estero. Era il punto di partenza di una riorganizzazione della frammentazione del sistema. Negli anni il sistema fu riordinato e la riorganizzazione effettuata allora tuttora costituisce lo scheletro operativo della configurazione attuale.
=== Il disastro del Vajont ===
L'Enel fu coinvolta nel [[Disastrodisastro del Vajont]], accaduto il 9 ottobre [[1963]] al [[bacino idroelettrico|bacino]] del [[Diga del Vajont|Vajont]], [[invaso]] artificiale sfruttato per produrre una grande quantità di [[energia idroelettrica]], sulle cui acque cadde una frana di ben 260 milioni di metri cubi. L'impianto era stato realizzato dalla [[Società Adriatica di Elettricità|Sade]] ede il 14 marzo 1963 era stato appena conferito nell'ambito del processo di nazionalizzazione alla neonata Enel. L'impatto della frana nel lago provocò delle ondate, entro e fuori la [[valle del Vajont]], che lambirono i paesi di [[Erto e Casso]] e che scavalcarono la [[Diga del Vajont|diga]], distruggendo i paesi a valle di [[Longarone]], Pirago, Rivalta, Villanova e Faè. Questo disastro costò la vita acausò circa duemila personevittime. L'Enel vennefu imputata al processo come società responsabile del disastro, aggravata dalla prevedibilità dell'evento. Nel 1964, anche la [[Montedison]] vennefu coinvolta nel processo, avendo acquisito la [[Società Adriatica di Elettricità|SADE]], costruttore dell'impianto.
<ref>{{cita web
|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/06/24/vajont-il-risarcimento-montedison.html
=== La diffusione dell'energia elettrica ===
Crescendo i consumi insieme alla rapida trasformazione delle abitudini di vita (ad esempio graziecon allala massiccia diffusione degli [[elettrodomestico|elettrodomestici]]), l'Enel raggiunsegiunse il risultato diad avere il secondo [[fatturato]] industriale italiano, dietro solo alla [[Fiat]].
Come impegno legislativo negliNegli anni successivi vennefu dato impulso alla cosiddetta "elettrificazione rurale", cioè all'espansione della rete elettrica nelle campagne; le asperità geografiche resero indubbiamente costosa questa l'operazione, richiedendo la realizzazione di un numero elevato di infrastrutture (dalle cabine alle linee palificate), garantendocon ill'obiettivo dirittodi all'energiaconnettere elettricaalla perrete la quasi totalità dei cittadini-utenti.
=== Crisi petrolifera ===
La crisi petrolifera internazionale che avrebbe condotto l'Italia alle politiche di "[[austerity]]" ([[1974]]), diede la stura a numerose ricerche su eventuali fonti alternative per la produzione di energia. L'Enel riprese gli studi sull'[[energia nucleare]] ede ottenne di poter costruire nuove centrali. Gli studi sulle altre energie, ad esempio sull'[[energia eolica]], pur da molto tempo oggetto di approfondite analisi, furono accantonati in favore del potenziamento delle vecchie centrali idroelettriche, a molte delle quali furono applicati dispositivi per il ripompaggio dell'acqua.<ref>Ripompaggio dell'acqua. Nelle centrali idroelettriche dotate di ''bacino'' sia ''a monte'' che ''a valle'' e in cui, per mezzo di pompe o turbine reversibili, si riporta l'acqua dal bacino ''a valle'' a quello ''a monte'' aiutando la rete di distribuzione nei momenti quotidiani di maggior richiesta di energia. Vedi la voce [[Centrale idroelettrica]].</ref>
MaL'austerity iprevedeva disaginumerose riguardaronoprescrizioni moltiper aspettiil dellacontenimento quotidianitàdei consumi: dalla chiusura anticipata dei negozi, a quella dei programmi televisivi,. a mille altri espedienti ancora, siSi emanarono norme eccezionali volte a ridurre drasticamente queii consumi sino a poco tempo prima tanto intensivamente sollecitati. I consumi calarono, ede il [[governo]] dispose un [[Energia nucleare in Italia#Il primo Piano Energetico Nazionale del 1975|piano energetico nazionale]] ([[1975]]) che in pratica segnava una decisa svolta verso il nucleare. Ma iI consumi calarono anche per effetto di un calo della produzione industriale, segnale di una crisi che da energetica diveniva ora economica generale; il riflesso sulla popolazione rese per una volta ben accette norme restrittive come quelle sul contenimento del consumo energetico, ad esempio per i riscaldamenti delle abitazioni (tuttora in vigore).
=== La scelta antinucleare ===
L'Italia restò, tra i principali paesi europei, quello maggiormente sbilanciato verso la produzione termoelettrica e pertanto risentì più degli altri dell'aumento del prezzo del petrolio. Quando erano in studio nuovi programmi sul nucleare, si verificò la sciagural'incidente della [[centrale nucleare]] ucraina di [[Černobyl']] (26 aprile [[1986]]), che causò il rigetto popolare di tale energia col [[referendum]] dell'8 novembre [[1987]]. BenchéPer la dirigenza e le maestranze fossero per la maggior parte favorevoli allo svilupporagioni di nuove centraliopportunità, l'Enel non prese posizione durante la campagna elettorale.
=== La "de-nazionalizzazione" ===
{{vedi anche|Decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79}}
Con la legge n. 9/1991, l'Enel fu autorizzata a costituire società operanti nei settori di sua competenza e, contemporaneamente, si aprì la strada a una certaprima liberalizzazione della produzione elettrica.
L'anno successivo, il [[Governo Amato I]], nell'ambito della ristrutturazione del bilancio dello Stato per via dell'enormedel debito pubblico cumulato, emanò il [[decreto legge]] 11 luglio [[1992]], n. 333, convertito nella [[legge]] 8 agosto 1992, n. 359, col quale l'Enel divenne una [[società per azioni]], il cui azionista unico era l'allora [[Ministero del Tesoro]].
Nel [[1999]], colil [[Governo D'Alema I]], con l'emanazione del [[Decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79]] (il cosiddetto ''decreto Bersani''), fu costituita in seno a Enel, viene costituita la società [[Terna (azienda)|Terna]], a cui sonofu conferiticonferita tuttila gli assetgestione della società relativi alla rete di trasmissione ad [[alta tensione]] e attività correlate, tra cuile ilquali quelle del centro nazionale di controllo doveper si gestiscel'amministrazione e monitorala verifica il sistema elettrico italiano e le interconnessioni con l'estero. Enel restarestò azionista unico di Terna finosino al 2004, mentre la gestione, per garantireragioni di la neutralità, vienefu affidata a un ente pubblico di nuova creazione: il Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale (GRTN). Successivamente, Terna èfu quotata in Borsa, mentre una quota del 30% è ceduta alla [[Cassa Depositi e Prestiti]].
=== Il monopolio e la libera concorrenza ===
La liberalizzazione del mercato elettrico è avvenuta nel [[1999]], con il cosiddetto [[Decreto Bersani (1999)|Decreto Bersani]], che ha avuto sicuramente una grossa influenza sullo sviluppo conseguente di Enel.
Il problema della posizione monopolistica dell'Enel nel mercato specifico dell'energia elettrica è stato sollevato con lo sviluppo delle tematiche giuridiche collegate ai principi di libera [[concorrenza (diritto commerciale)|concorrenza]]. La questione presentava qualche affinità con quella precedentemente affrontata per la [[Telecom Italia]], monopolista di stato nella [[telefonia]]. Per favorire la liberalizzazione, Enel è stata costretta a: cedere la gestione della rete di trasporto dell'energia elettrica ([[Terna (azienda)|Terna]]) e successivamente anche la proprietà, vendere ai suoi concorrenti centrali di produzione per 15.000 MW (una potenza pari a quella del Belgio) e la rete di distribuzione, con i relativi utenti, nelle principali città (Roma, Milano, Torino, Verona, Brescia, Trento, Modena, ecc.e altre) alle ex municipalizzate.
Attualmente operano sul mercato elettrico italiano, uno dei più liberalizzati d'Europa, circa 100 operatori, tra i quali i maggiori gruppi europei come le francesi [[Électricité de France|Électricité de France (EDF)]] e [[Gaz de France]]-[[SUEZ]], le tedesche [[E.ON]] e [[RWE AG]], le svizzere Alpiq<ref>[http://www.alpiq.it/chi-e-alpiq/cenni-storici-alpiq-italia/storia-di-atel/history-of-atel.jsp Alpiq Italia: La storia di Atel (Aar e Ticino SA di Elettricità)<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> e [[Repower]],<ref>[http://www.repower.com/it/it/gruppo-raetia-energie/in-breve/ Rezia Energia Italia - In breve<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> l'austriaca Verbund.<ref>{{en}}http://www.verbund.at/cps/rde/xchg/internet/hs.xsl/153_154.htm</ref>
=== Decentramento energetico ===
Dopo la privatizzazione di un unico ente centralizzato per la gestione dell'energia la cui produzione era concentrata in poche centrali di "taglia alta", si è iniziato a discutere di decentramento energetico per il quale ogni comunità dovrebbe produrre e utilizzare localmente l'energia di cui ha bisogno. L'ottica di questa politica energetica è la costruzione di impianti di media taglia, principalmente rinnovabili.
Enel è nel settore solare , che rappresenta in ogni caso un'opzione energetica di grande interesse per il futuro, anche dopo avere ceduto alla sua controllata Enel Green Power la centrale da 3,3 MW di [[Serre Persano]] ([[Salerno]]) e in Italia l'installazione di circa 50 MW fotovoltaici , con importanti progetti di crescita nei prossimi anni. A Priolo Gargallo (Siracusa) Enel ha avviato il progetto Archimede, un impianto solare termico sperimentale da 5 MW progettato insieme all'[[ENEA]]. Quest'ultimo impianto , inmira fasea di completamento, si basa su un'idea innovativa di sfruttamento dell'energia solare, consistente in un processo diuna integrazione industriale tra un impianto solare termodinamico e una centrale convenzionale con ciclo combinato a gas. Con [[Enel.si]],<ref>[http://www.enel.it/enelsi/index.aspx ENEL Green Team<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> l'azienda nel mercato fotovoltaico negli ultimi tre anni,Enel ha curatocurat l'installazione di oltrecirca 50 MW di impianti fotovoltaici per clienti industriali, terziario e domestici. ▼
L'ottica di questa politica energetica è la costruzione di impianti di media taglia, principalmente rinnovabili.
Enel Green Power gestisce 17 centrali eoliche, per una potenza complessiva di 331 MW.
▲Enel è nel settore solare, che rappresenta in ogni caso un'opzione energetica di grande interesse per il futuro, anche dopo avere ceduto alla sua controllata Enel Green Power la centrale da 3,3 MW di [[Serre Persano]] ([[Salerno]]) e in Italia l'installazione di circa 50 MW fotovoltaici, con importanti progetti di crescita nei prossimi anni. A Priolo Gargallo (Siracusa) Enel ha avviato il progetto Archimede, un impianto solare termico sperimentale da 5 MW progettato insieme all'[[ENEA]]. Quest'ultimo impianto, in fase di completamento, si basa su un'idea innovativa di sfruttamento dell'energia solare, consistente in un processo di integrazione industriale tra un impianto solare termodinamico e una centrale convenzionale con ciclo combinato a gas. Con [[Enel.si]],<ref>[http://www.enel.it/enelsi/index.aspx ENEL Green Team<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> l'azienda nel mercato fotovoltaico negli ultimi tre anni, ha curato l'installazione di oltre 50 MW di impianti fotovoltaici per clienti industriali, terziario e domestici.
{{cn|Nel campo delle fonti rinnovabili l'Italia è quinta come potenza installata, dopo Stati Uniti, Filippine, Indonesia, Messico, nella geotermia (con 31 impianti geotermoelettrici in Toscana e una produzione di 5,66 TWh nel 2013). In produzione segue gli Stati Uniti, Indonesia, Filippine, Nuova Zelanda e Messico, avendo ENEL perso il primato mondiale nel giro di un decennio. L'ulteriore sviluppo della produzione geotermoelettrica in Italia rappresenta un obiettivo importante della strategia di Enel Green Power.}}▼
L'energia eolica ha conosciuto uno sviluppo eccezionale negli [[Anni 2000|ultimi anni]] e si stima che nel prossimo futuro continui a crescere a un ritmo di circa il 30% l'anno. In Italia è stata la fonte che nell'ultimo decennio ha registrato il maggiore incremento. Attualmente Enel Green Power gestisce 17 centrali eoliche, per una potenza complessiva di 331 MW. E per le famiglie la società Enel.si ha lanciato da poco la nuova offerta del "minieolico": piccoli generatori eolici che possono alimentare una casa, una villetta, un agriturismo, ma anche piccole stazioni meteo, o addirittura imbarcazioni, a condizione che nell'area vi sia vento a sufficienza.
La fonte idroelettrica copre circa il 15% della domanda elettrica nazionale. Enel Green Power gestisce in Italia circa 270 centraline idroelettriche, per una potenza complessiva di 1.507 MW.
▲Nel campo delle fonti rinnovabili l'Italia è quinta come potenza installata, dopo Stati Uniti, Filippine, Indonesia, Messico, nella geotermia (con 31 impianti geotermoelettrici in Toscana e una produzione di 5,66 TWh nel 2013). In produzione segue gli Stati Uniti, Indonesia, Filippine, Nuova Zelanda e Messico, avendo ENEL perso il primato mondiale nel giro di un decennio. L'ulteriore sviluppo della produzione geotermoelettrica in Italia rappresenta un obiettivo importante della strategia di Enel Green Power.
Enel fa parte inoltre della piattaforma di ricerca europea dedicata alle reti intelligenti (''smart grids''), che permettono all'azienda di avere dati aggiornati in tempo reale e all'utente di interagire con la rete.
Inoltre gode di un importante contributo della fonte idroelettrica: che copre circa il 15% della domanda elettrica nazionale, grazie all'impegno di Enel nello sviluppo di questa fonte rinnovabile. E oggi, oltre a rendere più efficienti gli impianti esistenti, ENEL guarda con particolare interesse allo sviluppo dell'idro fluente<ref>Idro fluente. Impianto che non dispone di bacino a monte e viene installato lungo un corso d'acqua; principio usato in passato nei mulini ad acqua. Vedi la voce [[Piccolo idroelettrico]]</ref> che può diventare un contributo non trascurabile alla copertura della domanda elettrica. Gli impianti idroelettrici di piccola taglia sono caratterizzati da modalità costruttive e organizzative di scarso impatto sul territorio, possono essere gestiti anche da piccole comunità, nonché integrati in un uso plurimo ed equilibrato della risorsa acqua. Attualmente Enel Green Power gestisce in Italia oltre 270 centraline idroelettriche, per una potenza complessiva di 1.507 MW.
Ad{{cn|Dopo oggila èliberalizzazione Enel resta la più importantemaggiore azienda elettrica d'Italianazionale e la seconda ''azienda elettrica'' quotata d'Europa per capacità installata. Enel è un operatore integrato, attivo nella produzione, distribuzione e vendita di elettricità e gas. A seguito dell'acquisizione della compagnia elettrica spagnola Endesa, Enel è presente in 40 Paesi, con una capacità installata netta di circa 95.400 MW, e serve più di 61 milioni di clienti nell'elettricità e nel gas. Quotata dal 1999 alla Borsa di Milano, Enel è la società italiana con il più alto numero di azionisti, circa 1,2 milioni tra retail e istituzionali nel 2009. Enel è anche il secondo operatore nel mercato del gas naturale in Italia, con circa 2,7 milioni di clienti e una quota di mercato del 10% circa in termini di volume. }}▼
Enel fa parte inoltre della piattaforma di ricerca europea dedicata alle reti intelligenti (''smart grids''), le reti di distribuzione del futuro, che permetteranno al consumatore di interagire in tempo reale con la rete: conoscere il prezzo dell'energia. Decidere se consumare in quel momento o spostare i propri consumi in ore di minore carico, valutare l'opportunità di generare lui stesso l'energia per i propri consumi. Il risultato sarà una rete elettrica simile a una rete internet in cui i differenti utilizzatori, interrogandosi e scambiando le necessarie informazioni, potranno definire localmente i flussi di energia, nel rispetto dei vincoli tecnici e sicurezza.
▲Ad oggi è la più importante azienda elettrica d'Italia e la seconda ''azienda elettrica'' quotata d'Europa per capacità installata. Enel è un operatore integrato, attivo nella produzione, distribuzione e vendita di elettricità e gas. A seguito dell'acquisizione della compagnia elettrica spagnola Endesa, Enel è presente in 40 Paesi, con una capacità installata netta di circa 95.400 MW, e serve più di 61 milioni di clienti nell'elettricità e nel gas. Quotata dal 1999 alla Borsa di Milano, Enel è la società italiana con il più alto numero di azionisti, circa 1,2 milioni tra retail e istituzionali nel 2009. Enel è anche il secondo operatore nel mercato del gas naturale in Italia, con circa 2,7 milioni di clienti e una quota di mercato del 10% circa in termini di volume.
=== Altre operazioni ===
Nel [[2001]], [[Infostrada]] viene ceduta per 12 miliardi di euro dalla tedesca [[Mannesmann]] e poi accorpata a [[Wind Telecomunicazioni|Wind]], che già era una controllata di Enel.
Nel maggio [[2005]], Enel cede il 70% di Wind a [[Naguib Sawiris]], amministratore delegato del gruppo [[Orascom]], tramite una società veicolo (la Weather Investment S.r.l.). Nel dicembre del 2006, Enel ha perfezionato l'uscita dal settore delle telecomunicazioni con la cessione di un ulteriore 26,1% a Weather Investment S.p.A.
== Attività ==
Enel produce, distribuisce e vende elettricità e gas in tutta Europa, Nord America e America Latina.
Lavorano in Enel oltre 80.000 persone, che gestiscono un parco centrali molto diversificato tra [[Centrale idroelettricatermoelettrica|idroelettricotermoelettrico]], [[Centrale termoelettricanucleare|termoelettriconucleare]], [[Centrale nucleareidroelettrica|nucleareidroelettrico]], [[Centrale geotermoelettrica|geotermico]], [[Energia eolica|eolico]], [[Impianto fotovoltaico|fotovoltaico]] e altre fonti rinnovabili. {{cn|Circa il 44% dell'energia elettrica prodotta da Enel è priva di emissioni di anidride carbonica.}} Nel 2009 Enel ha conseguito ricavi per oltre 64 miliardi di euro (+4,7% sul 2008). Il [[Margine operativo lordo]] (MOL) si è attestato a 16 miliardi di euro (+12,1% sul 2008), mentre l'utile netto è stato di 5,4 miliardi di euro (+1,9% sul 2008).
Per prima al mondo, Enel ha sostituito presso quasi tutti i suoi clienti (32 milioni) i tradizionali contatori elettromeccanici con moderni contatori elettronici, i quali consentono una lettura dei consumi in tempo reale e una gestione a distanza dei contratti. Una innovazione indispensabile per lo sviluppo delle reti intelligenti che ha attirato l'interesse di molte ''utilities'' in tutto il mondo: in Spagna, Endesa è in procinto di installare 13 milioni di contatori elettronici ai suoi clienti. È stato inoltre utilizzato un sistema a [[Powerline|onde convogliate]] in collaborazione con l'americanala statunitense [[Echelon Corporation]].<ref>http://www.enel.it/eWCM/salastampa/comunicati/11086-1_PDF-1.pdf</ref>
Completata la fase di crescita internazionale, Enel è ora impegnata nel consolidamento delle attività acquisite e nell'ulteriore integrazione del suo [[business]].
== Presenza internazionale ==
{{c|manca la descrizione delle attività nelle fonti energetiche tradizionali, molto radicate|aziende|gennaio 2015}}
[[File:Enel world production sites.JPG|thumb|upright=1.8|Presenza del Gruppo Enel nel mondo]]
Dopo aver completato la vendita degli [[asset]] non core, Enel si è impegnata nella crescita all'estero nel settore dell'elettricità e del gas.
Con oltre {{M|30|G|W}} di impianti che utilizzano fonti energetiche rinnovabili (idrico, geotermico, eolico, solare e [[biomasse]]) in Europa e nelle Americhe, Enel è uno dei leader mondiali del settore. Inoltre, Enel è fortemente impegnata nella crescita nelle rinnovabili e nella ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie amiche dell'ambiente con molti progetti in Italia e all'estero.
Il 17 settembre 2008, Enel ha costituito [[Enel Green Power]], la società del Gruppo dedicata allo sviluppo e alla gestione della produzione elettrica da fonti rinnovabili nel mondo, società che produce circa 4.500 MW con impianti idrici, eolici, geotermici, fotovoltaici e a biomasse in Europa e nelle Americhe.
Enel è presente in Europa (Bulgaria, Francia, Grecia, Italia, Romania, Russia, Slovacchia e Spagna), in Nord America (Canada e Stati Uniti) e America Latina (Brasile, Cile, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Messico e Panama). Con la controllata [[Endesa]], la presenza di Enel siè estendepresente anche in [[Argentina]], [[Colombia]], [[Marocco]], [[Perù]] e [[Portogallo]].
=== Spagna e Portogallo ===
All'inizio di ottobre del 2007, Enel, assieme al partner spagnolo [[Acciona]], ha concluso positivamente un'Offertaofferta Pubblicapubblica congiunta sull'intero capitale di [[Endesa]], la principale azienda elettrica spagnola, arrivando a detenere congiuntamente il 92% del pacchetto azionario della utility spagnola (Enel 67%, Acciona 25%). Nel mese di febbraio del 2009 ha rilevato la quota di Endesa detenuta da Acciona per 11,1 miliardi di euro, portando la sua quota al 92,06%.<ref>[http://www.corriere.it/economia/09_febbraio_21/enel_conquista_endesa_dossena_fcbcd4d8-fff0-11dd-a585-00144f02aabc.shtml Acciona (Entrecanales) esce in cambio di impianti nelle rinnovabili per 2,9 miliardi. Mediobanca advisor]</ref> A dicembre [[2014]] Enel possiede il 70.14%<ref>{{cita web|url=http://www.endesa.com/en/accionistas/laaccion/participaciones|titolo= Significant shareholders and treasury shares |accesso=7 dicembre 2014}}</ref> del capitale azionario di [[Endesa]]. Inoltre, [[Enel Green Power]] gestisce impianti di generazione da rinnovabili in Spagna e Portogallo.
[http://www.endesa.es Endesa]
=== Francia ===
In [[Francia]], Enel ha acquisito [[Erelis]], controllata di Enel Green Power che dispone di 12 MW di impianti eolici in esercizio e progetti fino a 500 MW. Era inoltre presente nel settore nucleare con una quota del 12,5% del progetto di nucleare di nuova generazione [[European Pressurized Reactor]] (EPR) capitanato da [[Électricité de France|EDF]], il cui primo impianto (1.600 MW) è in costruzione a [[Flamanville (Bassa Normandia)|Flamanville]], in [[Normandia]]; tuttavia nel dicembre 2012 esce dal progetto chiedendo il rimborso delle spese anticipate<brref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/04/enel-abbandona-nucleare-in-francia-avra-rimborso-di-613-milioni/435762/ Enel abbandona il nucleare in Francia. Avrà un rimborso di 613 milioni - Il Fatto Quotidiano<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Era inoltre presente nel settore nucleare con una quota del 12,5% del progetto di nucleare di nuova generazione [[European Pressurized Reactor]] (EPR) capitanato da [[Électricité de France|EDF]], il cui primo impianto (1.600 MW) è in costruzione a [[Flamanville (Bassa Normandia)|Flamanville]], in [[Normandia]]; tuttavia nel dicembre 2012 esce dal progetto chiedendo il rimborso delle spese anticipate<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/04/enel-abbandona-nucleare-in-francia-avra-rimborso-di-613-milioni/435762/ Enel abbandona il nucleare in Francia. Avrà un rimborso di 613 milioni - Il Fatto Quotidiano<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.<br />
In Francia, Enel è anche presente nel settore delle rinnovabili con Enel Green Power che dispone di 68 MW di impianti eolici in esercizio e progetti fino a 500 MW.<br /> ▼
Nel settore del trading, Enel possiede il 5% della borsa elettrica francese [[Powernext]] ed è uno dei principali operatori nel trading, avendo venduto 3,3 TWh a grandi clienti francesi nel 2009.
▲In Francia, Enel è anche presente nel settore delle rinnovabili con Enel Green Power che dispone di 68 MW di impianti eolici in esercizio e progetti fino a 500 MW. <br />Nel settore del trading, Enel possiede il 5% della borsa elettrica francese [[Powernext]] ed è uno dei principali operatori nel trading, avendo venduto 3,3 TWh a grandi clienti francesi nel 2009.
[http://www.enel.fr Enel Erelis]
=== Bulgaria ===
In [[Bulgaria]], Enel ha acquisito nel marzo del 2003 il controllo di una delle principali centrali del Paese, [[Maritza East III]]: un impianto da 602 MW alimentato a lignite.
[http://www.enel.bg Enel Bulgaria]
=== Slovacchia ===
In [[Slovacchia]], Enel detiene il 66% della società elettrica [[Slovenske Elektrarne]], il primo produttore di energia elettrica della Slovacchia e il secondo dell'Europa centro-orientale, con una capacità produttiva di circa 5.345 MW e ben bilanciata tra nucleare, termoelettrico e idroelettrico.
[http://www.seas.sk Slovenske Elektrarne]
=== Romania ===
In [[Romania]], Enel è attivo nella vendita di elettricità tramite Enel Energie ed Enel Energie Muntenia e nella distribuzione di elettricità tramite [[Electrica Banat]], [[Electrica Distributie Dobrogea]] ed [[Electrica Muntenia Sud]]. Il Gruppo ha circa 2,6 milioni di clienti nel Paese.
[http://www.enel.ro Enel Romania]
=== Russia ===
== Principali azionisti ==
* [[Ministero dell'Economia e delle Finanze]] - 31,244%
* People's Bank of China - 2,071%
Tra il 2002 e il 2004 la conclusione del processo di riassetto previsto dal decreto Bersani, l'uscita da settore dell'acqua e la vendita del patrimonio immobiliare dell'azienda, permettono a Enel di mettere in atto una nuova [[strategia di focalizzazione]] sul [[core business]] dell'energia.
Il 30 luglio del 2008 Enel inaugura a Civitavecchia launa nuova centrale a carbone pulito, il cui progetto era partito alla fine del 2003. Si tratta di una riconversione di un vecchio impianto a olio combustibile. La nuova centrale ha una capacità totale di 1.980 MW, è composta da tre gruppi ed è in grado di soddisfare il 50% del fabbisogno di energia elettrica nel Lazio. Grazie alle migliori tecnologie utilizzate, lL'impianto riduce tutte le emissioni dell'88%, e le emissioni di anidride carbonica del 18% . Enel ha in progetto un'analoga riconversione a Porto Tolle (Rovigo), dove è ancora in corso l'iter autorizzativo. ▼
Enel si impegna in un processo di diversificazione delle fonti energetiche per ridurre la dipendenza dal petrolio e dal gas e, di conseguenza, anche il prezzo dell'energia.
▲Il 30 luglio del 2008 Enel inaugura a Civitavecchia la nuova centrale a carbone pulito, il cui progetto era partito alla fine del 2003. Si tratta di una riconversione di un vecchio impianto a olio combustibile. La nuova centrale ha una capacità totale di 1.980 MW, è composta da tre gruppi ed è in grado di soddisfare il 50% del fabbisogno di energia elettrica nel Lazio. Grazie alle migliori tecnologie utilizzate, l'impianto riduce tutte le emissioni dell'88%, e le emissioni di anidride carbonica del 18%. Enel ha in progetto un'analoga riconversione a Porto Tolle (Rovigo), dove è ancora in corso l'iter autorizzativo.
Per quanto riguarda il gas Enel ha concluso da qualche anno la realizzazione di 5 centrali a ciclo combinato che hanno sostituito gli impianti tradizionali a gas, aumentando l'efficienza e riducendo le emissioni. Enel, con la società Nuove Energie, sta inoltre portando avanti un progetto di realizzazione di un rigassificatore da 8 miliardi di metri cubi a Porto Empedocle (Agrigento), il cui iter autorizzativo è alla fase finale. L'impianto permetterà di importare il gas in Italia in forma liquida, attraverso apposite navi metaniere, riportarlo poi allo stato gassoso e immetterlo nella rete di distribuzione.
Per quanto riguarda il gas, Enel ha concluso la realizzazione di cinque centrali a ciclo combinato che hanno sostituito gli impianti tradizionali a gas.
Aumenta in questi anni anche l'attenzione agli aspetti etici, riconosciuta a livello mondiale con l'inclusione di Enel nei più prestigiosi indici borsistici che tengono conto dell'impegno delle aziende nella Corporate Social Responsibility.
Concluso l'adempimento degli obblighi previsti dalla legge italiana con la cessione di Terna (la società che gestisce la rete nazionale di trasmissione), Enel si dedica a una strategia di internazionalizzazione, finalizzando acquisizioni di grande importanza come quella di Slovenské elektrárne (SE), maggior produttore di energia elettrica della Slovacchia e secondo dell'Europa Centro-orientale, di alcune società di distribuzione in Romania, della Genco Russa Ogk 5 e della società elettrica spagnola Endesa.
A fine 2006 viene presentato un piano a favore dell'ambiente, che prevede investimenti per nuove fonti rinnovabili e per la ricerca e l'applicazione delle migliori tecnologie di abbattimento delle emissioni. In questo ambito, Enel èsi impegnata sul fronteoccupa della [[Cattura e sequestro del carbonio|cattura e sequestro dell'anidride carbonica]] con alcuni progetti d'avanguardia, tutti basati sulla tecnologia di cattura post-combustione. Considerati dalla Commissione Europea tra i più interessanti in questo filone, questi progetti hanno per obiettivo la generazione di elettricità da fonti fossili con "emissioni zero" tramite la cattura dei fumi esausti alla ciminiera e la separazione dell'anidride carbonica che, trasformata in liquido, potrebbe così essere stoccata in sicurezza in formazioni geologiche adatte come acquiferi salini o giacimenti esausti di metano o petrolio.
A fine [[2008]]/inizio [[2009]], Enel inizia a dismettere una serie di attività per ridurre l'indebitamento finanziario, aumentato negli ultimi mesi, per effetto dell'acquisizione del 92% del capitale di Endesa, tra cui Enel Linee Alta Tensione S.r.l. (rete di trasmissione elettrica ad alta tensione), ceduta da Enel Distribuzione S.p.A., nel dicembre [[2008]] a Terna S.p.A., ed Enel Rete Gas S.p.A.<ref>[http://news.excite.it/economia/600332/ENEL-AL-VIA-CESSIONE-RETE-GAS-DOMANI-AVVISO-VENDITA Enel: Al Via Cessione Rete Gas, Domani Avviso Vendita - Economia - Excite Italia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://newscontrol.repubblica.it/item/527981/enel-offerte-per-rete-gas-entro-29-12-vendita-a-3-2009 Kataweb NewsControl<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> (che manterrà comunque una quota di minoranza), il 29 maggio [[2009]] Enel Distribuzione cede per 480 milioni di euro l'80% di Enel Rete Gas alla cordata F2i Reti Italia S.r.l. formata da [[F2I Fondi Italiani per le Infrastrutture SGR S.p.A.|F2I]] (75%) ed [[Axa|Axa Private Equity]] (25%). Ora il contratto dovrà essere approvato da [[AGCM]] e da [[AEEG]].<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2009/05/enel-rete-gas-Axa-F2I.shtml?uuid=f86beb6c-4c3a-11de-b287-ce5e90524180&DocRulesView=Libero Enel cede 80% di Rete Gas a F2I e Axa - Il Sole 24 ORE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
== Le tariffe ==
L'Autorità per l'energia elettrica e il gas fissa ogni 3 mesi le tariffe del mercato tutelato sulla base dell'andamento dei prezzi dei combustibili. Una parte consistente della bolletta elettrica è composta di cosidette componenti di sistema e dall'accisa. A seguito della liberalizzazione del mercato elettrico anche per i clienti domestici, avvenuta il 1º luglio 2007, in alternativa alle tariffe del mercato tutelato, Enel ha proposto una serie di offerte commerciali.
A seguito della completa liberalizzazione del mercato elettrico anche per i clienti domestici, avvenuta il 1º luglio 2007, in alternativa alle tariffe del mercato tutelato, Enel ha lanciato una serie di offerte commerciali rivolte alle famiglie.
== Il Progetto E-mobility Italy ==
== Enel Cuore Onlus ==
Enel Cuore è launa [[ONLUS]] italiana, costituita da Enel per coordinare e gestire i fondi dell'azienda destinati alla [[beneficenza]] e alla [[solidarietà]]. Sostiene progetti nel campo dell'assistenza sociale, della [[salute]], dell'[[educazione]], e dello [[sport]].
I fondi dell'Associazione derivano dalle "liberalità" di Enel e di altre società da essa controllate. La Onlusonlus opera in Italia e all'estero e cooperando con le persone, gli enti [[non profit]], il mondo del [[volontariato]] e le istituzioni.
== Correnti musicali ==
L'iniziativa ''[[Correnti musicali]]'', voluta dall'azienda (che già dalnel [[2003]] ha dimostrato l'interesse per il panorama musicaleera divenendodiventata socio fondatore dell'Accademia Santa Cecilia), consiste nel trasformare le centrali elettriche in palcoscenici musicali. Gli artisti che si sono esibiti nel [[2010]] sono [[Patty Pravo]], [[Noemi (cantante)|Noemi]], [[Simone Cristicchi]] e [[Irene Grandi]].<ref>[http://www.enel.it/it-IT-static/eventi_news/news/2010/correnti_musicali/ Correnti musicali]</ref>
== Note ==
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