Unità ingegneristica: differenze tra le versioni

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In passato tutti gli [[strumento di misura|strumenti]] erano realizzati e [[calibrazione|calibrati]] in modo da rendere direttamente disponibile alla lettura [[scala graduata|scale]] che esprimevano i valori nell'appropriata unità di misura; esempio: un [[calibro]] aveva (e ha ancora) una scala graduata in millimetri (frazione dell'unità di misura della lunghezza, il metro). Ovviamente oggi, ovunque sua possibile, si fa lo stesso.
 
Recentemente però, con la diffusione dei trasduttori, specie quelli elettrici/elettronici, le cose si sono un po’po' complicate. I trasduttori traducono il valore della grandezza misurata in un valore in un'altra grandezza, quasi sempre di natura elettrica, e la misura deve essere effettuata attraverso un [[visualizzatore (metrologia)|visualizzatore]] o un [[strumento registratore|registratore]] che legge quest'ultima. Si arriva così a fare una "lettura diretta" con un'unità di misura (tipicamente volt o ampere) che non esprime direttamente il valore del [[misurando]] in un'unità di misura adeguata.
 
Un semplice esempio potrebbe essere la misura di una [[pressione]] di un circuito idraulico, realizzata con un sistema di misura composto da un trasduttore di pressione e un [[multimetro|tester]]. La pressione del circuito viene convertita in un segnale in tensione dal trasduttore; l'uscita del trasduttore viene collegata all'ingresso del tester (preventivamente [[settaggio|settato]] per leggere una tensione elettrica). A questo punto l'utilizzatore farà la lettura della pressione in termini di volt (che non è ovviamente un'unità di misura della pressione). Infine, basandosi sulle specifiche tecniche del costruttore o sul foglio di [[taratura]] più recente, l'utilizzatore dovrà convertire la lettura (in volt) nell'equivalente unità di misura di pressione (es. in bar).