Leadership: differenze tra le versioni
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* '''Partecipazione''': viene definita come un rapporto egualitario nel quale i dipendenti vengono incoraggiati a condividere le responsabilità del superiore nella soluzione dei problemi. Si ritiene che questo stile di leadership risulti più efficace in situazioni caratterizzate da tecnologia di tipo «influenza»: cioè nelle quali i compiti dei subordinati comportano l'esercizio di una "influenza" o di un controllo sul comportamento di altre persone. Ne costituiscono esempi tipici: il ruolo dei capi, dei politici e dei venditori.
* '''Autonomia''': viene definita come un rapporto nel quale non viene esercitato sui dipendenti alcun controllo; il superiore fornisce soltanto informazioni e un supporto amministrativo ai dipendenti per aiutarli a svolgere i loro compiti. I dipendenti sono liberi di scegliere i compiti da svolgere e le modalità del loro svolgimento. Si ritiene che questo tipo di leadership sia più efficace per i compiti «creativi», che comportano la creazione di sistemi complessi o di idee, attività nelle quali si richiede originalità.
Questo schema integrato, quindi, sembra rappresentare una sintesi efficace delle più importanti conoscenze acquisite fino ad oggi sulla leadership sotto il profilo sociologico. Per quanto riguarda il metodo storiografico, invece, appare prevalente l'approccio comparato alle biografie dei singoli personaggi, investiti di un ruolo di ''leader'' in una singola fase storica<ref>Ionescu, Ghiţa, ''Leadership in an interdependent world : the statesmanship of Adenauer, de Gaulle, Thatcher, Reagan and Gorbachev'' n.p.: Longman, 1991.</ref>.
== Leadership formale e Leadership informale ==
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