Camuzio: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Antonio: aggiungo nota
Muzio: aggiungo nota
Riga 16:
===Muzio===
Figlio di Francesco Domenico e nipote di Antonio, nacque nel [[1717]] a Montagnola, e nell'ambiente familiare iniziò la conoscenza del lavoro di stuccatore, forse frequentando anche la suola di Rodolfo Furlani. Il suo primo lavoro datato [[1739]] lo eseguì presso la chiesa di [[Muzzano (Svizzera)|Muzzano]], è stata infatti ritrovata la sua firma nei restauri del [[1970]], anche se la maggior parte dei suoi lavori vennero eseguiti nella bergamasca, forse grazie al pittore [[Carlo Innocenzo Carloni]], anche se i suoi cinque figli risultano nati tutti nel suo paese natale.
Lavorò agli stucchi della chiesa di [[Castelli Calepio|Tagliuno]] affrescata dal Carloni negli anni tra il [[1743]] e il [[1750]], nella chiesa di san Bartolomeo in Bergamo sugli affreschi di [[Francesco Monti]] nel [[1742]], e le volte e le arcate nella chiesa di [[Serina (Italia)|Serina]] nel [[1750]], risultano lavori nel santuario della Madonna d'Orgero, nella chiesa di San Rocco a [[Lugano]], gli stucchi della cappella del rosario nella parrocchia di San Martino ad [[Alzano Lombardo]], nella chiesa di Santa Maria d'Oleno a [[Sforzatica]]<ref>{{cita web|http://www.radiocorriere.tv/lombardia/Dalmine.html|titolo=Dalmine|editore=L'enciclopedia dei Comuni|accesso=7 giugno 2016}}</ref>. Nella villa Sola a Bolvedro sul lago di Como, lavorò nel 1764, i bellissimi stucchi della sala terrena della villa Sola, forse questo il suo lavoro più importante.
Presumibilmente i suoi lavori in Bergamo furono molto numerosi<ref>{{cita web|url=http://www.fondazionemia.it/it/domusmagna/sala-locatelli|titolo=Sala Locatelli|editore=Domun magna Mia Fondazione|citazione=stuccatore ticinese Muzio Camuzio per il cui incarico ricevette la somma di lire 200|accesso=7 giugno 2016}}</ref>, ma non si ha testimonianza certa, i suoi stucchi sono dal rilievo leggero e piatto, caratterizzato da fiori e gruppi di testine di putti, risulta lieve e non appesantito.
Non si conosce la data della sua morte, probabilmente successiva al [[1775]]<ref>{{cita web|url=