Assassinio sull'Eiger: differenze tra le versioni
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== Trama ==
{{organizzare|la trama è un riassunto non il copione: da sfoltire pesantemente|cinema|novembre 2012}}
Jonathan Hemlock, professore di [[storia dell'arte]], è un ex [[Alpinismo|alpinista]], un tempo killer su commissione per il servizio segreto C2. Il suo ex collega Pope lo viene a visitare per informarlo che "Drago", il loro ex capo, lo vuole ingaggiare nuovamente per un'operazione. La missione consiste nel "sanzionare" (eufemismo per indicare l'eliminazione fisica) i due agenti nemici responsabili della morte dell'agente con nome in codice Wormwood a Zurigo e il riluttante Hemlock viene convinto a parteciparvi con la minaccia di rivelare al [[fisco]] l'esistenza della sua collezione d'arte, messa insieme con mezzi non troppo legali; come compenso, Hemlock chiede e ottiene 20.000 $ e una lettera che dichiara la legalità della sua collezione.
Hemlock si reca a Zurigo, dove elimina uno degli agenti nemici: al ritorno, sull'aereo viene abbordato da una hostess, Jemima Brown, che in realtà è anch'essa un agente del C2, la quale lo seduce e gli sottrae il denaro e la lettera. In un secondo colloquio con Drago, a Hemlock viene garantita la restituzione di quanto sottratto, ma solo se si incaricherà di "sanzionare" anche il secondo agente: questi è un alpinista, in procinto di scalare l'[[Eiger]], ma a Hemlock non viene fornita la sua identità precisa; l'unico elemento distintivo, che può farlo identificare, è il fatto che egli zoppica. Gli viene inoltre riferito che Miles Mellough, un agente che in passato tradì Hemlock, è stato il corriere che ha materialmente consegnato al nemico il microfilm, trafugato all'agente Wormwood dai suoi assassini; inoltre viene anche riferito che l'agente Wormwood era in realtà Henri Baq, collega e amico di Hemlock. Hemlock decide quindi di aggregarsi ai tre alpinisti che avrebbero scalato l'Eiger quell'anno, e si reca così in [[Arizona]], dove vive il suo vecchio maestro e compagno di [[arrampicata]], Ben Bowman, proprietario di un rifugio trasformato in [[albergo]]. Richiesto di aiutare Hemlock a rimettersi in forma, Bowman lo affida dapprima alle cure di una giovane ragazza, George; in seguito, cura personalmente l'aspetto tecnico, portando Hemlock ad arrampicare su vie sempre più difficili, fino a spingerlo ad aprire una nuova via su un torrione inviolato della [[Monument Valley]].
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Nel frattempo, Hemlock riceve la visita di Miles Mellough, accompagnato da una nerboruta [[guardia del corpo]]. Mellough, timoroso per la sua vita, propone a Hemlock un patto: in cambio della promessa di lasciarlo vivere, gli rivelerà il nome della persona da eliminare. Hemlock prende tempo e finge di accettare in nome della vecchia amicizia, ma in ogni caso chiarisce le sue intenzioni malmenando la guardia del corpo di Mellough. Qualche sera più tardi, Hemlock riceve nella sua stanza la visita di George, che prima gli si concede, poi cerca di aggredirlo con una siringa. L'intervento di Bowman risolve la situazione; la ragazza confessa di aver effettuato l'attentato su istigazione di Mellough. Il giorno dopo, Hemlock finge con Mellough di accettare la sua proposta, per poi allontanarsi in auto; Mellough e la guardia del corpo lo inseguono, cercando di ucciderlo. Con uno stratagemma, Hemlock riesce a eliminare la guardia del corpo con una fucilata, poi conduce Mellough nel mezzo del deserto, dove lo abbandona.
Hemlock, giunto nell'albergo ai piedi della parete nord dell'Eiger, accompagnato da Bowman (che funge da capo spedizione), incontra gli altri tre membri della cordata. Si tratta del tedesco Karl Freytag, che assume il ruolo di leader e di [[Capocordata|primo di cordata]]; del francese Jean-Paul Montaigne, un quarantaduenne accompagnato dalla moglie Anna che sembra molto apprezzare la compagnia di uomini più giovani; e dell'austriaco Anderl Meyer, che pare vivere solo per arrampicare. L'itinerario, scelto da Freytag, si svilupperà su una via nuova, che però non lascerà possibilità di ritiro in caso di problemi; date le condizioni di tempo abbastanza precarie, la cordata decide di partire la mattina seguente. Hemlock riceve la visita di Jemima, che lo informa che il C2 ancora non ha identificato quale dei tre uomini sia l'assassino, e quindi Hemlock dovrà cercare di scoprirlo durante la scalata.
Il giorno seguente il gruppo parte all'attacco della parete, seguito con i cannocchiali da Bowman e Jemima. (A questo punto del film, nella versione originale inglese ha luogo una scena che è stata tagliata nel montaggio italiano, e senza di essa il film cambia parzialmente di significato: Pope confessa a Jemima che l'intera faccenda è una montatura: il microfilm che è passato al nemico contiene informazioni false, e l'intera faccenda delle "sanzioni" è stata montata per convincere il nemico che si tratta invece di informazioni vere e preziose.) La scalata procede abbastanza bene, fino a che una scarica di pietre colpisce in pieno Montaigne, che, nonostante il [[caschetto]] protettivo, rimane ferito.
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Il film ha un "indice di freschezza" del 73% su ''[[Rotten Tomatoes]]''. La critica di questo sito sottolinea come la trama sia abbastanza inverosimile, lodando invece le riprese d'azione in parete, considerate il punto saliente del film. Viene anche sottolineata l'interpretazione degli attori non protagonisti, con una citazione particolare per Jack Cassidy nel ruolo di Miles Mellough.<ref name=tomatoes />
[[Roger Ebert]] dà un giudizio sostanzialmente positivo sul film, pur non nascondendone i principali difetti: trama poco credibile e con diverse contraddizioni ed assurdità, la poca credibilità del personaggio di Jonathan Hemlock. Loda invece le riprese di montagna, soffermandosi sul fatto che Eastwood interpreti da sé tutte le sequenze di arrampicata dà allo spettatore il vero senso di cosa deve essere stare in parete. Riassumendo, sostiene che in questo film il valore spettacolare supera le incongruenze della trama: il film coinvolge, si apprezzano le sequenze in montagna e le belle ragazze, "e se la trama non ha senso, beh, nessun film è perfetto".<ref name=ebert>{{en}} [http://rogerebert.suntimes.com/apps/pbcs.dll/article?AID=/19750101/REVIEWS/501010315/1023 Roger Ebert: critica di ''The Eiger Sanction'']</ref> Osservazioni analoghe sono offerte da Jeff Shannon per [[Amazon.com|Amazon]]: sequenze di montagna spettacolari ed alcune riuscite caratterizzazioni che compensano la mancanza di ritmo, per un film che comunque non è tra i migliori di Eastwood.<ref name="amazon">{{en}} [http://www.amazon.com/Eiger-Sanction-Jean-Pierre-Bernard/dp/0783230346 amazon.com - ''The Eiger Sanction'']</ref> David Woods, critico della [[BBC]], è meno tenero. Sostanzialmente, conferma anche lui che il maggior punto d'interesse del film sono le riprese in montagna; trova però che per il resto il film sia piatto, noioso ed assolutamente non coinvolgente, sottolineando in particolare la mancanza di sviluppo e studio di carattere dei personaggi. In sintesi, lo considera un Eastwood minore, riservato solo ai super appassionati del regista statunitense.<ref name="bbc">{{en}} [http://www.bbc.co.uk/films/2001/01/15/eiger_sanction_1975_review.shtml Critica di ''The Eiger Sanction'' sul sito della BBC]</ref>
Simili le critiche italiane. Il Morandini, in due diverse forme, parla del film come di uno "sgangherato thriller spionistico", solo parzialmente riscattato dalle sequenze d'azione e da alcune caratterizzazioni.<ref name="mymovies" /><ref name="repubblica">[http://trovacinema.repubblica.it/film/scheda/Assassinio-sullEiger/118191 repubblica.it - scheda del film]</ref> Si noti, ''en passant'', che nella critica riportata sul sito ''repubblica.it'' si parla erroneamente di un ''finale nella [[Monument Valley]]''<ref name="repubblica" />, mentre il finale del film si svolge in [[Svizzera]]. Il Mereghetti parla di "regia svogliata" da parte di Eastwood, ed afferma che "il genere spionistico non entra nelle sue corde". Dà inoltre un giudizio particolarmente negativo della colonna sonora di [[John Williams]].<ref name="mereghetti">Paolo Mereghetti, ''Il Mereghetti - Dizionario dei Film 2002'', Baldini & Castoldi, Milano, 2001, ISBN 88-8490-087-5</ref> La critica de ''[[La Gazzetta dello Sport]]'' sottolinea in particolare come Eastwood sia più credibile come alpinista che come professore, ma ribadisce le qualità spettacolari del film.<ref name="gazzetta">[http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/gennaio/25/Assassinio_sull_Eiger_gm_0_970125745.shtml ''Gazzetta Magazine'' - scheda del film]</ref> La critica di ''film.tv.it'' esce un po' da questi schemi. Si sostiene che questo film è solo in apparenza un'opera minore di Eastwood, invitando invece a soffermarsi sul come tutti gli stereotipi del film di spionaggio vengano messi in discussione.<ref name="filmtv">[http://www.film.tv.it/scheda.php/film/655/assassinio-sull-eiger/ film.tv.it - scheda del film]</ref>
È curioso come a dispetto della critica prevalentemente negativa, proprio per il suo sapore kitsch e per la mano leggera col quale è stato girato, per i fan di Clint Eastwood questo sia uno dei suoi migliori film, forse il più amato dopo [[Million Dollar Baby]], e non solo un ''cult movie'' per gli amanti delle scalate in montagna. Eastwood qui è molto più loquace e spiritoso che in tutti i suoi altri film, forse involontariamente ispirato allo [[James Bond]] di quegli anni, [[Roger Moore]].<ref>
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