Sa'id Pascià: differenze tra le versioni

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Era l'ultimo sopravvissuto tra i figli di [[Mehmet Ali]] e succedette a [['Abbās I d'Egitto]] dopo la morte di questi; il suo periodo di governo è ricordato soprattutto per aver dato il via allo scavo del [[canale di Suez]]. Saʿīd fu un buon amico dell'ingegnere francese [[Ferdinand de Lesseps]]: fu costui a convincere Saʿīd a promuovere la colossale opera dello scavo del canale.
Fu forse l'esterofilia di Saʿīd a fargli accettare il progetto proposto da [[Ferdinand de Lesseps]]; nel 1859 concesse i lavori per lo scavo alla ''[[Compagnia del Canale di Suez|Compagnie Universelle du Canal Maritime de Suez]]'' la quale secondo l'accordo avrebbe dovuto finanziarsi con lo sfruttamento di alcune terre demaniali e la sottoscrizione pubblica.</br />
L'accordo fu molto penalizzante per l'Egitto: era esso a dover fornire la mano d'opera, composta da contadini strappati con la forza dai loro campi; inoltre Saʿīd accettò di rinunciare ai diritti territoriali sulle due sponde del canale.
 
Nello stesso [[1859]] cominciarono i lavori di costruzione per il canale di Suez che sarebbero finiti nel 1869; purtroppo per le casse egiziane, furono pochi i privati che aderirono alla sottoscrizione pubblica per il finanziamento; l'entusiasta Saʿīd dovette dunque acquistare con soldi pubblici le azione della Compagnia ancora invendute.</br />
Saʿīd morì nel 1863, non potendo vedere il canale ultimato, infatti i lavori si conclusero sotto il governo del suo successore [[Isma'il Pascià]].