Compagnia dell'Immacolata Concezione: differenze tra le versioni
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n°9- Nel recinto delle mura di questo convento ritrovasi l’oratorio della [[Compagnia]] dell’[[Immacolata Concezione]] di Maria, la quale nella di lui chiesa tiene anche; la sua cappella fabbricata a spese dei confrati a cagione dell’aggregazione fatta con questo Convento negli atti del notar Filippo Mercadante, nel 1 luglio, 8 ind. 1595, o 9 ind.1596; dietro di che la fondazione di questa Compagnia allora [[Confraternita]] colla sua Cappella si effettuò per pubblico atto in Notar Antonino Vaccaro li 9 Gennaio Xind. 1596. In detta Cappella vi è il quadro dell’Immacolata Signora con cornice di marmo rosso e nel tetto di essa Cappella vi sono 34 quadri dei Santi, e nel mezzo vi è altro quadro di Maria SS. Immacolata con sua cornice dorata, il quale tetto si coprì di detti quadri nell’anno 1613, a spese delli confrati della Concezione, avendo fatto fare ognuno il suo quadro per devozione con scrivergli anche il suo nome.[1]
Con queste parole lo storico alcamese descrive la presenza della Compagnia e della Cappella con annesso oratorio nella [[chiesa di San Francesco
La fondazione probabilmente si deve all’attivo Padre Giuseppe Terrana, Guardiano del Convento per parecchi anni: un gruppo di uomini si impegnava a formare la Confraternita regolata da alcuni Capitoli che poi andranno a confluire in quelli più recenti. Dopo un anno dalla prova, il 30 luglio 1596, l’atto venne rinnovato: il convento era rappresentato dal Padre Giuseppe Terrana in qualità di Guardiano e col consenso della Comunità composta dai PP. Nicolò Badalucco, Palma Pietro, Nicolantonio Centorbi e Fra’ Vincenzo Sutera.
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