Sana'a: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
|Nome = Sana'a
|Nome ufficiale = صنعاء<br />Ṣanʿāʾ
|Panorama = San'a03 flickr.jpg
|Didascalia =
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:SanaaQuoranDoubleVersions.jpg|thumb|right|La copia più vecchia del [[Corano]], ritrovata nel [[1972]] ]]
Il ''Sūq al-milḥ'', che in realtà è un insieme di una quarantina di [[suq|sūq]], ognuno specializzato su un tipo di prodotto.
 
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Si dice anche che il palazzo sia stato costruito nel tardo XVIII secolo sulle rovine di un antico palazzo sabeo, conosciuto come Dhoo Seedan.
La Dar al-Hajar era famosa per la sua fertile valle circostante e le varietà rare di frutti.
Il famoso storico Al-Hamdani nel suo libro ''Descrizione della Penisola Arabica'' ([[III secolo a.C.]]) descrive il palazzo, il giardino circostante e i frutti qui piantati. Nel suo libro dice: “Tra i luoghi storici dello Yemen è Dhahr, in cui si trovano una valle ed un castello -riferendosi a “Dhahr bin Sa'id”, un luogo a due ore di distanza da San'a'. In questa valle c'è un grande fiume che irriga due giardini in cui si trova una grande varietà di viti, come la Bayadh, Al-Sooda, Al-Atraf, Al-Nawasi, Al-Ziyadi, Al-Farsi, Al-Jerashi, Al-Oyoon, Al-Dhorooa, Al-Qhawareer, Al-Seysaban, Al-Romi, Al-Noshaey, Al-Dawali, Al-Ama'r, Al-Darbaj, Al-Razeqhy, etc.ecc. Tra i vari tipi di pesche ci sono: Al-Himyari, Al-Farsi, Al-Kholasi. Non si trovano solo questi frutti ma anche fichi e pere, che non si trovano da nessun'altra parte, come dicono i forestieri che giungono a San'a', e anche mele dolci da sidro, mandorle, noci, mele cotogne, melograni, così come vari tipi di rose”rose".
Al-Hamdani ritrae anche il modo in cui veniva irrigata la valle. L'irrigazione andava dal basso verso l'alto della montagna. I giardini erano annaffiati tutti allo stesso modo, anche se i loro proprietari erano immigrati o la terra non era stata seminata. Il responsabile dell'innaffiamento era chiamato daeel.
Al-Hamdani parla di un fiume chiamato “il fiume della valle”, che non era pieno durante il periodo della jahiliyya, ma quando si verificavano dei temporali il livello dell'acqua si alzava un po'. Costui afferma che la sorgente di questo fiume si trova sul monte Hadhoor e scorre dal fondo di Raia'an e dalla vetta della Dhahr.
 
La Dar al-Hajar è un palazzo a sette piani e può essere raggiunta da un cortile lastricato di pietre. Alla destra della porta del recinto vi è un albero gigante chiamato in arabo al-talooq, risalente a più di sette secoli fa, la cui circonferenza supera i tre metri.
Il palazzo ha 35 stanze, una grande camera per gli ospiti e numerose sale. Le scale sono state concepite in modo molto innovativo e artistico, unite insieme dalla sommità della roccia al suo fondo.
Sul lato sud del palazzo c'è un balcone nascosto con piccole piscine in cui i servi erano soliti fare il bucato. Ci sono anche negozi sotterranei, con porte che conducono ai giardini vicini e loggiati con belle colonne ed archi.
Sulle montagne circostanti ci sono molte torri di guardia.
Nel cortile del palazzo vi è una suite privata separata, chiamata Al-Shadrawan, con alti alloggi estivi circondati da finestre in legno, un ampio cortile e tre fontane d'acqua. Il cortile comprende anche molti servizi di lusso, come cucine e bagni turchi.
L'edificio principale al primo piano ha un ingresso e molte piccole stanze. Attraverso le scale, che sembrano scavate nella roccia, si accede al secondo piano, dove si trovano molte grotte, che si dice fossero utilizzate per conservare i cadaveri ai tempi del palazzo sabeo, su cui poi è sorta la Dar al-Hajar.
La cosa positiva è che la roccia ha un pozzo profondo 180 metri che forniva acqua ai residenti del palazzo (e questo elemento, a opinione di tutti coloro che hanno visitato la Dar, contribuisce ad accrescere l'aura di mistero che circonda questo edificio). Oltre a questo vi è un altro canale, utilizzato per la ventilazione.
Il terzo e quarto piano costituivano la casa dell'Imam, delle sue guardie del corpo e delle donne.
Le camere degli uomini erano separate da quelle delle donne e per questo motivo furono costruite due serie di scale, ciascuna conducente ad un locale separato.
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I diversi piani indicano che nella progettazione degli edifici, le stagioni ed i cambiamenti climatici furono prese in considerazione utilizzando calcoli astrologici e di ingegneria molto precisi, in cui gli architetti yemeniti eccelsero fin dai tempi antichi.
 
La Dar al-Hajar è stata ricostruita attorno agli anni '30trenta per volere dell'Imam Yahya, come sua residenza estiva.
Oggi il palazzo è di proprietà del governo, è stato confiscato dopo la rivoluzione del [[1962]] ed è rimasto vuoto fino al [[1990]]. Nel 1990 un'associazione tedesca ha finanziato la ristrutturazione del palazzo che è stato trasformato in un museo, di cui la casa è il principale reperto e dove periodicamente vengono ospitate mostre fotografiche.