ARP Explorer: differenze tra le versioni
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Si tratta di uno strumento prodotto in pochissimi esemplari e pertanto è considerato molto raro dai collezionisti.
L'ARP Explorer utilizzava una tastiera a 3 ottave (Do-Do), un [[Oscillatore controllato in tensione|VCO]] (cod. 4027-1) identico a quelli impiegati sull'[[ARP 2600]], un [[Voltage-controlled filter|VCF]] (cod. 4034), un [[LFO]], un generatore di inviluppo [[ADSR]] e alcuni effetti per il controllo e la modulazione. Il contenitore era in lamiera d'acciaio come da tradizione ARP, le fiancate in legno e il fondo in masonite. All'interno trovavano posto tre circuiti stampati più l'alimentatore; il cablaggio era minimo ed estremamente ordinato.
Nella sezione di generazione del suono, è interessante la presenza di un circuito modellatore della forma d'onda che, mediante una elementare ma perfetta [[Sintesi additiva (musica elettronica)|sintesi additiva]], ottenuta con l'impiego di matrici resistive di precisione, era in grado di generare un segnale a dente di sega partendo dalle forme d'onda quadra ottenute da un divisore di [[Ottava (musica)|ottava]] binario. La sezione ''preset'' dello strumento permetteva di scegliere fra le seguenti forme d'onda, sommabili con interruttori on/off:
* dente di sega (''BRASS'')
* onda quadra (''HOLLOW'')
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* [[Pulse-width modulation|PWM]] (''FUZZ'')
* [[rumore bianco]]
La forma d'onda ''FUZZ'' era composta da un'onda rettangolare, il cui [[duty cycle]] veniva modulato dall'inviluppo ADSR ad ogni pressione di un tasto, ottenendo quindi un effetto diinamico della
Erano inoltre disponibili quattro ''piedature'': 16' (''BASS''), 8' (''TENOR''), 4' (''ALTO'') e 2' (''SOPRANO''), sommabili con [[Interruttore|interruttori]] on/off.
Il filtro era un low-pass da 24dB/oct e si trattava del noto circuito detto ''transistor ladder'', originario della [[Moog music|Moog Music]], dal quale era stato pressoché copiato, già a partire dal VCF cod. 4012. A seguito di questo problema, la Moog Music rinunciò ad intentare una causa legale, accordandosi con ARP Instruments per percepire una quota per ogni strumento ARP venduto equipaggiato con tale modulo. Per questa ragione, ben presto venne sviluppato il VCF 4072 e, poco dopo, il ben più diffuso VCF 4075<ref>{{Cita web|url=http://www.till.com/arptech/modmain.htm|titolo=ARPtech - Submodules|accesso=2016-02-27|sito=www.till.com}}</ref>.
I controlli relativi al filtro comprendevano;
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* interruttore Portamento
* manopola Pitch Bend, con escursione di un'ottava in più o in meno e dotata di una zona neutra al centro, per facilitare l'intonazione durante le esibizioni live
Ultimo controllo, la manopola di [[intonazione]] generale, che si trovava in alto a destra sul pannello frontale.
L'ARP Explorer, pur derivando dal Pro Soloist e quindi essendo orientato ai timbri preselezionati, permetteva di avvicinare il musicista tradizionale alla creazione di suoni originali; il ricco manuale dell'utente esplorava in modo didattico la modalità di creazione dei suoni in natura e ne presentava le possibili analogie con lo strumento, fornendo una quantità di esempi pratici. La dotazione di elementi per la generazione del suono era comunque di tutto rispetto, permettendo quindi l'impiego come synth per la creazione di nuove interessanti timbriche, ben oltre lo scopo puramente didattico.
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