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Oltre alla coltura delle viti, dalla metà del [[XVIII secolo|secolo]] si era diffusa enormemente quella dei gelsi, piantati ai margini dei campi, in modo da non sacrificare le altre coltivazioni. I gelsi servivano ad alimentare i bachi da seta, che venivano dati dal padrone ai [[mezzadria|mezzadri]] insieme ai terreni da lavorare. All'allevamento dei bachi si dedicavano per lo più le donne e i bambini. L'esplodere della [[bachicoltura]] fece sorgere a Baraggia una [[filanda]] (l'altra era a [[Moncucco di Monza|Moncucco]]), dove si svolgeva la prima fase della lavorazione della seta: la [[trattura]], pratica che consisteva nel trarre dal [[bozzolo]] il filamento ed avvolgerlo sugli aspi<ref name=documenti/>.
 
Alla proclamazione del [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]], nel [[1805]], Cassina Baraggia aveva 516 residenti<ref name="lombardiabeniculturali.it">{{cite web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8012658/?view=toponimi&hid|title=Lombardia Beni Culturali. Istituzioni storiche. Comune di Cassina Baraggia, 1798-1809|language= Italian|accessdate=24 March 2015}}</ref>. Nel [[1809]], un [[Regio decreto-legge|decreto]] di [[Napoleone]] determinò la soppressione del comune, annettendolo a [[Carugate]]<ref name="lombardiabeniculturali.it"/>. Dopo il ritorno in Lombardia degli [[Impero austriaco|austriaci]] nel [[1816]], Cassina Baraggia riacquistò il suo antico ''status '' autonomo<ref>{{cite web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8012659/?view=toponimi&hid=|title=Lombardia Beni Culturali. Istituzioni storiche. Comune di Cassina Baraggia, 1816-1859|language= Italian|accessdate=24 March 2015}}</ref>. L'abitato crebbe poi discretamente, tanto che nel [[1853]] risultò essere popolato da 1240 anime, salite a 1268 nel [[1861]]<ref>{{cite web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8050528/?view=toponimi&hid=|title=Lombardia Beni Culturali. Istituzioni storiche. Comune di Cassina Baraggia, 1859-1866|language=Italian|accessdate=24 March 2015}}</ref>. Fu il [[Regio decreto-legge|Regio Decreto]] numero 3395, del 9 dicembre [[1866]], firmato da [[Vittorio Emanuele II]] a decidere la soppressione del municipio, annettendolo a quello di [[Brugherio]]<ref>{{citacite librobook |first= Manuela |last= Mancini |title= Brugherio: presente e passato |language=Italian|date= 1996 |publisher= Swan |___location= Milano}}</ref><ref>{{Cite web|autore = |url = http://www.comune.brugherio.mb.it/territorio/la-citt/la-storia/|title = Comune di Brugherio. Storia del territorio|language=Italian|accessdate = 29 January 2015}}</ref>. L'allora [[sindaco]] di Cassina Baraggia, [[Giovanni Noseda]], divenne dunque il primo sindaco di [[Brugherio]]<ref>{{Cite web |url = http://www.comune.brugherio.mb.it/comune/amministrazione/i-capi-dellamministrazione-comunale-dal-1866-ad-oggi/|title = Comune di Brugherio. Capi dell'amministrazione dal 1866 ad oggi|language= Italian|accessdate = 29 January 2015}}</ref>.
 
== Note ==