=== Mimmo ===
Il secondo protagonista è Mimmo, giovane ragazzo romano in viaggio con l'anziana nonna Teresa; seppur piena di acciacchi quest'ultima si dimostra ben più pronta d'intelletto e di spirito del nipote, il quale invece è un grosso "bamboccione", poco scaltro ma di buon cuore. La donna risiede a [[Vicenza]] (città che Mimmo confonde più volte con [[Verona]]) da sua figlia, la zia di Mimmo, ma il suo seggio d'appartenenza è a Roma; dato che l'anziana parente tiene molto a votare ''"pe' li comunisti"'', ma non sarebbe in grado di reggere un viaggio in treno, Mimmo decide di partire da Roma, andare in Veneto e riaccompagnare la nonna nella capitale per permetterle di votare. Dei due viaggi, verrà mostrato solo il secondo.
[[File:Bianco, rosso e verdone (mimmo).JPG|thumb|left|Mimmo, con la tipica espressione perplessa assunta quando si chiede ''"'n che senso?!?"'']]
Non appena Mimmo arriva a [[Vicenza]], iniziano i problemiprimi battibecchi: sua nonna soffre di problemi alle gambe, perciò il nipote è costretto a smontare il sedile passeggero anteriore della sua [[Fiat 1100|Fiat 1100 D]] verde e a caricarlo sul tettuccio. Durante il viaggio saranno costretti a varie soste, in primis per acquistare l'ingente scorta di medicine della quale la nonna necessita, apparentemente dimenticatedimenticata a casa, solo per scoprire poi che le medicine erano sul tettuccio dell'auto; cercando di farsi rimborsare Mimmo ottiene in cambio un buono, venendo deriso dalla nonna per la sua dabbenaggine. La coppia poi si ferma poinuovamente perché l'anziana donna deve prendereassumere un medicinale via iniezione intramuscolo, tuttavia la goffaggine di Mimmo non lo consente. In loro soccorso arriva un camionista di passaggio, detto ''er Principe'', che esegue con una insospettabile delicatezza l'iniezione e saluta i due ricordando allo scettico Mimmo che la mano ''"po' esse fero e po' esse piuma, oggi è stata piuma"''. Giunta la sera, i due si dirigono verso un albergo (lo stesso ove soggiorna Magda), dove Mimmo subisce il tentativo di abbordaggio di una prostituta mentre la nonna dorme; arrivati nel ''[[boudoir]]'' della meretrice, Mimmo ne intravede i peli pubici attraverso una boccia di vetro per pesci, scambiandoli per un paio di "mutande di pelo"; per lo spavento Mimmo rompe il vaso, venendo cacciato dall'adirata "professionista".
[[File:Bianco, rosso e verdone (er principe e 'nonna').JPG|thumb|left|Nonna Teresa insieme al ''Principe'']]
Al mattino, la coppia trova dentro l'auto il ''Principe'' addormentato, il quale è in fuga in quantoperché crede di aver ucciso un uomo in un incidente stradale (la "vittima" altri non è che Furio, il quale era semplicemente svenuto). Al primo casello, durante un controllo di routine, la goffaggine di Mimmo causa l'arresto del camionista. Arrivati al seggio, nonna e nipote litigano per via dei piccoli screzi avuti durante il viaggio, al che la nonna decide di non avere più niente a che fare con un nipote così ''fregnone'' da ''"nun distingue 'na sorca da 'n paio de mutande"'' e gli nega il casale di campagna che ella gli aveva promesso di lasciargli in eredità durante un precedente momento di raccoglimento avuto in un cimitero lungo la strada. Mimmo si pentirà poi amaramente di questo litigio, dato che l'anziana, probabilmente a causa delle vicessitudini patite durante il viaggio, spirerà all'interno della cabina elettorale (nell'indifferenza dei membri del seggio, troppo impegnati a dibattere della validità del voto).
=== Pasquale ===
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