Stardust@home: differenze tra le versioni
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== Storia ==
Da febbraio a maggio 2000 e da agosto a dicembre 2002, la sonda ha estratto il suo "Stardust Interstellar Dust Collector" (SIDC), uno strumento formato da una serie di blocchi di aerogel avente una superficie totale di circa 0,1 m², per la raccolta della polvere interstellare. Lo strumento è infatti composto da 130 blocchi di spessore 1 e 3
I campioni raccolti dalla sonda sono stati inviati a terra per mezzo di una speciale capsula, atterrata il 15 gennaio [[2006]] e portata nel [[Johnson Space Center]]. Il progetto ha iniziato a fornire dati per l'analisi il 1º agosto [[2006]].
== Obiettivo ==
Per individuare gli impatti delle particelle di polvere interstellare sarebbe necessario ispezionare visivamente più di 700.000 "campi" di blocchi di aerogel, opportunamente ingranditi<ref>{{
Il progetto Stardust@home ha come obiettivo quello di distribuire tra un grande numero di volontari il compito di individuare le tracce lasciate dalle particelle interstellare. A differenza dei progetti di [[calcolo distribuito]], Stardust@home non utilizza la potenza di calcolo dei computer dei partecipanti, ma richiede ai partecipanti stessi di classificare le immagini, ossia di svolgere un compito che non sarebbe possibile svolgere automaticamente.
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Come incentivo per i volontari, il progetto permette al primo scopritore di una particella interstellare verificata di assegnarle un nome. Inoltre lo scopritore apparirà come coautore dell'articolo scientifico che annuncerà la scoperta della particella.
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{en}} [http://stardustathome.ssl.berkeley.edu/ stardust@home], sito ufficiale
* {{
* {{en}} [[:n:en:Keep your eyes peeled for cosmic debris: Andrew Westphal about Stardust@home|Keep your eyes peeled for cosmic debris: Andrew Westphal about Stardust@home]]
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