Rocca dei Rossi (Roccabianca): differenze tra le versioni

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{{Infobox struttura militare
|Nome = Rocca dei Rossi
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<ref name="La storia">{{cita web|url=http://www.roccabiancaweb.it/ita/storia.asp|editore=roccabiancaweb.it|titolo=La storia|accesso=7 dicembre 2015}}</ref> che nel [[1413]] furono insigniti del castello di Rezinoldo da parte dell'imperatore [[Sigismondo di Lussemburgo]]. Tre anni dopo Antonio Pallavicino riconquistò la fortezza e la fece completamente distruggere.<ref name="Castello Roccabianca">{{cita web|url=http://geo.regione.emilia-romagna.it/schede/castelli/index.jsp?id=2109&pagina=1|editore=geo.regione.emilia-romagna.it|titolo=Castello Roccabianca|accesso=7 dicembre 2015}}</ref>
 
Per risolvere l'annosala decennale contesa fra i Rossi ed i [[Pallavicino]], nel [[1449]] il [[duca di Milano]] [[Francesco Sforza]] insignì ufficialmente del feudo i primi.<ref name="La storia"/> L'anno successivo [[Pier Maria Rossi]] avviò i lavori di costruzione della nuova imponente fortificazione, che si conclusero intorno al [[1465]]<ref name="Castello di Roccabianca parma">{{cita web|url=http://turismo.comune.parma.it/it/canali-tematici/scopri-il-territorio/arte-e-cultura/castelli-torri-campanili/castello-di-roccabianca|editore=turismo.comune.parma.it|titolo=Castello di Roccabianca|accesso=7 dicembre 2015}}</ref>; il castello fu da allora detto di Roccabianca, probabilmente in onore di [[Bianca Pellegrini]], amante del condottiero, che la ricevette in dono nel [[1467]], anche se alcuni storici ritengono che il nome derivasse dalla colorazione dell'intonaco che rivestiva già allora le facciate.<ref name="La storia"/>
 
Nel [[1481]] Gian Quirico Sanvitale riuscì ad ottenere l'appoggio di [[Ludovico il Moro]] per la legittima restituzione della [[Rocca dei Sanvitale (Noceto)|Rocca di Noceto]], occupata da oltre trent'anni da Pier Maria Rossi;<ref>{{cita web|url=http://geo.regione.emilia-romagna.it/schede/castelli/index.jsp?id=2418|editore=geo.regione.emilia-romagna.it|titolo=Castello Noceto|accesso=7 dicembre 2015}}</ref> in vista degli scontri, il conte fortificò tutti i suoi numerosi castelli, ma l'intervento non fu sufficiente; l'anno seguente anche la rocca di Roccabianca fu attaccata e capitolò, senza tuttavia patire grossi danni; Ludovico il Moro assegnò il feudo al marchese Gian Francesco Pallavicino.<ref name="Castello Roccabianca"/>
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[[File:Roccabianca-castello1.jpg|thumb|left|L'antico rivellino a presidio dell'ingresso esterno]]
[[File:Roccabianca-castello2.jpg|thumb|I resti delle mura esterne]]
Il castello, frutto nei secoli di ampliamenti e modifiche, si sviluppa su una pianta rettangolare, attorno ad un ampio cortile centrale, dominato dalla possente mole del [[mastio]]; completamente circondato da un fossato, presenta due imponenti torri angolari, che aggettano in corrispondenza dei due spigoli nord e sud.<ref name="Castello di Roccabianca preboggion">{{cita web|url=http://www.preboggion.it/Castello_di_Roccabianca-Castello.htm|editore=preboggion.it|titolo=Castello di Roccabianca|accesso=7 dicembre 2015}}</ref>
 
Sul fronte sud-orientale la rocca è preceduta dai resti dell'antica cinta muraria esterna in laterizio, leggermente speronata, ancora perfettamente distinguibile in tutta la porzione meridionale seppur inglobata all'interno delle abitazioni private aggiunte nei secoli; si conserva tuttora integro il motivo decorativo in mattoni che corre lungo lo sviluppo delle pareti più esterne, mentre i [[Merlo (architettura)|merli]] che in origine le coronavano sono solo parzialmente visibili all'interno della muratura del tratto intermedio; al centro emerge ancora l'antico [[rivellino]], innalzato a protezione dell'ampio ingresso ad [[arco a sesto acuto]].<ref name="Castello di Roccabianca preboggion"/>
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Le facciate in laterizio della rocca, parzialmente intonacate nel colore bianco, mostrano con evidenza il forte carattere difensivo della struttura, speronata e ricchissima di [[beccatelli]] con [[caditoie]]; un loggiato si apre in sommità sia sul fronte principale che sui lati, mentre al centro del prospetto anteriore è posizionato il portale d'accesso ad arco a sesto acuto, preceduto da un ponticello in laterizio che sostituisce il [[ponte levatoio]], la cui antica esistenza è tradita dalla presenza delle due alte fessure che ne ospitavano i [[bolzone|bolzoni]].<ref>{{cita web|url=http://www.icastelli.it/castle-1235755307-castello_di_roccabianca-it.php|editore=icastelli.it|titolo=Castello di Roccabianca|accesso=7 dicembre 2015}}</ref>
 
All'interno del cortile, sul lato opposto all'ingresso si innalza il massiccio mastio su due livelli, dalla cui sommità si apredomina unl'ampia visuale sullaintera pianura circostante;<ref name="Il fantasma di Roccabianca?">{{cita web|url=http://www.esoterismoemisteri.com/il_fantasma_di_roccabianca.html|editore=esoterismoemisteri.com|titolo=Il fantasma di Roccabianca?|accesso=7 dicembre 2015}}</ref> di fronte, si apre sulla corte il loggiatoportico d'onore, che si innalza su un ampio colonnato in laterizio con capitelli a cubo scantonato, a sostegno degli [[archi a tutto sesto]]; le pareti e le [[volte a crociera]] sono decorate da pregevoli affreschi quattrocenteschi, riportati alla luce verso la fine del [[XX secolo]], raffiguranti stemmi araldici dei Rossi all'interno di intrecci vegetali, tra cui numerosi [[Mespilus germanica|nespoli]], considerati simboli di fedeltà amorosa, legati da nastri che riportano il motto "Già acerbo, ora dolce che maturo".<ref name="La Rocca dei Rossi">{{cita web|url=http://www.mondopiccolo.it/web/it/?page_id=265|editore=mondopiccolo.it|titolo=La Rocca dei Rossi|accesso=8 dicembre 2015}}</ref>
 
=== Sale interne ===
==== Sala di Griselda ====
Dal portico si accede alla ''Sala di Griselda'', le cui pareti sono decorate con un ciclo di affreschi incentrato sul tema della centesima novella del [[Decameron]] del [[Boccaccio]], che racconta la storia immaginaria di Griselda, modesta contadina che sposò Gualtieri, marchese di [[Saluzzo]], al quale dimostrò sempre lealtà e fedeltà nonostante le dure prove psicologiche cui erafu sottoposta;<ref name="Calendario eventi Castello di Roccabianca"/> le 24 scene oggi presenti furono realizzate fra il [[1997]] ed il [[1999]] dal pittore fidentino Gabriele Calzetti, in quanto le pitture originali, realizzate all'epoca di costruzione del castello probabilmente da Nicolò da Varallo, furono rimosse nel [[1897]] e trasferite nel [[Castello Sforzesco]] di [[Milano]].<ref, name="Castelloove dituttora Roccabiancasi emilia romagna"trovano.<ref>{{cita web|url=http://www.cittadarte.emilia-romagna.it/luoghi/parma/castello-di-roccabianca|editore=cittadarte.emilia-romagna.it|titolo=Castello di Roccabianca|accesso=8 dicembre 2015}}</ref>
 
La stessa sorte toccò al ciclo diagli affreschi che decoradecorano la volta lunettata che ricopre la sala, raffiguranteraffiguranti un ciclo astrologico, che secondo alcune interpretazioni rappresenterebbe l'[[oroscopo]] di Pier Maria Rossi.<ref name="La Rocca dei Rossi"/>
 
==== AltreAltri saleambienti ====
Al piano terreno sono presenti altri ambienti pregevolmente decorati, risalenti ai periodi di dominazione da parte dei Pallavicino e dei Rangoni:
* Sala dei Feudi;
* Sala dei Paesaggi;
* Sala dei Quattro Elementi.<ref name="Castello di Roccabianca"/>
 
Al piano nobile la rocca presenta quattro sale arredate con mobilio antico e soffitti a cassettoni lignei, fra cui il Salone del Camino, che in origine era adibito a teatrino di corte.<ref name="Castello di Roccabianca"/>
 
Nell'angolo nord-ovest del castello, al livello terreno, si trova inoltre la Sala Rangoni, decorata con stucchi e dipinti risalenti al [[XVI secolo|XVI]] e [[XVII secolo]].<ref name="Castello di Roccabianca"/>
 
Gli ampi locali interrati coperti da volte a crociera erano in origine in parte destinati a scuderie; oggi le cantine del mastio sono utilizzate per la stagionatura di [[culatello|culatelli]] ed altri salumi, mentre i sotterranei della rocca sono adibiti all'invecchiamento dell'aceto balsamico in botti di rovere, oltre che di distillati.<ref name="La Rocca dei Rossi"/>
 
=== Percorso di visita ===
Il castello è aperto al pubblico dal 2003 e fa parte del circuito dei castelli dell'[[Associazione dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza]].<ref name="Calendario eventi Castello di Roccabianca"/>
 
Risultano visitabili, oltre alla corte interna con il portico d'onore, la Sala di Griselda, la Sala dei Feudi, la Sala dei Paesaggi, la Sala dei Quattro Elementi, la cantina del mastio, la torre del mastio, la sala dei tini, la Sala Rangoni, le cantine sotterranee, la sala degustazione, il museo della distilleria ed infine quattro ambienti del piano nobile, tra cui il Salone del Camino.<ref name="Castello di Roccabianca"/>
 
== Note ==