Restitutore analogico: differenze tra le versioni

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{{C|BibliografieIl etermine collegamenti"analogico" esternirisulta risultanoerrato: sospettisi è più volte discusso di autopromozionequesto nella pagina di discussione del progetto fotografia.|fotografia|maggio 20102015}}
{{W|architettura|arg2=fotografia|maggio 2015|Voce pesantemente fuori standard.}}
{{F|architettura|arg2=fotografia|maggio 2015}}
{{P|Si riportano solo due modelli di questo strumento che risultano sospetti di promozione o comunque POV.|architettura|arg2=fotografia|maggio 2015}}
[[File:autografo Wild A40.jpg|thumb|Restitutore Wild A40]]
Il '''restitutore analogico''' è uno speciale [[stereoscopio]] utilizzato nell'osservazione di [[Fotogramma metrico|fotogrammi stereometrici]].
 
== Caratteristiche ==
[[File:autografo Wild A40.jpg|thumb |Restitutore Wild A40 in dotazione, negli anni '80, al laboratorio di ''fotogrammetria architettonica'' della Facoltà di Ingegneria di Bari]]
==RestitutoreIl restitutore analogico== è in gradi di:
Il '''restitutore analogico''' è uno strumento ottico-meccanico in grado di
* ricostruire l'orientamento relativo dei [[Fotogramma metrico|fotogrammi stereometrici]] esistente nella ripresa effettuata o con il [[fototeodolite]] o la [[camera metrica]];
* osservare stereoscopicamente la stessa coppia di fotogrammi, su ognuno dei quali viene proiettata una marca di riferimento mobile;
* comandare manualmente, con l'aiuto di ruotismi, i movimenti dei due riferimenti sui fotogrammi;
* trasmettere i movimenti dei ruotismi ad un pantografo.
 
==Marca mobile==
Nell'osservazione stereoscopica, possibile grazie agli oculari del reestitutore, le marche di riferimento, proiettate sui fotogrammi, si fondono in un unico riferimento, chiamato [[Stereoscopio ad ingrandimento variabile|marca mobile]] che può spostarsi:
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* nella terza direzione '''y''', spostando orizzontalmente solo il riferimento di uno dei fotogrammi, in modo da ridurre o aumentare la distanza tra i riferimenti stessi. Questo spostamento viene comandato dal piede destro dell'operatore, tramite la rotazione di un disco.
Il piede sinistro dell'operatore, infine, comanda, tramite un pedale, l'abbassamento della punta scrivente dell'autografo.
 
=== Autografo Wild A2 ===
[[File:autografo Wild A2.jpg|thumb |Restitutore fotogrammetrico universale, in dotazione, negli anni '60, alla ''Sezione stereofotogrammetrica per il rilievo dei monumenti e degli ambienti urbani'' dell'Istituto di Architettura e Urbanistica della Facoltà d'Ingegneria di Bari.]]
[[File:autografo Wild A2.jpg|thumb|Restitutore fotogrammetrico universale]]
L''''autografo Wild A2''' è un restitutore universale, cioè in grado di ricostruire la posizione di fotogrammi comunque orientati. Nella foto riportata a destra è riportato l'autografo Wild A2 esistente, presso la ''Sezione stereofotogrammetrica per il rilievo dei monumenti e degli ambienti urbani'' dell'Istituto di Architettura e Urbanistica della Facoltà d'Ingegneria di Bari.
L'autografo Wild A2 è un restitutore universale, cioè in grado di ricostruire la posizione di fotogrammi comunque orientati.
in essa è facile notare l'operatore che:
 
* guarda negli oculari;
=== Autografo Wild A40 ===
* con la mano destra comanda la manovella posta a destra;
L''''autografo Wild A40''', riportato nella foto posta in alto, è un restitutore in grado di ricevere solo fotogrammi scattati nel rispetto del ''caso normale'', cioè con assi ottici delle camere metriche disposti ortogonalmente alla ''base''. Il suo funzionamento è analogo a quello del Wild A2, ma le operazioni per l'inserimento delle lastre, nel caso sia stato già tarato per una camera metrica (nel caso particolare la [[camera stereometrica|Wild C120]]), dura 5 minuti a differenza dei 20-30 minuti richiesti dal primo. Anche le operazioni di ''taratura'' erano abbastanza semplici, considerato che la ''camera stereometrica'' veniva fornita dalla casa costruttrice con una coppia di fotogrammi, derivanti dalla ripresa di un campo di prova. Questo era costituito da quattro mire, disposte a '''T''' su un terreno piano, le cui coordinate, nel sistema di riferimento della camera, avevano coordinate A(-9.40, 16), B(0.60,16), C(10.60, 16) e D(0.60, 6). Per ogni tipo di camera la ''taratura'' dell'autografo, prima di effettuare qualsiasi restituzione di fotogrammi della camera stessa, veniva fatta una sola volta. In pratica si sistemava sul pantografo un disegno planimetrico, in scala, dei quattro punti e si effettuava una verifica. In caso di risultati negativi, si procedeva alla correzione degli errori con l'uso di viti micrometriche, che intervenivano sull'eventuale convergenza delle lastre e sul possibile dislivello.
* con la mano sinistra quella posta a sinistra;
 
* con il piede destro il disco ruotante;
* con il piede sinistro il pedale per la registrazione grafica.
Le manovella di sinistra può comandare sia lo spostamento della ''marca mobile nella direzione '''y''' che '''z''' per cui il pantografo può registrare una planimetria o un'altimetria.
==Autografo Wild A40==
L''''autografo Wild A40''', riportato nella foto posta in alto, è un restitutore in grado di ricevere solo fotogrammi scattati nel rispetto del ''caso normale'', cioè con assi ottici delle camere metriche disposti ortogonalmente alla ''base''. Il suo funzionamento è analogo a quello del Wild A2, ma le operazioni per l'inserimento delle lastre, nel caso sia stato già tarato per una camera metrica (nel caso particolare la [[camera stereometrica|Wild C120]]), dura 5 minuti a differenza dei 20-30 minuti richiesti dal primo. Anche le operazioni di ''taratura'' erano abbastanza semplici, considerato che la ''camera stereometrica'' veniva fornita dalla casa costruttrice con una coppia di fotogrammi, derivanti dalla ripresa di un campo di prova. Questo era costituito da quattro mire, disposte a '''T''' su un terreno piano, le cui coordinate, nel sistema di riferimento della camera, avevano coordinate A(-9.40, 16), B(0.60,16), C(10.60, 16) e D(0.60, 6). Per ogni tipo di camera la ''taratura'' dell'autografo, prima di effettuare qualsiasi restituzione di fotogrammi della camera stessa, veniva fatta una sola volta. In pratica si sistemava sul pantografo un disegno planimetrico, in scala, dei quattro punti e si effettuava una verifica. In caso di risultati negativi, si procedeva alla correzione degli errori con l'uso di viti micrometriche, che intervenivano sull'eventuale convergenza delle lastre e sul possibile dislivello.
==Bibliografia==
* [http://www.levantebari.com/fcilrmis.htm Antonio Daddabbo ''Il rilievo stereofotogrammetrico'', Edizioni Levante, 1983, Bari]
 
==Video==
*[http://www.youtube.com/watch?v=4BikAcVQjzg Il rilievo dell'architettura ]
*[http://www.youtube.com/view_play_list?p=B1DD0B18707E2BB7 La restituzione fotogrammetrica ]
==Collegamenti esterni==
*[http://rilievo.stereofot.it/ricerca/IstArch/continuita/architettonica.html Fotogrammetria ]
*[http://rilievo.stereofot.it/studenti/tesi/buono/tema.html Il rilievo fotogrammetrico ]
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