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'''Moncucco''' è stato un [[comune]] italiano autonomo fino al 30 marzo 1871, giorno in cui con un decreto regio divenne frazione del neonato comune di [[Brugherio]], istituito nel 1866<ref name=tribuzio>{{
==Storia==
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==== Le ipotesi etimologiche ====
L'origine del nome Moncucco è discorde, alcuni lo fanno risalire al francesismo ''mon cucco'' (mio cucco), retaggio delle invasioni galliche utilizzato per indicare l'uccello cuculo<ref name=mancini>{{
==== Antichità e Medioevo ====
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Nel 1578 è testimoniata la presenza di consoli a Brugherio: probabilmente essi esistettero anche per la località maggiore di Moncucco. Sempre nel 1578 [[San Carlo Borromeo]], arcivescovo di Milano, attuò un piano di decentramento dei poteri dell'arciprete di Monza mediante la costituzione di nuove parrocchie: fino all'anno sopraddetto nelle città e nelle campagne immediatamente fuori Monza vi era solo la parrocchia di San Giovanni ad officiare il sacramento del Battesimo. La prima chiesa che l'arcivescovo trasformò in parrocchia fu quella di [[Chiesa_di_San_Bartolomeo_(Brugherio)|San Bartolomeo]], il 15 giugno 1578, quando venne a Brugherio, dopo aver visitato Monza. Dalla relazione di una visita del cardinale [[Federico Borromeo]] alla chiesa di San Bartolomeo, si evince che nella parrocchia di San Bartolomeo venne inclusa anche Moncucco, che a quel tempo aveva cinquantasette abitanti. La popolazione, che nella seconda metà del XVI secolo era cresciuta nonostante la [[peste]] del 1576-77, negli anni '30 del XVII secolo subì un notevole arresto dovuto proprio al ritorno della peste nel 1629-30. Nel 1648 il feudo di Monza fu messo in vendita da Antonio e Girolamo [[de Leyva]] (i de Leyva detenevano il feudo di Monza almeno dal 1541, quando era conte Luigi de Leyva) a Giambattista [[Durini]] e ai suoi fratelli. I Durini tennero il feudo di Monza fino al 1781, quando rinunciarono alla giurisdizione perché troppo onerosa<ref name= tribuzio/>.
La crisi provocata dalla [[guerra dei Trent'anni]], dalla peste e dalle invasioni dei soldati e la forte tassazione peggiorarono le condizioni delle popolazioni di Moncucco e della zona di Brugherio, portando le proprietà a frazionarsi sempre più, come testimoniato dai rilevamenti ordinati per il nuovo catasto da [[Carlo VI d'Austria]], che dal 1721 possedeva i territori spagnoli in Italia. Una mappa disegnata nel 1721 per il catasto carolino mostra le dimensioni di Moncucco con Bettolino Freddo, Cassina Pobbia, [[Cascine_di_Brugherio#Dorderio|Dorderio]], [[Cascine_di_Brugherio#Guzzina|Cassina Guzzina]], [[Cascine_di_Brugherio#San_Cristoforo|San Cristoforo]] e [[Cascine_di_Brugherio#Moia|Moglia]] (considerati tutti Corte di Monza, ma comuni distinti e separati, uniti semplicemente perché fu fatta una sola misurazione), e tutte le coltivazioni in esso presenti<ref>{{
Nel 1769 la Giunta del Censimento stabilì l'aggregazione di tanti piccoli comuni sotto Moncucco, nonostante il parere contrario di questi: San Cristoforo, Moglia, Dorderio, Guzzina, Pobbia, Malnido (prima sotto Monza) e Bettolino Freddo finirono così raggruppati sotto Moncucco. A metà del XVIII secolo la popolazione di tutti questi piccoli comuni era di 236 persone, di cui ben 117 solo a Moncucco. L'esiguo numero è dovuto al carattere agricolo della zona, che aveva pochi abitanti ed isolati: l'agricoltura infatti restò sempre l'attività principale di Moncucco, che non possedeva né mulini né attività di mercanti. Si ha notizia di un'infrazione, da parte di Moncucco, dell'antica legge del 1470 di [[Galeazzo Sforza]] che stabiliva il numero massimo di gelsi per ogni cento pertiche: evidentemente la [[bachicoltura]] e la produzione della seta erano ancora fiorenti durante il governo austriaco<ref name= tribuzio/>.
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Con la dominazione francese (1796-1814) sparirono le pievi e il territorio venne organizzato in dipartimenti, distretti e cantoni: Monza fu inserita nel Dipartimento di Olona. Il 13 gennaio 1812 Moncucco venne aggregato a Monza insieme a Brugherio e San Damiano. Con la Restaurazione ci furono altri cambiamenti, e il territorio venne riorganizzato in province e distretti: Monza faceva parte della Provincia di Milano. Nell'Ottocento Moncucco restò un comune prevalentemente agricolo, nel quale però tra il 1751 e il 1856 si diffuse enormemente la già praticata coltura del gelso. La filanda di Moncucco si trovava sul lato sinistro di [[Villa Sormani]] e consisteva in un portico<ref name= tribuzio/>.
Tra il 1855 e il 1873 i comuni già censiti vennero nuovamente misurati e rilevati con la produzione di nuove mappe<ref>{{
====Da Comune a frazione====
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[[File:16BrugherioVillaSormani.JPG|thumb|271x271px|Villa Sormani-Andreani]]
{{Per approfondire|Villa Sormani}}
Edificata nel Settecento sopra un'antico castello, è l'esempio perfetto di "villa di delizia", residenza di campagna che si diffuse a nord-est di Milano nei primi decenni del Settecento. Esempio di barocchetto lombardo, la villa di proprietà del marchese Silva passò nel 1733 al nobile spagnolo Don Carlo Bolagnos, a cui nel 1779 subentrarono gli Andreani. Nel 1817 la villa divenne proprietà della famiglia Sormani; nel 1913 dei Verri ed infine degli Stanzani, che negli anni Ottanta vendettero parte della villa a privati<ref name=luoghi>{{
===Chiesa di S.Lucio===
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== Bibliografia==
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== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni==
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