Body of Proof: differenze tra le versioni
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Durante la presentazione mondiale di ''Body of Proof'' al [[Roma Fiction Fest]], il [[blog]]ger TuttoFaMedia ha recensito l'episodio pilota in maniera perlopiù deludente. Il blogger ha puntato il dito su «la scelta di non rischiare, di puntare così sfacciatamente sull'usato sicuro», con uno svolgimento della serie classico e prevedibile, dove in alcuni casi «tutto appare troppo meccanico». A suo dire «''Body of Proof'', semplicemente, rappresenta un salto all'indietro nel tempo telefilmico, un tempo lineare e facile, in cui tutto, compresa la protagonista, sembra essere assemblaggio di pezzi presi qua e là, dentro il grande "serbatoio seriale", ma senza quel guizzo che lo possa rendere davvero attraente: ''Body of Proof'' è un enorme [[déjà vu]]». L'unico punto a favore della serie viene individuato da TuttoFaMedia in [[Dana Delany]], che finalmente ottiene una serie da protagonista.<ref name=1rep/>
[[Aldo Grasso]] del ''[[Corriere della Sera]]'' non si è discostato molto dalle posizioni di TuttoFaMedia. Nello specifico, a proposito ''Body of Proof''
Su ''[[Europa (quotidiano)|Europa]]'', Stefania Carini ha sottolineato anch'essa la vicinanza di ''Body of Proof'' ad altre serie che mescolano ''[[Serie televisiva#Medical drama|medical drama]]'' e ''[[police procedural]]'' come ''CSI: Scena del crimine'' e ''[[Bones (serie televisiva)|Bones]]'', domandandosi per caso se «è arrivato un dottor House in versione femminile». Nonostante la trama, che anche a suo dire non si rivela troppo originale, la Carini dà comunque fiducia a ''Body of Proof'', e afferma che la serie «non cambia certo la storia della TV, ma ha un bel personaggio principale, che può offrire interessanti sviluppi. È una di quelle serie [...] che [potrebbero] durare a lungo. Pare infatti rientrare a pieno titolo in quella categoria estetica che potremmo definire del godibile. È una di quelle serie che si rendono sempre disponibili a una visione rilassata e rassicurante».<ref name=7rep/>
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